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Transcript

Approfondimenti

sui Normanni

presentazione di: Elvira Zanetti, Gabriele Zappa Ilaria Tomasini

classe 2°A

introduzione

Le navi

I Normanni (uomini del nord) o Vichinghi (uomini della baia vik) erano popolazioni scandinave formate da diversi gruppi etnici, costituite da mercanti, navigatori e guerrieri.

Spinti probabilmente dall'incremento demografico e dal bisogno di terre fertili, cominciarono ad espandersi lungo due direttrici: verso occidente per vie marittime e verso sud-est per vie terrestri.

Il capo vichingo Rollone

Capo di una banda di Normanni proveniente dalla Norvegia, il nome nella sua lingua era Hrôlfr.

Sbarcato in Francia devastò Rouen, nell' 820 assediò Parigi, svolse incursioni in Borgogna e assediò Chartres ma qui fu sconfitto dal duca Riccardo il Giustiziere.

Durante queste campagne sconfisse ed uccise Berengario II conte di Rennes e di Bayeux e ne sposò la figlia Poppa dalla quale ebbe un figlio di nome Guglielmo che fu suo successore e

passò alla storia come Guglielmo dalla Lunga Spada.

Nel 911 ottenne i territori della bassa valle della Senna, che poi si trasformò nel Ducato di Normandia, da Carlo il Semplice concludendo un accordo nel quale Rollone sposava Gisela, figlia del re da cui poi non ebbe figli, e si impegnava a difendere le coste francesi da ulteriori invasioni.

Rollone si convertì al Cristianesimo (probabilmente anche questo faceva parte degli accordi) e nel 912 si fece battezzare nella cattedrale di Rouen assumendo il nome cristiano di Roberto.

Nel 924 il re Carlo il Semplice lo ricompensò, perchè tenne fede ai patti, aggiungendo al suo ducato le contee di Bayeux e Séez.

Suo nipote Riccardo I, suo secondo successore, ottenne formalmente il titolo di duca di Normandia.

Rollone morì nel 927, gli successe il figlio Guglielmo Lungaspada.

Da una prima moglie, Rollone aveva avuto due figlie.

Statua di Rollone nella piazza della città di Falaise (Calvados, nella regione della Normandia)

Statua di Rollone a Rouen

La tomba di Rollone nella Cattedrale di Rouen

I Drakkar

I Drakkar, erano delle navi da guerra, più strette delle navi commerciali, gli Knarr, e avevano un numero maggiore di remi per aumentarne la velocità. In caso di spedizioni particolarmente pericolose, venivano appesi alle navi anche gli scudi per fornire un’ulteriore protezione dagli attacchi. Sulla prua dei Drakkar veniva intagliata una testa di drago o di serpente con lo scopo di proteggere la nave dai mostri marini, presenti nella mitologia norrena, e di spaventare i nemici. Una tipologia di Drakkar era quella di Snekke progettata per la navigazione tra i fiordi in quanto perfetta per i viaggi in acque poco profonde. La Snekke era una piccola imbarcazione che poteva trasportare un equipaggio di circa 25 uomini.

Il Drakkar più grande ritrovato fu scoperto in Danimarca.

Gli Knarr

Le navi mercantili, gli Knarr, erano utilizzate per il trasporto di merci come l’avorio di tricheco, la lana, il legname, il pellame, gli schiavi, il miele e le armi. A volte venivano utilizzate anche come navi da rifornimento per i mercanti e i guerrieri duranti i loro viaggi nel Mar Baltico e nel Mar Mediterraneo. Le rotte abituali degli Knarr comprendevano l’Islanda, la Groenlandia, le Isole Britanniche e l’Europa continentale. Raggiungevano una velocità di spostamento minore alle navi da guerra. L’equipaggio era solitamente composto da 8-10 uomini.

Approfondimenti sulla cultura

Come si vestivano i Normanni

Gli uomini del nord non vestivano solo pellicce e lana pesante, ma sono stati trovati anche tessuti pregiati quali lane leggere, lini talmente sottili da potervi guardare attraverso, ricami e passamanerie opera di un minuzioso lavoro al telaio e moltissimi colori.

