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Transcript

Gli organi dello Stato

La Costituzione italiana

I lavori della Costituente

Il governo De Gasperi

Due anni di lavoro

La sconfitta delle sinistre

La

Repubblica

Quando Bonomi si dimise da capo del governo nel giugno del 1945, venne sostituito da Ferruccio Parri, leader del Partito d'azione e investito di un gran prestigio personale

  • Caduto anche Parri, la Dc riuscì ad imporre la candidatura di Alcide De Gasperi
  • Si formò così un altro governo di unità nazionale, con la partecipazione di tutti i partiti aderenti al Cln
  • Fu questo il gabinetto che, nel giugno 1946, varò l'amnistia per coloro che avevano aderito al fascismo, chiudendo una ferita della storia italiana altrimenti difficilmente sanabile

Il 2 giugno

Per il 2 giugno 1946 il governo De Gasperi fissò le elezioni dell'Assmblea cosituente, le prime consultazioni politiche libere dopo venticinque anni e le prime in cui avevano diritto di voto anche le donne

  • Contestualmente i cittadini sarebbero stati chiamati a decidere, mediante referendum, se mantenere in vita l'istituto monarchico o fare dell'Italia una repubblica
  • Il 9 maggio Vittorio Emanuele III, con una decisione a sorpresa, tentò di scompaginare le carte abdicando in favore del figlio, Umberto II

Il 2 giugno

1946

La

Repubblica

La

Repubblica

Nonostante la mossa a sorpresa di Vittoria Emanuele III, alle elezioni del 2 giugno, caratterizzate da un'affluenza senza precedenti, la repubblica prevalse con un margine abbastanza netto:

  • 12.700.000 voti circa contro 10.700.000
  • Il 13 giugno, dopo la proclamazione ufficiale dei risultati, Umberto II partì per l'esilio in Portogallo

Gli equilibri dell'Assemblea

Gli equilibri dell'Assemblea

Nelle elezioni del 2 giugno la Dc si impose come il primo partito con il 37,2% dei consensi, seguita dal Psiup (20,7%) e dal Pci (19%)

  • Rispetto all'esperienza fascista, gli elettori italiani mostravano di aver definitivamente voltato pagina, dando fiducia ai più importanti partiti antifascisti
  • Il voto politico, tuttavia, si era distribuito in modo poco omogeneo:
  • La sinistra - e la repubblica - si era affermata maggiormente nel Nord, mentre la Dc - e la monarchia - nel meridione

Due anni di lavoro

I due anni che andarono dalle elezioni del 2 giugno 1946 alle consultazioni politiche del 18 aprile 1948 furono decisivi per le sorti della Repubblica

  • Fu questo infatti il periodo in cui l'Italia:
  • Definì il suo nuovo assetto istituzionale col varo della Costituzione
  • Riorganizzò la propria economia secondo i modelli tipici dei sistemi capitalistici occidentali
  • Si diede un equilibrio politico destinato a resistere per molti anni
  • Scelse la collocazione internazionale all'interno della quale inserire il Paese

Le elezioni del

18 aprile 1948

Dall'inizio del 1948 i partiti - che pure avevano collaborato per la stesura della Costituzione - si impegnarono in vista delle elezioni politiche convocate per il 18 aprile

  • Due schieramenti - quello di opposizione, egemonizzato dal Pci, e quello governativo, guidato dalla Dc - si fronteggiarono
  • Il partito di De Gasperi poté contare sul sostegno della Chiesa di papa Pio XII e degli Stati Uniti, presentandosi agli elettori come il più accreditato rappresentante della massima potenza - economica e militare - mondiale

La vittoria della Dc

Un propaganda particolarmente efficace, sostenuta dalle organizzazioni cattoliche e dalla minaccia di una sospensione degli aiuti del piano Marshall in caso di vittoria delle sinistre, consentì alla Dc di ottenere un successo travolgente

  • Il partito di De Gasperi ottenne infatti il 48,5% dei consensi
  • Bruciante fu la sconfitta delle sinistre, che ottennero il 31% dei voti
  • Il Psi, in particolare, vide erodersi la maggior parte dei consensi del giugno 1946, cedendo al Pci la leadership dell'opposizione

