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Il Medioevo viene visto come un'epoca "statica" in cui viene considerato minore l'idea dello spostamento in vari luoghi da persone.
Per viaggiare è necessario poter ricevere ospitalità per soggiornare durante la notte, far riposare gli animali e proteggersi dalle intemperie. Un'ospitalità importantente fu quella dei pellegrini (colui che partiva per raggiungere un luogo sacro e quindi era lontano da casa).
Il pellegrinaggio poteva durare molti mesi, addirittura anni, e numerosi erano i pericoli:
delinquenti, animali selvatici, l’inadeguatezza delle strade... che rendevano il viaggio molto difficile.
Le mete più gettonate nel Medioevo erano Gerusalemme e Roma. Gli snodi principali erano Parigi per chi proveniva dall'Inghilterra, Milano per chi arrivava dal Nord Europa e desiderava recarsi a Roma o a Gerusalemme e Lione.
Le vie di comunicazione erano insicure e costose a causa di: pedaggi di frontiera, briganti, per piogge e tempeste.
L'unica, se non la principale via di comunicazione, era la strada: con il lavoro di ristrutturazione dell''Impero Romano, le strade erano molte e in buono stato ma con il passare del tempo e con l'enorme disorganizzazione del Medioevo smisero di sistemarle.
Lo stesso per il mare: nessuno lo utilizzava.
Col passare del tempo e con una rinascita culturale e politica, l'organizzazione dei trasporti migliorò notevolmente.
I principali mezzi di trasporto dell’epoca erano diversi a seconda delle possibilità e delle necessità dei viaggiatori. I più poveri si spostavano a piedi compiendo naturalmente distanze brevi; per distanze maggiori chi se lo poteva permettere utilizzava i cavalli o le carrozze. Infine alle volte per particolari impegni si utilizzava il battello.
Spesso i pellegrini dormivano all'addiaccio, ma lungo i percorsi sorsero a poco a poco ospizi, locande, taverne e ospitali che svolgevano la funzione di ricovero dei viandanti e dei poveri, sia quella della cura dei malati.