Soren Aabye Kierkegaard
"Dio ha la precedenza su tutto"
Mario Lomonaco
Giuseppe Viggiani
Kierkegaard
Una religione rigorosa e intransigente
- 5 Maggio 1813, Copenaghen
- Formazione in un clima di cupa religiosità
- 1834 inizia a scrivere il "Diario"
- 1841, fidanzamento con Regina Olsen
- 1843, pubblicazione "Aut-Aut"
"Timore e tremore"
"La malattia mortale"
La concezione cristiana
"Dio ha la precedenza su tutto"
- Le accuse e le critiche alla Chiesa e "all'ateismo cristiano"
La Chiesa si occupa unicamente degli aspetti mondani dell'esistenza
Il messaggio di Cristo è stato ridotto a mera dottrina
"la verità coincide con l'intero"
critica all'Idealismo che ricerca verità astratte e lontane
"Io, stupido hegeliano!"
"sul concetto di ironia con particolare riguardo a Socrate"
ammirazione per l'ironia di Socrate, che trasmette la vera drammaticità della vita
conta il "mio" io, singolo, unico ed irripetibile
- Per Hegel la singola vita è accessoria all'esistenza, essendo soltanto manifestazione dell'Assoluto
- l'uomo è esistenza (ex-sistere, venire fuori da sé)
"Aut-Aut"
Fase estetica e fase etica
alternative inconciliabili
"aut aut"
vs
"et et"
"Timore e tremore"
Fase religiosa
Il fine ultimo dell'uomo consiste nella realizzazione della vita religiosa
La vita estetica
- Figura del seduttore: Don Giovanni e Johannes
- Propria dell'uomo che vive nell'istante e nella ricerca del piacere
Fase estetica
- Chi si dedica solo al piacere disperde la propria personalità
noia e disperazione
La vita etica
Fase etica
- arriva l'ora della verità e l'uomo deve assumersi le proprie responsabilità
- la donna è l'emblema della concretezza
- lavoro come dovere per la comunità
- il soggetto sottomette la propria individualità alle regole della famiglia e della società
- minaccia del conformismo e inquietudine del peccato
La vita religiosa
- Figura di Abramo come simbolo. Compie una scelta irrazionale e assurda
Fase religiosa
- Noia e disperazione portano a riconoscere la propria miseria di fronte a Dio, preparando il salto della fede
- La fede è paradosso perché è contraria all'opinione degli uomini e, inoltre, non ammette alcuna giustificazione razionale