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Il sentiero dei nidi di ragno
Il grande scrittore Italo Calvino nasce il 15 ottobre del 1923 a Santiago De Las Vegas.
Fu un partigiano italiano ed un intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale.
Poetica
L'itinerario creativo di Calvino fu estremamente vario segnato da un forte sperimentalismo che lo portò ad avvicinarsi alle tendenze principali del 900 senza mai abbracciarle del tutto. La sua vita poetica può essere divisa in tre fasi.
Nonostante le varie tendenze poetiche che Calvino ha seguito, troviamo delle caratteristiche comuni che danno un'organicità a tutte le sue opere.
Nel neorealismo l'obbiettivo degli scrittori è quello di fissare per i posteri in modo più realistico possibile un evento storico importante del quale spesso sono stati loro stessi protagonisti.
l'influenza del neorealismo si nota sia per il suo tema, ossia la guerra partigiana, che per il suo essere, come afferma lo stesso Calvino, «un libro nato anonimamente dal clima generale di un’epoca». Lo scrittore sente la necessità di raccontare «la voce anonima di un’epoca, più forte delle nostre riflessioni individuali ancora incerte»
Pin è il protagonista del libro, un bambino di 10 anni che vive solo con la sorella (prostituta).
Il ragazzo è sempre in cerca di amicizia tra gli adulti del quartiere portuale dove vive e spesso viene preso in giro a causa della sorella.
Pur di farsi notare ruba la pistola ad un marinaio tedesco cliente della sorella e la sotterra in campagna nel luogo sconosciuto a tutti dove i ragni fanno il nido.
Nella strada del ritorno viene arrestato ma fortunatamente riesce ad evadere. Vagando nei boschi incontrerà il cugino che lo condurrà nelle montagne dove Pin incontrerà molti antifascisti.
Non riesce comunque a trovarsi a suo agio e trovare un vero amico a cui raccontare il suo segreto: il segreto del sentiero dei nidi di ragno.
Pin è il protagonista del romanzo, un bambino orfano di entrambi i genitori allevato dalla sorella prostituta, abbandonato perciò a se stesso e libero di fare sempre ciò che vuole. Non si reca mai al lavoro preferendo girare per il paese. La sera solitamente va all'osteria dove degli uomini gli offrono da bere e gli chiedono di cantare con la sua voce rauca, da bambino vecchio. Pur sentendo questi uomini a lui più vicini dei bambini della sua età, tra loro si sente sempre escluso, di troppo ed essi gli sembrano misteriosi, ambigui "con quella loro fissa di donne e di armi". Pin è molto influenzato dal mondo degli adulti, dai loro vizi di cui scherza, ma che non comprende del tutto. Quando la storia ha inizio, Pin è un ragazzino che preferisce infatti andare in giro piuttosto che lavorare, in apparenza è molto sicuro di sè , ma in realtà è pieno di dubbi e di complessi, perchè ha una personalità ancora in formazione e in mancanza di una guida stabile , non riesce a capire come effettivamente funzioni la realtà; all'occorrenza è eccessivamente sfacciato, infatti non si ferma nei suoi scherzi neanche quando capisce di aver esagerato e per questo motivo molti hanno paura di quello che lui potrebbe dire. Nel corso del romanzo vive una serie di esperienze che lo fanno maturare, finchè non diventerà un "adulto". Il furto della pistola per conto degli uomini dell'osteria lo renderà per la prima volta cosciente di aver commesso un'azione sbagliata; ciò comporterà una serie di reazioni a catena.
Dopo aver nascosto l'arma dove i ragni fanno le tane, viene portato in carcere dove conoscerà il giovane partigiano Lupo Rosso, che lo aiuterà a evadere, ma lo lascerà quasi subito solo, finchè non incontrerà Cugino. Egli lo condurrà con sè all'accampamento dei partigiani capitanati dal Dritto. Qui divertirà tutti gli uomini con i suoi scherzi e le sue canzoni come faceva in paese. Vivrà anche delle esperienze, quali l'uccisione di un compagno e quella di due soldati tedeschi, che gli fanno toccare da vicino la morte, il tradimento di Pelle, che lo metterà a contatto con l'egoismo umano. L'ascoltare le diverse esperienze dei compagni lo renderà conscio di diverse realtà, l'assistere in disparte ad una battaglia gli farà provare la gioia di aver vinto il nemico, l'uccisione del corvo di Mancino da parte dello stesso farà capire al bambino che spesso la crudeltà umana supera gli affetti. Tutto ciò andrà avanti finchè non si sentirà costretto a fuggire a causa di battute troppo pesanti nei confronti del capo, di Giglia e di Mancino. In conclusione, quando, dopo il lungo periodo passato con i partigiani, torna a casa, scopre che la sorella si è fidanzata con un tedesco, si trova per questo motivo a pensare male di lei: in questo momento egli ritrova la sua città deserta e quindi completamente cambiata, tanto da non riconoscerla più come sua. Il romanzo si concluderà infine con il ritorno al sentiero dei nidi di ragno, stavolta però non solo, ma con Cugino, il Grande Amico da tanto tempo cercato. Tutta la vicenda è centrata intorno a Pin, alla sua solitudine e alla sua continua ricerca di un Grande Amico con cui condividere gioie e dolori, a cui poter mostrare dove fanno i nidi i ragni e a cui ciò interessi più delle donne.
I partigiani, apparentemente sono rappresentati come figure tutt'altro che eroiche, dotati di coraggio ma inquieti e senza motivazioni ideologiche profonde.
Ciò che fa rivalutare al lettore le figure dei partigiani è Pin che ammira questi uomini rozzi differenziandoli dagli uomini della taverna di paese.
Pin mantiene un atteggiamento ambivalente verso il mondo degli adulti dei partigiani.
La narrazione di fatti storici attraverso la visione di un bambino fa si che ci sia una continua alternanza tra toni realistici e fiabeschi.