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MALNUTRIZIONE

Di Martina Racioppi.

cos'e' la malnutrizione?

La Malnutrizione è quella condizione che non soddisfa i bisogni qualitativi e quantitativi di nutrienti.

Malnutrito è l'obeso, ma anche chi è eccessivamente magro.

Diventa malnutrito chi, pur avendo sempre usufruito di un'alimentazione sana e soddisfacente, tende a mantenere un'alimentazione costante nel tempo.

Le malnutrizioni sono fenomeni complessi,poichè coinvolgono molti processi metabolici.

Malnutrizione calorica e glucidica

Quando l'igresso delle calorie è inferiore all'energia consumata, si ha una malnutrizione calorica, che è tanto più grave se le caorie assunte sono calorie vuote(grassi saturi).

La malnutrizione glucidica è una caratteristica di alcune malattie metaboliche, come il diabete.

Malnutrizione calorica e glucidica

MALNUTRIZIONE LIPIDICA

La malnutrizione lipidica riguarda il mancato apporto di acidi grassi insaturi, sostanze di grandi valori nutrizionale.

La concentrazione proteica nel sangue è molto importante in quanto permette il flusso di acqua.

Una carenza proteica porta a un edema generalizzato, cioè un rigonfiamento dei tessuti corporei, i tessuti cioè sono impregnati di acqua intercelulare.

L'organismo umano non possiede depositi di proteine. La diminuzione dell'apporto proteico fa sì che si esauriscano prima le proteine del fegato e poi quelle dei muscoli.

Diminuiscono anche gli anti corpi.

Si va incontro ad un calo della vitalità.

MALNUTRIZIONE LIPIDICA

TIPI DI MALNUTRIZIONE PROTEICA:

  • Esogene o primarie : scarso apportodi cibo;
  • Endogene o secondarie: quelle imputabili a malattie (malassorbimento intestinale e di insufficenza renale);

Inoltre possono avere origine da un aumento delle richieste, come avviene:

  • Gravidanza o allattamento;
  • Malattie catabolizzanti, come certe disfunzioni tiroidee (ipertiroidismo);
  • Durante attività fisiche prolungate e concomitante riduzione alimentare.

A volte le carenze possono essere miste, cioè esogene ed endogene insieme.

L'OBESITA'

L'obesità è un eccesso di grasso corporeo. Occorrono molte calorie per diventare obesi, bastano poche calorie per mantenersi tali o diventarlo di più.

Si possono distinguere due tipi di obesità:

  • obesità insorta precocemente: quantità di cellule adipose superiore alla norma;
  • obesità insorta nell'adulto: presenza di cellule adipose molto più voluminose della norma.

WHAT

Iperplasia e ipertrofia:

Le cellule adipose possono crescere di numero (iperplasia) oppure di grandezza (ipertrofia).

Per determinare se una persona è obesa si possono usare diversi metodi: tabelle compilate, nomogramma.

L'obesità è sempre più frequente nei paesi industrializzati e i motivi sono molteplici:

  • gli alimenti a disposizione sono più abbondanti e raffinati;
  • le calorie fornite dagli alimenti sono più concentrate ma il cibo non dà senzo di sazietà;
  • la sedentarietàdiminuisce il fabbisogno calorico;
  • vengono consumati pasti troppo abbondanti.

Iperplasia e ipertrofia:

cibi raffinati

I cibi dei paesi industrializzati non saziano anche perchè lo sforzo necessario alla masticazione è minimo.

Il movimento delle mascelle durante la masticazione invia messaggi al sistema nervoso centrale che provvede ad attirare i processi digestivi e a dare informazioni al centro della sazietà. Inoltre i cibi raffinati necessitano di minore dispendio di energia per essere digeriti.

I cibi raffinati contengono zucchero palese o nascosto.

Hanno un elevato valore calorico anche se sono piccole quantità.

cibi raffinati

caratteristiche dell'obesita':

L'obesità è un disordine di apprendimento nutrizionale, risultato di un eccesso di calorie immesse nell'organismo.

L'obeso è più sensibile agli stimoli offerti dal cibo.

L'obeso vuole il piatto pieno prima ancora di sapere cosa mangerà.

Gli obesi possono essere aiutati da una psicoterapeuta.

suggerimenti

Per prevenire e combattere l'obesità è bene:

  • mangiare cibi variati;
  • mantenere il peso a livello del peso ideale o cercare di avvicinarsi ad esso;
  • privilegiare gli alimenti che contengono fibre alimentari ed evitare cibi raffinati;
  • evitare lo zucchero;
  • bere alcolici con molta moderazione ed eliminare i superalcolici;
  • bere acqua in grandi quantità;

La dieta giornaliera deve essere pianificata nell'ambito di una dieta settimanale, in modo che compaiano, nei 14 pasti della settimana, cereali integrali, pesce e uova, legumi, ortaggi e verdure.