Abbigliamento maschile:

L’abbigliamento maschile era costituito da una tunica lunga fino alle ginocchia e brache dal taglio dritto o molto ampie, strette in vita da un laccio oppure provvisti di passanti, stretti da una passamaneria usata come cintura e fasce attorno ai polpacci, usate per mantenere le brache aderenti e calde le gambe.

Non esisteva il concetto di biancheria intima, ma sono state trovate brache e mezze brache di lino, indossate sotto le brache pesanti.

Abbigliamento femminile:

L’abbigliamento femminile era costituito da una veste lunga fino alle caviglie. Non esisteva biancheria femminile. La sopravveste a grembiule è un indumento che distingue le donne libere dalle schiave. Un altro segno distintivo di una donna di buona famiglia sono le chiavi appese alla cintura. Le donne indossano anche molti gioielli. Orecchini e anelli erano rari e tipici delle donne ricche.

Indumenti per uomini e donne:

Il mantello era comune tra uomini e donne, di lana rettangolare. Necessita di una fibula per essere chiuso attorno al collo.

Il kaftano è un cappotto di lana di lunghezza variabile dal ginocchio alle caviglie. I lembi si possono incrociare o accostare, a seconda della disponibilità di stoffa.

Il cappotto femminile si distingue per la lunghezza e la forma simile a quella di una veste. Di solito si chiude all’altezza del seno con una spilla.

Le scarpe vengono utilizzate con pesanti calze di lana e sono simili sia per uomini che per donne. Stivaletti alla caviglia o a metà polpaccio all’occorrenza impermeabilizzati con grasso animale.

Armi e armature:

Grazie a ritrovamenti archeologici, rappresentazioni pittoriche, ed alcuni stralci di racconti possiamo conoscere le armi e le armature utilizzate in epoca vichinga.

A tutti i norreni liberi veniva richiesto di possedere e trasportare armi che erano anche un simbolo distintivo dello status sociale del vichingo. Un ricco vichingo avrebbe posseduto un elmo in metallo, uno scudo di legno, una maglia di ferro e un cappotto di pelli di animale, oltre a varie armi ed equipaggiamento da guerra. Il contadino medio possedeva lancia, scudo e forse una scramasax. Alcuni portavano anche archi, in frassino, tasso o olmo, da usare in guerra o per la caccia che venivano tirati oltre il petto. Le punte di freccia erano solitamente fatte di ferro, o legno, prodotte in varie forme e dimensioni, a seconda del luogo di origine, e fissate alla freccia tramite una linguetta inserita alla fine di un'asta di legno.

scramasax

atgeir o alabarda

Le tombe

I Vichinghi credevano nella vita dopo la morte e ritenevano di poter portare con sé i propri beni nell'aldilà. Alcuni scavi hanno rivelato scheletri di uomini, sepolti con spade, scudi e coltelli di loro appartenenza, e di donne con oggetti quali spille e gioielli. Le tombe non sono molto profonde, pertanto si presume che in origine fossero semplicemente coperte da cumuli di terra.

I Vichinghi utilizzavano diverse modalità di sepoltura. Le persone importanti o benestanti venivano sepolte in una nave insieme ai loro beni, quali cavalli, mobilia e addirittura servitori. A volte la nave con il corpo del deceduto veniva incendiata prima di essere ricoperta con la terra.

Le pietre runiche

La maggior parte delle iscrizioni runiche dell'epoca vichinga viene dalla Svezia. Molte pietre registrano la partecipazione di persone alle spedizioni vichinghe, mentre altre pietre registrano la morte di persone che avevano partecipato a queste spedizioni. Le pietre runiche sono un'importante testimonianza per lo studio non solo della società vichinga, bensì dell'intera popolazione scandinava medievale e attestano i viaggi dei Vichinghi in luoghi sparsi in tutto il mondo allora conosciuto.

Curiosità e falsi miti:

Altezza: Si pensa i vichinghi fossero uomini grandi e grossi, ma erano alti, mediamente, fra i 168 e i 176 centimetri. I vichinghi di maggior rango erano più alti dei propri sudditi, fatto spiegato da fattori genetici e da una migliore alimentazione.

Elmi con le corna: A parte due o tre rappresentazioni di elmi rituali con protuberanze che assomigliano a corvi stilizzati, serpenti o corna, non è stato trovato alcun dipinto né alcun elmo vichingo che abbia le corna. Infatti lo stile di guerra degli antichi vichinghi (in formazione compatta o a bordo delle navi) avrebbe reso un tale elmo molto pericoloso per i guerrieri della propria parte.

