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Transcript

FEDERIGO DEGLI ALBERIGHI

TRAMA

Federigo è un giovane ricco e nobile che si innamora di monna Giovanna, una vedova appartenente alla ricca borghesia, per la quale dilapida tutti i suoi beni fino a ridursi in povertà. Dopo essersi ritirato in un piccolo podere, avviene che il figlio di monna Giovanna,che aveva conosciuto Federigo e il suo falcone, si ammala gravemente.Alla madre,che pur di vederlo guarire avrebbe fatto qualsiasi cosa,esprime il desiderio di vedere il falcone di Federigo. La madre,disperata, decide per amore del figlio di far visita all'uomo per chiederglielo. Scopre però che Federigo,proprio quel giorno, per onorare la sua presenza a pranzo, non avendo di che offrirle, fa uccidere il falcone e lo fa cucinare. Ammirata da tale generosità,decide allora di sposarlo.

trama

SPAZIO

Per quanto riguarda la dimensione spaziale, nella novella sono citate due città identificabili anche nella geografia moderna, ovvero Firenze e Campi, dove il giovane si rifugia e vive in povertà.

Sono presenti spazi aperti, come la campagna dove si svolge la maggior parte delle vicende. La città di Firenze diviene il simbolo di una mondanità che oscilla fra la città di Dante e Guinizzelli dove si svolge l’amor cortese e la città mercantile ricca e dispendiosa di Boccaccio.

Lo spazio poi si sposta nella campagna, simbolo sia di ricchezza (per la donna) che di povertà (per Federigo). La novella quindi presenta un tempo e uno spazio che oscilla fra vecchio e nuovo, fra società mercantile e società cortese.

spazio

TEMPO

La vicenda narrata si svolge probabilmente in un periodo molto lungo, la durata di narrazione è sicuramente più corta rispetto alla durata degli avvenimenti.

Ci sono anche passaggi di tempo che non vengono esplicitamente descritti dall’autore

ma si deducono dallo svolgimento del racconto.

Quindi il tempo della storia è maggiore rispetto al tempo del racconto

tempo

Ci sono due protagonisti, il nobile decaduto Federigo degli Alberighi e monna Giovanna; un ruolo di secondo piano possono trovare il figlio della donna, e solo leggermente i fratelli di madonna Giovanna, che anche loro hanno una funzione nell’epilogo della vicenda.

personaggi

FEDERIGO DEGLI ALBERIGHI: stereotipo dell’uomo cortese. Apparteneva ad una delle famiglie più nobili della Firenze del tempo. È descritto con tutti gli attributi del perfetto cavaliere: si dedica all’arte delle armi, ha un comportamento cortese e rispettoso nei confronti delle donne. Anche da povero conserva un comportamento degno di un nobile.

Non vi sono informazioni sul suo aspetto fisico o su altre sue sfaccettature caratteriali.

Al contrario del modello cavalleresco, Federigo cade in povertà.

L'uccione del falco, unico segno della sua distinzione aristocratica, rappresenta l'estremo atto d'amore verso Giovanna.

Alla fine Federigo sposa Giovanna, mentre l’amor cortese escludeva il matrimonio, al contrario della società borghese mercantile che vedeva la compiuta realizzazione dell’individuo con il matrimonio.

Federigo degli Alberighi

MONNA

GIOVANNA

Monna Giovanna fa parte di un’altra ricchissima famiglia fiorentina, sposata con uno degli uomini più in vista della città. Nella novella si parla di lei come di una donna “tenuta delle più belle donne e delle più leggiadre che in Firenze fossero”, quindi è presente anche un’indicazione sul suo aspetto fisico.

Ha un figlio,di cui non si sa il nome,che dopo essersi ammalato,chiede alla madre il falcone di Federigo, il quale era simbolo della caccia nelle vecchie abitudini cavalleresche.

Monna Giovanna

Informazioni

il Decameron

"Federigo degli Alberighi" è la nona novella della Quinta giornata del Decameron (dedicata alle storie d'amore a lieto fine) e la vicenda è narrata da Fiammetta.

La vicenda è ambientata a Firenze, a Campi, e in campagna.

