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Per frattura si intende l'interruzione della continuità di un osso. Si verificano di conseguenza ad un trauma.
Trattamenti
rima di frattura
La sede della frattura prende il nome di focolaio di frattura.
La linea di demarcazione fra due o più segmenti prende il nome di rima di frattura.
I segmenti ossei principali si chiamano monconi di frattura.
monchi di frattura
Quando un unico trauma efficace causa l'interruzione di un segmento scheletrico sano.
Quando microtraumi agiscono nel tempo su di un Osso sano.
Quando un trauma di lieve entità agisce su di un segmento scheletrico già minato da un processo patologico in atto o pregresso.
Quando non vi è migrazione dei monconi o di frammenti.
Quando i monconi o eventuali frammenti migrano.
sono tipiche del rachide ed il tessuto spugnoso durante il trauma viene schiacciato tra diafisi e cavo articolare.
il trauma provoca una variazione della normale curvatura dell'osso fino alla rottura..
la trazione brusca sullo scheletro di un legamento o di un tendine provoca questo tipo di frattura.
Gonfiore
Difficoltà a stare in piedi o a muovere l'area dolorante
Sensazione di uno schiocco al momento del trauma
Dolore acuto e immediato nella zona interessata
Presenza di lividi e tumefazioni
Deformazione e accorciamento dell'arto
artrosi post-traumatica
deformità
rigidità articolare ed infiammazione dei nervi
infezioni
immobilizzare la frattura
riabilitazione fisioterapica
eseguire un intervento chirurgico
applicare ghiaccio
riposare
La metatarsalgia è un disturbo del piede, caratterizzato da una sensazione dolorosa in corrispondenza delle ossa metatarsali (che nel loro insieme formano il cosiddetto avampiede).
Solo di rado, la metatarsalgia è dovuta a un unico motivo, nella maggior parte dei casi è il risultato di un concorso di cause tra cui:
Tendono a soffrire di metatarsalgia gli sportivi che si allenano quotidianamente. Le attività sportive più a rischio sono il podismo, il tennis, la pallacanestro, il calcio e il baseball, in quanto sono tutti sport che prevedono tanta corsa, l'uso di calzature particolari e l'impatto continuo su una superficie dura o sconnessa.
Detta anche osteocondrosi metatarsale, è causa di un processo di necrosi che riguarda il secondo metatarso del piede.
I postumi delle fratture da stress ai piedi (ovvero fratture ossee di lieve entità causate da microtraumi ripetuti) possono far assumere, a chi ne ha sofferto, una camminata errata che va a sovraccaricare l'avampiede. Ciò potrebbe provocare, anche a distanza di tempo, la comparsa di metatarsalgia.
Il piede cavo, le dita a martello e l'alluce valgo sono i principali difetti dei piedi che concorrono alla comparsa della metatarsalgia.
Per trarre sollievo da questi disturbi, chi ne soffre tende ad assumere una camminata diversa dal normale. Ciò può determinare un sovraccarico all'avampiede e la comparsa di metatarsalgia.
Le scarpe che favoriscono maggiormente la metatarsalgia sono le scarpe col tacco, gli scarpini richiesti in determinati sport e le scarpe troppo strette.
Il neuroma di Morton è un disturbo assai doloroso, che colpisce i nervi interdigitali dei piedi (i nervi interdigitali dei piedi sono le terminazioni nervose poste tra i vari metatarsi).
Una delle principali complicazioni del diabete è la degenerazione delle terminazioni nervose, che giungono fino ai piedi (dita comprese).
E' una malattia infiammatoria delle articolazioni che può dar luogo a forti dolori alle caviglie e all'avampiede.
Il peso corporeo in eccesso si ripercuote, per effetto della gravità, sugli arti inferiori. Ciò comporta uno stress maggiore ai danni di ginocchia, caviglie e piedi, e un'aumentata predisposizione a tutti i tipi di infortuni, metatarsalgia compresa.
Peggioramento del dolore al piede colpito.
Dolore a livello dell'avampiede.
L'insorgenza di problemi alla schiena.
Formicolio e intorpidimento alle dita dei piedi.
Sensazione di avere dei sassolini nelle scarpe.
L'insorgenza di problemi all'anca.
La metatarsalgia richiede solitamente una terapia conservativa. Se però i sintomi sono gravi e le cause scatenanti tendono a peggiorare, come nel caso delle deformità ai piedi, l'unica soluzione possibile è l'intervento chirurgico.
Riposo
Utilizzare plantari.
Elevazione dell'arto sofferente.
