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DOOMSDAY CLOCK
Paola Maria Cicala-Classe: VG
Che cos’è l’apocalisse? È solamente qualcosa di scientifico o si può percepire anche a livello umano? Sapere che prima o poi ci sarà un’apocalisse può influenzare il nostro modo di agire? Il nostro modo di pensare? Sono queste alcune delle domande che mi hanno spinto ad approfondire questo argomento a cui ho dato il titolo “Doomsday Clock”.
Doomsday Clock, è tradotto in italiano in Orologio dell'apocalisse, è un'iniziativa ideata nel 1947 dagli scienziati dell'Università di Chicago che consiste in un orologio metaforico che misura il pericolo di una ipotetica fine del mondo a cui l'umanità è sottoposta.
Il pericolo viene quantificato tramite la metafora di un orologio simbolico la cui mezzanotte simboleggia la fine del mondo mentre i minuti precedenti rappresentano la distanza ipotetica da tale evento. Originariamente la mezzanotte rappresentava unicamente la guerra atomica, mentre dal 2007 considera qualsiasi evento che può infliggere danni irrevocabili all'umanità.
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LA RELATIVITA RISTRETTA
Tempo misurato nel sistema di riferimento in cui l'orologio è in movimento.
Tempo misurato nel sistema di riferimento in cui l'orologio è in quiete.
L'ENIGMA DELL'ORA
Giorgio de Chirico, 1911
Giorgio Vasari, Corridoio Vasariano,1565.
Filippo Brunelleschi, Spedale degli Innocenti, 1419.
James Joyce
Ulysses
L'Allegria
Veglia
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore.
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
La coscienza di Zeno
"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!"
"Rispuosemi: "Non omo, omo già fui,
e li parenti miei furon lombardi,
mantoani per patrïa ambedui."
"ché questa bestia, per la qual tu gride,
non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo ’mpedisce che l’uccide;
e ha natura sì malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo ’l pasto ha più fame che pria."
elementi più pesanti si trovano nel nucleo, quelli più leggeri costituiscono il mantello e la crosta; infine i gas formano l'atmosfera.
identificare le tre superfici di discontinuità: la discontinuità di Moho, la discontinuità di Gutenberg e la discontinuità Lehmann.
Mantello
Crosta
Nucleo Esterno
Nucleo Interno