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Teoria della fissità delle specie
Nessuna evoluzione
... Ed il cristianesimo
I primi scienziati ad ipotizzarle furono:
- Georges-Louis Leclerc De Buffon
- Jean-Baptiste De Lamarck
Ipotizzò per primo che le specie potessero subire dei cambiamenti nel corso del tempo, diversi organismi, con il passare del tempo, comparvero. Essi erano frutto della degenerazione delle creature inizialmente perfette.
Secondo cui, le specie, si erano trasformate attraverso cambiamenti determinati dalle abitudini e dall’ambiente.
Alla base della teoria c’era il principio secondo cui i caratteri acquisiti, possono essere trasmessi alla discendenza e quindi ereditati dalle generazioni future.
- nato in Inghilterra nel 1809;
- all’età di 22 anni partecipò ad un viaggio in giro per il mondo che aveva scopo scientifico
- effettuò numerose osservazioni che trascrisse accuratamente nei suoi appunti.
E' così che le popolazioni evolvono
- tutte le popolazione son soggette casualmente una certa variabilità individuale determinata sia da caratteri ereditari sia dalle modificazioni
- la dimensione delle popolazione rimane costante nel tempo
- le popolazioni competono per le risorse disponibili nell'ambiente in cui vivono
- all'interno di una popolazione si ha una grande di caratteri ;gli individui sono tutti diversi , per alcuni avranno caratteristiche che li rendono più idonei all'ambiente
- la variazione dei caratteri degli individui viene ereditata dalla prole , quindi anche le caratteristiche più vantaggiose
- mancanza di documentazione fossile
- non era spiegata come fosse generatala variabilità individuale su cui agisce la selezione
"Le specie si evolvono attraverso la selezione naturale"
«La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate "selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto". Le variazioni che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti, come si può osservare in certe specie polimorfe, o infine, si fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell'organismo e da quella delle condizioni»