La vittoria della Dc

I lavori della

Costituente

I contrasti politici culminati con le elezioni del 18 aprile 1948 non impedirono ai partititi antifascisti di collaborare per la stesura della Costituzione

  • L'Assemblea incaricata iniziò i suoi lavori il 24 giugno 1946 e li concluse il 22 dicembre 1947 con l'approvazione a larghissima maggioranza del testo costituente, che entrò in vigore il 1° gennaio 1948

Un nobile compromesso

Un nobile compromesso

La Costituzione fu il risultato di un nobile compromesso tra le principali forze del Paese, portatrici di diverse visioni del mondo e della società ma disposte a cedere ognuna qualcosa pur di contribuire alla nascita di un testo all'altezza delle sfide che attendevano la popolazione, appena uscita dai disastri della dittatura e della guerra

  • In particolare, dialogarono tra loro, trovando un equilibrio tutt'altro che scontato, le culture:
  • Liberale
  • Cattolica
  • Socialista e marxista

La cultura liberale

Eredi dei valori che avevano imperato durante l'età giolittiana, i liberali avevano a cuore i diritti, le libertà civili e politiche del cittadino

  • Era così privilegiato l'individuo e le sue possibilità d'azione
  • Liberisti in economia, auspicavano un intervento minimo dello Stato negli affari sociali

La cultura cattolica

La cultura cattolica

Rappresentati dalla Democrazia cristiana, i cattolici si rifacevano alla dottrina sociale della Chiesa, condannando sia gli eccessi e le sperequazioni del capitalismo sia l'egualitarismo radicale e l'oppressione dei regimi comunisti

  • Essi non privilegiavano alcuna classe sociale - interclassismo - e mettevano al primo posto il solidarismo tra cittadini e i valori tradizionali degli italiani, come la famiglia e la fede religiosa

La cultura socialista e marxista

Le sinistre puntavano alla realizzazione di una società più giusta, capace di eliminare le pesanti disuguaglianze tra la parte più ricca e quella più povera del Paese, facendo leva soprattutto sulla classe lavoratrice - classismo -

  • Se i socialisti non erano aprioristicamente contro il capitale e la proprietà privata, ma volevano che questi fossero messi al servizio dei bisogni della popolazione, i comunisti ambivano al superamento del sistema capitalistico

I caratteri

I principi fondamentali

La Costituzione

L'Assemblea costituente ha approvato una Costituzione:

  • Lunga
  • Oltre all'organizzazione dello Stato, contempla anche i principi basilari dell'ordinamento costituzionale e i diritti fondamentali dei cittadini
  • Votata
  • È infatti espressione della volontà popolare (non è concessa), manifestata attraverso i propri rappresentanti che l'hanno redatta e approvata
  • Rigida
  • Può essere modificata solo con un procedimento speciale
  • Scritta
  • È consacrata in un documento formale
  • Pluralista
  • Lo Stato, infatti, tutela le diverse forme nelle quali si esprime la società (pluralismo etnico, linguistico, religioso, politico, sindacale, culturale, espressivo)

La struttura

La struttura

I principi fondamentali

https://it.pearson.com/content/dam/region-core/italy/pearson-italy/pdf/diritto-economia/area-giuridico-economica/proposte-didattiche/approfondimenti/AREE%20DISCIPLINARI%20-%20PARAMOND%20-%20GIUREC%20-%202007%20-%20PDF%20%E2%80%94%20Costituzione%20commentata%20Principi%20fondamentali.pdf

Gli organi dello Stato

  • La Costituzione repubblicana diede vita a un sistema di tipo parlamentare, con il governo - potere esecutivo - responsabile di fronte alle Camere - Camera dei deputati e Senato della Repubblica -, titolari del potere legislativo
  • Elette a suffragio universale, vennero anche incaricate di scegliere, in seduta congiunta, il presidente della Repubblica, con mandato settennale
  • Per garantire l'autonomia dell'ordine giudiziario, venne istituito il Consiglio superiore della magistratura
  • Per vigilare sulla conformità delle leggi alla Costituzione fu inoltre istituita la Corte costituzionale
  • Per consentire al popolo di esprimersi ed eventualmente abrogare delle leggi approvate dal Parlamento venne fondato l'istituto referendario
  • Per spazzar via la vecchia struttura centralistica dello Stato, vennero create le regioni, dotate di ampi poteri (anche legislativi)
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