Secondo Manetti, se non fossimo troppo queruli e troppo ingrati, dovremmo capire che nella nostra vita quotidiana abbiamo più piaceri che molestie. Spiega che l'uomo gode sempre di grandi piaceri, che a volte crediamo che questi siano superflui.
L'uomo dovrebbe ritenersi fortunato poichè oltre ai sensi esterni, come l'udito, il tatto, l'olfatto, la vista e il gusto, abbiamo anche sensi esterni, come il poter ricordare, giudicare, l'immaginazione e soprattuto l'intendere. Per questo gli uomini al posto di tormentarsi e piangere, dovrebbero essere felici di tutti questi piaceri.
La natura ci ha permesso di creare numerosi rimedi al freddo, alla fatica, ai dolori e alle malattie, grazie a questi possiamo curarci in modo da alleviare il dolore e vivere sicuramente meglio. In questo modo tutte le spiacevoli molestie, diventeranno frivole e vane se solo considerassimo un po in più la natura delle cose.
Innocenzo III nel suo trattato intitolato Sulla miseria della condizione umana, riunisce molti argomenti spiegando la sua concezione dell'essere umano. Innocenzo disprezza il mondo e soprattutto l'uomo, infatti definisce l'embrione vile e putrido.