Impacchi di ghiaccio sul piede sofferente.
Assunzione di antidolorifici e antinfiammatori.
Indossare delle solette.
Indossare scarpe adeguate.
Cura delle patologie favorenti (diabete).
L'intervento chirurgico per risolvere la metatarsalgia è una soluzione terapeutica che viene presa in considerazione assai di rado e solo in assenza di altri rimedi efficaci.
L'operazione è infatti riservata alle deformità dei piedi molto gravi e ai casi di neuroma di Morton caratterizzati da sintomi severi e di lunga data.
Un'altra tecnica efficace è prevenire con l'utilizzo di calzari adeguati o mantenendosi in forma.
Per prevenire la ricomparsa della metatarsalgia, è bene avere pazienza e riprendere le attività solo quando il dolore è completamente svanito.
La pubalgia è una malattia che si manifesta con un dolore nella zona pubica, inguinale o all’interno coscia. A soffrirne, sono spesso gli sportivi, ma anche persone che, pur non svolgendo attività motoria impegnativa, incorrono in movimenti che condizionano dolori acuti in sede pubica o della piega inguinale, come le donne in gravidanza.
Traumi a carico del bacino o del ginocchio.
Limitazioni articolari congenite e o degenerative.
Malattie a carico del piede.
Alterazioni della curva della colonna vertebrale.
Alterazioni della muscolatura dell’addome a seguito di interventi chirurgici.
Sovraccarico muscolare conseguente a disfunzioni della postura.
Non esistono gravi rischi per il paziente che manifesta la pubalgia, se non quella di andare incontro a cronicizzazione del problema, ossia trasformare l’infiammazione da acuta a cronica, notevolmente più difficile da risolvere.
stretching
eseguire la fisioterapia
utilizzare impacchi freddi
assumere antinfiam-matori
riposare
sottoporsi alla Tecarterapia, al trattamento mediante Tens, ultrasuoni, onde d’urto o laser terapia
Indossare calzature adeguate, evitare attività sportive su superfici troppo dure e indicazioni riabilitative orientate al recupero di un assetto posturale corretto possono prevenire il dolore.
Da evitare è l’attività sportiva per il periodo successivo al trauma. I tempi di ripresa sono dipendenti dal caso specifico.
La periostite è un'infiammazione del periostio, la membrana connettivale che avvolge la parte esterna dell'osso. Le persone più a rischio d'incorrervi sono gli sportivi la cui disciplina impone di correre frequentemente.
traumi
infezioni
Scarsa flessibilità muscolare
problemi posturali
scarpe non adeguate
Corsa in discesa
errori nell'allenamento
Sovrappeso
errata distribuzione del carico
Piede cavo-pronato
Il sintomo principale della periostite è rappresentato da un forte dolore in corrispondenza della parte coinvolta.
Se non si impiega tempo per curarlo, può portare a processi infiammatori e alla distruzione di tessuti e organi vicini e può provocare la comparsa di malattie come l'osteomielite, l'adesione dei tessuti molli, la mediastinite.
La periostite acuta può andare in una forma cronica se il trattamento non è stato eseguito o se si sono verificati errori durante le procedure mediche.
Assunzione di antinfiammatori
eseguire la crioterapia o la mesoterapia
se provocata da un'infezione, la terapia è antibiotica
riposo assoluto
impacchi freddi
Infiltrazioni locali di cortisonici
scelta di scarpe adeguate o di plantari
astensione dall'attività sportiva per almeno un mese
L'epicondilite laterale è un'infiammazione dolorosa dei tendini che collegano i muscoli dell'avambraccio alla parte esterna del gomito (epicondilo laterale). Questa condizione è nota anche come gomito del tennista, considerato che il tennis è l'attività sportiva che espone a maggior tensione le strutture muscolo-scheletriche interessate dal disturbo.
Molte persone affette dal gomito del tennista svolgono attività lavorative o ricreative che richiedono l'uso dell'articolazione del gomito.
L'epicondilite laterale è causata da un'infiammazione spesso determinata da sforzi eccessivi dei muscoli e dei tendini. Microtraumi, un'eccessiva estensione dell'avambraccio o un movimento scorretto, causano più della metà di queste lesioni.
Le attività che possono causare il gomito del tennista includono:
Prevede:
riposo
evitare l'attività
impacco freddo
antidolorifici
anti-infiammatori
fisioterapia
rimozione della parte di tessuto danneggiata
disinserzione parziale dei tendini coinvolti
sottoporre a perforazioni multiple l'osso
bendaggi
massaggi
corticosteroidi