Una dieta studiata per far perdere peso deve essere ipolipidica e ipocalorica, ma normoproteica.

Nel caso dell'obesità, può essere utile annotare in un diario ciò che si mangia.

suggerimenti

Le alergie alimentari:

Le allergie alimentari hanno la loro origine nell'ipersensibilità.

Si parla di ipersensibilità, quando lo stesso cibo non prova in tutte le persone le stesse reazioni.

La risposta immunitaria all'ingresso di un antigene può essere media o severa.

L'antigene è la sostanza di origine generalmente proteica, riconosciuta estranea dal sistema di difesa immunitario; nel caso di un'allergia alimentare , una proteina contenuta negli alimenti allergizzanti agisce da antigene provocando una reazione consistente nella liberazione di istamina. Gli antigeni contenuti negli alimenti sono detti allergeni.

Quando un antigene entra nel corpo, gli anticorpi bloccano l'antigene affichè esso sia eliminato.

La forma più grave di reazione allergica è lo shock allergico.

IQ

come avviene una reazione allergica?

Le proteine ingerite vengono smantellate prima di attraversare la barriera intestinale,poi riassemblate al loro interno e immesse nel sangue. Perchè si verifichi un'allergia bisogna che una proteina completa, eluda i normali sistemi di viglilanza posti lungo il tubo digerente, entrando nell'organismo e scatenando una reazione che libera istamina.

Le allergie alimentari non vanno confuse con le intolleranze alimentari, nelle quali il sistema immunitario non pare essere coinvolto: in entrambe le affezioni ls risposta è esagerata o incosueta.

Quando nell'organismo entra un allergene alimentare avviene una risposta immunitaria da parte dell'organismo; gli anticorpi che avvengono nella reazione allergica sono anticorpi specifici che si trovano sulla superficie di alcuni tipi di cellule del sistema immunitario; appena essi incontrano l'antigene, liberano l'istamina provocando una reazione allergica.

Le allergie alimentari sono essenzialmente di due ti...

Le allergie alimentari sono essenzialmente di due tipi:

  • allergia immediata: avviene entro pochi minuti dall'ingestione dell'allergene (può essere mortale).
  • allergia ritardata: si manifesta dopo 48 ore dall'ingestione del cibo allergizzante e può scoppiare con i sintomi tipici.

LE PIù COMUNI MANIFESTAZIONI ALLERGICHE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

LE PIù COMUNI MANIFESTAZIONI ALLERGICHE E INTOLLERAN...

  • Sindrome da ristorante cinese: da quando ci sono numerosi ristoranti cinesi,che fanno largo uso di monoglutammato di sodio, è possibile che si verifichino fenomeni di intolleranza a questa sostanza;
  • Reazioni psicologiche: basate sul ricordo di un cibo che in passato era stato nocivo possono scatenare intolleranze alimentari;
  • Deficienze enzimatiche: non permettono un'assimilazione di un determinato nutriente;
  • Reazione allergiche agli antibiotici alle muffe e altri agenti che posssonoaver contaminato gli alimenti;
  • Reazioni allergiche a certe sostanze chimiche presenti nel cibo.

Inoltre le allergie possono essere classificate anche in:

  • Allergie asintomatiche: in cui c'é stata la produzione di anticorpi,ma non emergono sintomi caratteristici;
  • Allergie sintomatiche: caratterizzate dalla comparsa di sintomi.

la celiachia

La celiachia è un'intolleranza permanente alla gliadina contenuta nel glutine.

Chi soffre di questa intolleranza non può assumere alcuni alimenti (farina,cereali,orzo,segale...), ma nemmeno i loro derivati.

L'intolleranza viene diagnosticata tramite esami sia del sangue sia del liquido salivale, ma successivamenteper la diagnosi definitiva della malattia devono essere esplorati tratti dell'intestinuo tenue. La malattia provoca l'atrofizzazione dei villi intestinali.

Si riconoscono diverse forme:

  • forma tipica: un arresto nel processo di accrescimento accompagnato da altri sintomi gastroenterici;
  • forma atipica: è presente un quadro leggero di anemia;
  • forma silente: difficoltà di digestione;
  • forma con positività agli esami anticorpali: la malattia non è sviluppata.

La terapia consiste in una correta dieta.

la celiachia

Le intolleranze alimentari

Non bisogna confondere le intolleranze con le allergie.

Chi è allergico se assume un alimento, a cui è allergico, può star malissimo, chi ha un'intollerante può assumere piccole quantità del cibo a cui è intollerante.

Le intolleranze alimentari sono molto diffuse, questo perchè mangiamo molti cibi sifisticati.

E' bene studiare delle diete di rotazione. Si basano sull'assunzione ogni 4 giorni di un cibo presumibilmente non tolleratoe riassunzione periodicaper selzionarlo mediante la comparsa dei sintomi dell'intolleranza.

