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prometeo e epicuro
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- Benefattori a confronto -
Epicuro
Epicuro
Prometeo
Prometeo, titano benefattore dell'umanità, fu incaricato della spartizione delle vittime sacrificali fa uomini e dei. Egli, dopo aver ucciso un bue, separò le parti più succulenti nascondendole sotto la pelle dell'animale dalle ossa, che ricoprì con grasso.
Prometeo
Giove scelse le ossa coperte da grasso poichè di aspetto più appetitoso, ma accortosi subito dopo dell' inganno privò gli uomini del fuoco.
Prometeo, avendo molto a cuore l'umanità, rubò alcune scintille dall'Olimpo, nascondendole nella cavità di un giunco.
Ancora più arrabiato Giove, ordinò a Vulcano, Cratos e Bia di incatenare Prometeo sul monte Caucaso sottoponendolo ad una tortura. Ogni giorno un' acquila gli avrebbe mangiato il fegato, che ogni notte sarebbe ricresciuto. Passeranno trent'anni prima che Ercole lo liberi.
Epicuro
Per Epicuro l'ignoranza e la superstizione derivano dalla paura degli dei e della morte: ma la filosofia libera l'uomo dai pregiudizi e dalle superstizioni, e lo conduce al sapere, alla conoscenza di sé e delle leggi di natura, causa di quella felicità che s'identifica con la libertà. Raggiunge così la pace interiore, che Epicuro chiama atarassia, lo scopo finale. Epicuro distingue il piacere stabile – cioè la liberazione dai dolori e dalle passioni – dal piacere “in movimento”, come l'allegrezza e la gioia: solo il primo è per Epicuro veramente la felicità.
Epicuro venne elogiato diverse volte per il coraggio e la sua forza nell'abbattere la ''religio'' con la ''ratio''. Lo definiamo un benefattore per aver liberato l'uomo dalle paure legate alla religione e alle punizioni divine.
Eroi dell' epos
''Gli dèi sono indifferenti alle vicende umane e si chiudono nella loro perfezione.''
Entrambi aiutano la stirpe umana in modi diversi. Prometeo pur di aiutare gli uomini a cui tanto tiene, ruba il fuoco incurante del volere divino. Epicuro apre gli occhi dell'uomo del suo tempo per incoragiarlo a non avere paura e svelando i misteri della ''religio''.