Sudiciume: I vichinghi non erano sporchi selvaggi dai capelli lunghi, anzi, usavano una serie di oggetti per l'igiene personale come pettini, pinzette, rasoi, speciali "cucchiaini" per le orecchie e producevano anche sapone, sia per la pulizia personale sia per schiarirsi i capelli, abitudine che avevano solo gli uomini dal momento che nella cultura vichinga i capelli biondi o rossi erano l'ideale. In Inghilterra i vichinghi ebbero la reputazione di uomini "eccessivamente puliti" a causa della loro abitudine di fare un bagno almeno una volta a settimana, al sabato.

religione dei Normanni

e

religione scandinava

la religione dei Normanni

I Normanni divennero agricoltori, fondendosi con la popolazione locale della Neustria, adottarono la religione cristiana e la lingua galloromanza, dando così vita ad una nuova identità culturale, diversa sia da quella degli scandinavi (mitologia norrenna con la presenza di dei come Thor, Odino, Loki, ecc...) sia da quella dei franchi (cristiana cattolica).

la religione Scandinava

la religione scandinava o mitologia norenna è da ritenersi un ramo della mitologia germanica che è il nucleo mitematico più antico.

nella mitologia nordica vi erano presenti tanti dei, ma i pricipali (o i più conosciuti) erano Odino, il padre di tutti gli dei e re di Asgard (dimora degli Asi, ossia uno dei due gruppi di dei divisi in Asi e Vani), ed i suoi figli, ossia Thor dio del fulmine e Loki dio delle malefatte.

l'origine del mondo secondo la mitologia Scandinava

secondo la mitologia norenna l'origine del mondo era avvenuta così:

in principio c'erano il mondo del ghiaccio Niflheimr e il mondo del fuoco Mùspellsheimr e tra di essi Ginnungagap, un "vuoto spalancato", nel quale non viveva niente. qui fuoco e ghiaccio si incontrarono, dando forma al gigante primordiale, Ymir e alla vacca cosmica, Auohumla il cui latte nutri Ymir. la mucca leccò il ghiaccio, dando forma al primo dio Buri, che fu il padre di Borr, padre a sua volta del primo Aesir, Odino, e dei suoi fratelli Vìli e Vè. da Ymir discese la razza dei Giganti. quindi i figli di Borr, Odino, Vìli e Vè, uccisero Ymir e con il suo corpo formarono il mondo. Gli dei regolavano il passaggio dei giorni e delle notti, così come delle stagioni. I primi esseri umani furono Askr ed Embla (frassino e olmo), formati dal legno e portati in vita ancora da Odino, Víli e Vé[1]. Sól è la dea del Sole, una figlia di Mundilfœri, data in sposa a Glenr. Ogni giorno cavalca nel cielo sul suo carro trainato da due cavalli chiamati Árvakr e Alsviðr. Sol è perennemente inseguita da Skǫll, un lupo che vuole divorarla (probabile spiegazione delle eclissi), e che prima o poi la raggiungerà. Fratello di Sol è Máni, la Luna, anch'egli inseguito da un lupo, Hati. Uno scudo, chiamato Svalinn, si interpone tra la Terra e il Sole, per impedire che questi bruci il suolo con la sua eccessiva violenza.

Re ed eroi

La mitologia non tratta solo di dei e creature soprannaturali, ma anche di eroi e re. Molti di essi sono probabilmente esistiti e generazioni di studiosi scandinavi hanno tentato di dividere la storia dai miti delle saghe. Gli eroi più famosi sono senza dubbio Sigfrido e Svipdagr, ma anche le Skjaldmær erano protagoniste di molte vicende eroiche.

Dei nordici

cosmologia della mitologia norrena

La cosmologia norrena, così come ci è giunta dalle fonti della mitologia nordica, è caratterizzata dalla presenza di un cosmo formato da nove mondi, tenuti assieme dall'Albero del Mondo, elemento tipico di molte tradizioni mitologiche indoeuropee, chiamato Yggdrasill. Non è possibile caratterizzare in modo certo la posizione dei vari mondi e di come Yggdrasill li tenga assieme, poiché le principali fonti, l'Edda poetica e l'Edda in prosa, a riguardo sono molto vaghe.

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