IL CONTESTO​​​​​​​​​​

Boccaccio compone il Decameron dal 1349 al 1351,nel periodo successivo alla peste del 1348 che fa da cornice all'opera.

I protagonisti sono 10 giovani (3 ragazzi e 7 ragazze) che, dopo essersi allontanati da Firenze appestata, si rifugiano in una casa in campagna, che è il simbolo della vita che continua. Trascorrendo qui le loro giornate, i giovani protagonisti raccontano storie legate a tematiche della società.

LO SFONDO :

LA PESTE

"COMMEDIA

UMANA"

"COMMEDIA UMANA"

Il Decameron è stato definito da Vittore Branca "Commedia umana", in quanto Boccaccio esprime una mentalità antropocentrica, che prelude già all'età umanistica e rinascimentale.

REALISMO DI BOCCACCIO

REALISMO

Tutto il Decameron ha un'impronta REALISTICA. E' incentrato sulle tematiche terrene, con un relativo disinteresse riguardo le questioni religiose, morali e politiche. Mette in luce le virtù e i vizi che appartengono agli uomini e descrive la realtà in tutte le sue sfaccettature.

Il Realismo tende a coincidere con la COMICITA' , in quanto privilegia la dimensione terrena.

FINALITA' E DESTINATARIO

FINALITA' DELL'OPERA

Il Decameron non è finalizzato a educare, bensì a intrattenere e il pubblico a cui è destinato sono le donne appartenenti all'aristocrazia e alla borghesia elevata.

L'AMORE:l’amore è presente nella sua forma classica: l’amore cortese. L’amore cortese si incarna nella figura di Federigo, il quale si attiene completamente ai dettami della tradizione cortese. L'amore provato verso Giovanna è di tipo adultero.

LA NOBILTA': Trova espressione in Federigo che è il rappresentante perfetto della cortesia nobiliare del medioevo e nella parte iniziale assume: si innamora di una donna gentile, per la quale spende tutte le sue ricchezze per compiacerla (compiendo il servizio d'amore).

Rappresenta la nobiltà in decadenza.

LA LIBERALITA' E LA MASSERIZIA: il primo , inteso come generosità e cortesia, attraversa tutta la novella. Secondo gli insegnamenti di Andrea Cappellano, è chiamata a correggere l'individualismo e l'egoismo borghese, che si manifesta anche in amore. Parallelamente a questo tema, si snoda il percorso di ' formazione' di Federigo e Giovanna: il primo impara la parsimonia borghese diventando così un ''miglior massaio'' (masserizia) , monna Giovanna fa un percorso che la porta ad apprezzare il sacrificare la ricchezza per amore.

LA FORTUNA : altro tema molto importante nell'opera, la quale ha 2 significati: può essere avversa o favorevole. La fortuna non è intesa come la "ministra di Dio", come la concepisce Dante, ma il destino è nelle mani dell'uomo. Essa, nella novella, dapprima si manifesta in una forma avversa ad entrambi i personaggi, poi diventa favorevole permettendo a Federigo di sposare Giovanna.

L'INGEGNO : può fare in modo che la fortuna sia favorevole all'uomo; si oppone agli ostacoli imposti che essa impone e li supera, ricorrendo anche alle modalità d'inganno pur di avere un vantaggio da parte della sorte.

temi

UNIONE TRA VALORI BORGHESI E CORTESI

In questa novella, emerge la mentalità di Boccaccio, secondo cui la condizione ideale da perseguire è quella della fusione tra la liberalità, l'ideale simbolo dell'aristocrazia, e la masserizia, propria della borghesia, basata sull'oculata spesa del denaro. Questa fusione si esprime spesso con il matrimonio tra nobile e borghese come avviene nella novella, tra Federigo e Giovanna.

VALORI BORGHESI

E

CORTESI

CELEBRAZIONE del LAVORO

è il valore più importante, contrariamente all'idea di lavoro nelle società antiche (il lavoro manuale non è degno dell'aristocrazia). Di conseguenza vengono promossi valori di altra qualità e il ceto aristocratico viene lentamente emarginato.

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