Le intolleranze alimentari

IL DIABETE

Il diabete è una malattia caratterizzata da un'elevata glicemia e/o glicosuria.

Il contenuto di glucosio nel sangue è imputabile all'insufficente azione dell'insulina, un ormone secreto delle cellule beta del pancreas, che viene prodotto in quantità inferiore alle richieste o inefficcace anche se regolarmente prodotto.

IDEAS

diabete di tipo 1

E' caratterizzato da una produzione insufficente di insulina che può dipendere da:

  • avvelenamento delle cellule beta;
  • reazioni autoimmuni: che coinvolgono le cellule beta del pancreas, distrutte dai meccanismi preposti alla difesa come se fossero cellule straniere; le reazioni avvengono quando il sistema immunitario perde la capacità di riconoscere alcuni tipi di cellule del suo corpo;
  • difetto genetico: imputabile ad una mutazione del gene che codufica l'insulina;
  • stress psichico.

Il diabete di tipo 1 insorgere quasi sempre in persone di età inferiore ai 40 anni.

Questo tipo di diabete si evolve verso forme molto gravi che richiedono un trattamento sostitutivo continuo con insulina.

diabete di tipo 1

DIABETE DI TIPO 2

E' legato ai recettori dell'insulina presenti sulla membrana estrena delle cellule che utilizzano il glucosio: tali recettori sono scarsi o non riescono a catturare l'insulina.

Questo secondo tipo di diabete è più comune.

Ha un'elevata incidenza familiare e spesso chi è obeso ne diventa affetto.

Esistono alcune caratteristiche che provocano una predisposizione al diabete:

  • sovrappeso;
  • aver sofferto di diabete da stress;
  • malattie del pancreas:
  • avvelenamenti di vario tipo.

DIABETE DI TIPO 2

La bulimia

La bulimia è una condotta alimentare compulsiva, che consiste nell'assunzione sfrenata di cibo, preceduta da una sensazione di ansia che induce a consumare qualsiasi tipo di cibo.

Il soggetto bulimico seleziona cibi calorici di facile ingestione,che ingurgita in fretta.

La bulimia è quindi una perdita del controllo del modello alimentare.

Le crisi bulimiche sono alternate a periodi di normale assunzione degli alimenti.

Il bulimico può avere un peso normale.

E' una mallatia mentale e può essere associato a queste caratteristiche:

  • consumo rapido di quantità esagerate di cibo;
  • perdita di controllo;
  • assunzione cibi ipercalorici;
  • ingestione di cibo di nascosto;
  • dolori addominali;
  • diete molto restrittive;
  • umore triste.

Esiste un tipo di bulimia notturna.

Le pratiche adottate dai bulimici perliberarsi del gibo ingerito, come il vomito, purganti, possono essere pericolose perchè sbilanciano l'assetto elettrolitico dell'organismo.

Il trattamento da seguire in caso di bulimia è psicoterapeutico.

Tra le varie raccomandazioni per la cura abbiamo:

  • mangiare a tavola;
  • pianificare i pasti settimanalmente;
  • non assumere cibi che si possono mangiare con le mani;
  • mangiare cibi caldi;
  • mangiare insalate;
  • piatti ricchi di fibre;
  • carboidrati complessi;
  • cibi divisibili in porzioni;
  • porzioni di lipidi in ogni pasto.

Esiste un tipo di bulimia notturna.

Le pratiche adottate d...

anoressia

Il termine anoressia deriva dal greco e significa : senza appetito.

E' un disturbo alimentare e chi è anoressico,pur avvertendo la fame lotta contro questa.

La persona che soffre di anoressia generalmente è minorenne, sono prevalmentemente ragazze a soffrirne, sono brave a scuola, hanno una vita sportiva attiva.

La persona anoressica non mangia perchè si sente grassa. Non margia perchè si sente piena.

L'anoressia è una malattia della solitudine.

L'anoressia è un segnale del disagio di crescere.

I sintomi dell'anoressia sono:

  • paura di ingrassare;
  • disturbo dell'immagine del corpo;
  • perdita di peso di almeno il 25% rispetto al peso abituale;
  • non conosce la stanchezza;
  • amenorrea;
  • modalità bizzarra di cibarsi;
  • modalità compulsiva di fare sport.

come affrontare questa malattia?

Spesso le prime manifestzioni sono sottovalutate da chi frequenta l'anoressico.

Gli anoressici devono essere curati da specialisti perchè ilsolo intervento della famiglia,può produrre l'effetto contrario.

La corretta assunzione di alimenti indispensabili per la vita non è ilsolo traguardo che si deve raggiungere; esistono centri specialistici adatti al recupero degli anoressici.

come affrontare questa malattia?

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