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I due edifici appartengono ad epoche diverse e di conseguenza hanno strutture e tecniche di costruzione diverse l'una dall'altra.
La basilica paleocristiana ha un andamento longitudinale ed è suddivisa in tre navate, l'accesso è sempre su un lato corto e l'àbside si trova sul lato opposto. La Basilica è solitamente rivolta con l'àbside ad Est, verso il sole che sorge, simbolo della luce di Cristo.
La chiesa romanica conserva una pianta longitudinale divisa in navate. La pianta è a croce latina e alle volte senza il transetto.
La basilica assume la forma della croce di Cristo con però variazioni nella lunghezza delle navate e nella posizione del transetto.
Parliamo infatti di Croce Greca (1), Croce latina Immissa (2), Croce latina Commissa (3).
ALTRI ELEMENTI:
L'architettura paleocristiana prende vita nel 313 a seguito dell'Editto di Costantino che permise la libertà di culto per i cristiani e rese possibile la costruzione di edifici pubblici per la liturgia cristiana.
Con la liberalizzazione del culto si pose il problema di quale forma dare agli edifici della nuova religione. Le Domus ecclesiae o le catacombe erano insufficienti per il numero elevato dei nuovi credenti. La messa richiedeva degli edifici monumentali e vennero costruite appositamente le basiliche paleocristiane, usando come modello quelle romane, ovvero edifici non legati alla religione e polifunzionali, strutturati in modo semplice.
L'arte romanica si sviluppò a partire dalla fine del X secolo fino al XII secolo. È importante ricordare che l’arte romanica deve molto al ripopolamento delle città a cui si assistette dopo l’anno Mille, nonché alla nascita di nuovi centri urbani e all’intensificarsi delle diverse attività economiche. Le chiese avevano elementi diversi rispetto alle basiliche e avevano una struttura molto più solida con murature molto spesse.
Il tetto può essere a capriate o costituito da volte a botte o a crociera. Le mura sono robuste, i materiali non molto pregiati e vi sono molti pilastri e contrafforti. Alle volte vi è la presenza di più absidi o di uno o più campanili. All'ingresso vi è alle volte una copertura chiamata pròtico e sulla facciata vi più essere un rosone, una finestra in vetro, spesso colorato, di forma circolare. E' possibile trovare aperture a bifòra, a trìfora, o a quadrìfora. Infine una caratteristica di queste chiese è che dalla facciata esterna possiamo vedere e capire come è suddivisa internamente la chiesa.
-La Basilica è preceduta da un quadriportico.
-La porzione di porticato che corrisponde alla facciata della basilica è detta Nartece.
-L’interno è diviso in navate da due o più serie di colonne. Le navate tipicamente sono 3 ma raramente possono essere anche 5. La navata centrale è più grande sia in altezza che in larghezza rispetto a quelle laterali.
-Il corpo longitudinale è tagliato da un transetto.
-In fondo alla basilica abbiamo il presbiterio, dove vi risiede il clero.
Nel suolo vi sono le navate che sono coperte da volte a crociera che a sua volta sono sorrette da pilastri e sono collegate tra di loro grazie ad archi a tutto sesto. Lo spazio sotto le volte a crociera si chiama campata.
Vi sono anche dei matronei sopraelevati. Nel matronei stavano le donne.
Nel sottosuolo si trova la cripta per la sepoltura del santo a cui è dedicata la chiesa.
Oltre al matroneo, che potrebbe essere considerato anche un elemento sopraelevato, abbiamo il presbiterio che è sopraelevato in quanto si trova sopra la cripta. E' riservato al clero ed è collegato al resto dell'edificio grazie a degli scalini chiamati Pontile.
Nel presbiterio abbiamo l'àbside, un semicerchio cilindrico sormontato da un quarto di sfera che prende il nome di catino absidale. L'arco trionfale è la parte di parete che collega l'abside al transetto. Il tetto infine è composto da capriate di legno.