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Federigo è un giovane ricco e nobile che si innamora di monna Giovanna, una vedova appartenente alla ricca borghesia, per la quale dilapida tutti i suoi beni fino a ridursi in povertà. Dopo essersi ritirato in un piccolo podere, avviene che il figlio di monna Giovanna,che aveva conosciuto Federigo e il suo falcone, si ammala gravemente.Alla madre,che pur di vederlo guarire avrebbe fatto qualsiasi cosa,esprime il desiderio di vedere il falcone di Federigo. La madre,disperata, decide per amore del figlio di far visita all'uomo per chiederglielo. Scopre però che Federigo,proprio quel giorno, per onorare la sua presenza a pranzo, non avendo di che offrirle, fa uccidere il falcone e lo fa cucinare. Ammirata da tale generosità,decide allora di sposarlo.
trama
SPAZIO
TEMPO
La vicenda narrata si svolge probabilmente in un periodo molto lungo, la durata di narrazione è sicuramente più corta rispetto alla durata degli avvenimenti.
Ci sono anche passaggi di tempo che non vengono esplicitamente descritti dall’autore
ma si deducono dallo svolgimento del racconto.
Quindi il tempo della storia è maggiore rispetto al tempo del racconto
Ci sono due protagonisti, il nobile decaduto Federigo degli Alberighi e monna Giovanna; un ruolo di secondo piano possono trovare il figlio della donna, e solo leggermente i fratelli di madonna Giovanna, che anche loro hanno una funzione nell’epilogo della vicenda.
Monna Giovanna fa parte di un’altra ricchissima famiglia fiorentina, sposata con uno degli uomini più in vista della città. Nella novella si parla di lei come di una donna “tenuta delle più belle donne e delle più leggiadre che in Firenze fossero”, quindi è presente anche un’indicazione sul suo aspetto fisico.
Ha un figlio,di cui non si sa il nome,che dopo essersi ammalato,chiede alla madre il falcone di Federigo, il quale era simbolo della caccia nelle vecchie abitudini cavalleresche.
"Federigo degli Alberighi" è la nona novella della Quinta giornata del Decameron (dedicata alle storie d'amore a lieto fine) e la vicenda è narrata da Fiammetta.
La vicenda è ambientata a Firenze, a Campi, e in campagna.
Boccaccio compone il Decameron dal 1349 al 1351,nel periodo successivo alla peste del 1348 che fa da cornice all'opera.
I protagonisti sono 10 giovani (3 ragazzi e 7 ragazze) che, dopo essersi allontanati da Firenze appestata, si rifugiano in una casa in campagna, che è il simbolo della vita che continua. Trascorrendo qui le loro giornate, i giovani protagonisti raccontano storie legate a tematiche della società.
Il Decameron è stato definito da Vittore Branca "Commedia umana", in quanto Boccaccio esprime una mentalità antropocentrica, che prelude già all'età umanistica e rinascimentale.
Tutto il Decameron ha un'impronta REALISTICA. E' incentrato sulle tematiche terrene, con un relativo disinteresse riguardo le questioni religiose, morali e politiche. Mette in luce le virtù e i vizi che appartengono agli uomini e descrive la realtà in tutte le sue sfaccettature.
Il Realismo tende a coincidere con la COMICITA' , in quanto privilegia la dimensione terrena.
Il Decameron non è finalizzato a educare, bensì a intrattenere e il pubblico a cui è destinato sono le donne appartenenti all'aristocrazia e alla borghesia elevata.
L'AMORE:l’amore è presente nella sua forma classica: l’amore cortese. L’amore cortese si incarna nella figura di Federigo, il quale si attiene completamente ai dettami della tradizione cortese. L'amore provato verso Giovanna è di tipo adultero.
LA NOBILTA': Trova espressione in Federigo che è il rappresentante perfetto della cortesia nobiliare del medioevo e nella parte iniziale assume: si innamora di una donna gentile, per la quale spende tutte le sue ricchezze per compiacerla (compiendo il servizio d'amore).
Rappresenta la nobiltà in decadenza.
LA LIBERALITA' E LA MASSERIZIA: il primo , inteso come generosità e cortesia, attraversa tutta la novella. Secondo gli insegnamenti di Andrea Cappellano, è chiamata a correggere l'individualismo e l'egoismo borghese, che si manifesta anche in amore. Parallelamente a questo tema, si snoda il percorso di ' formazione' di Federigo e Giovanna: il primo impara la parsimonia borghese diventando così un ''miglior massaio'' (masserizia) , monna Giovanna fa un percorso che la porta ad apprezzare il sacrificare la ricchezza per amore.
LA FORTUNA : altro tema molto importante nell'opera, la quale ha 2 significati: può essere avversa o favorevole. La fortuna non è intesa come la "ministra di Dio", come la concepisce Dante, ma il destino è nelle mani dell'uomo. Essa, nella novella, dapprima si manifesta in una forma avversa ad entrambi i personaggi, poi diventa favorevole permettendo a Federigo di sposare Giovanna.
L'INGEGNO : può fare in modo che la fortuna sia favorevole all'uomo; si oppone agli ostacoli imposti che essa impone e li supera, ricorrendo anche alle modalità d'inganno pur di avere un vantaggio da parte della sorte.
UNIONE TRA VALORI BORGHESI E CORTESI
CELEBRAZIONE del LAVORO
è il valore più importante, contrariamente all'idea di lavoro nelle società antiche (il lavoro manuale non è degno dell'aristocrazia). Di conseguenza vengono promossi valori di altra qualità e il ceto aristocratico viene lentamente emarginato.