Introducing
Your new presentation assistant.
Refine, enhance, and tailor your content, source relevant images, and edit visuals quicker than ever before.
Trending searches
Per Indie s'intende quella musica, appunto, indipendente, nata in contrasto a quella pop, come un'evoluzione più ruvida del rock, sperimentale, innovativa e con una ricerca sonora e stilistica all'avanguardia.
Dagli Smiths ai Sonic Youth, dai Nirvana agli Offspring e ai Get Up Kids, fino agli Strokes, Bloc Party, Editors etc...
In italia prima c'erano Afterhours,
Verdena e Marlene Kuntz.
Oggi l'INDIE ha fatto ciò che ha
sempre combattuto:
è diventato
FAMOSO
MEMO 1:
Nome di città a casaccio ma che risultano fighe.
MEMO 2:
Frase ad effetto
"cosa mi manchi a fare"
"il più grande spettacolo..."
"siamo solo noi"
"Puoi solo seguire Le mie orme,
Io ti posso offrire Le miei ombre. "
La pioggia scende fredda e su di te
Pesaro è una donna intelligente
Forse è vero ti eri fatta trasparente
Ma non ci cascherai mai
E non mi importa se non mi ami più
E non mi importa se non mi vuoi bene
Dovrò soltanto reimparare a camminare
Dovrò soltanto reimparare a camminare
Se non ci sei tu, uh
Raggiungermi è un orgasmo da provare
Ricordami le olive sono buone
Mi prenderò un gelato con il tuo sapore
Ti spaccherò la faccia se non mi dai il cuore
Ma non mi importa se non mi ami più
E non mi importa se non mi vuoi bene
Dovrò soltanto reimparare a camminare
Dovrò soltanto reimparare a camminare
Se non ci sei tu, uh
E allora dimmi che cosa mi manchi a fare
Ti prego dimmi che cosa mi manchi a fare
Tanto mi mancheresti lo stesso, che cosa mi manchi a fare
Ti prego…
Esco o non esco?
Fuori è caldo ma è normale ad agosto
Non ci penso ma poi sudo lo stesso
Un'ombra sul soffitto
Mi hai lasciato nei sospiri nel letto
Un filo di voce
Un filo di ferro dentro l'orecchio
Dai, non fa niente
Mi richiamerai da un call center
E io ti dirò
Lo sai che io ti dirò
Uè deficiente
Negli occhi ho una botte che perde
E lo sai perché
Perché mi sono innamorato
Mi ero addormentato di te
E adesso che mi lasci solo
Con le cose fuori al posto loro
Esco o non esco
Fuori è notte, mangio il buio col pesto
Non mi piace ma lo ingoio lo stesso
Memo 1:
Slang ragazzi
Memo 2:
Realtà malinconica generazionale
Dai non fa niente, mi richiamerai da un call center
E io ti dirò
Lo sai che io ti dirò
Uè deficiente
Negli occhi ho una botte che perde
E lo sai perché
Perché mi sono innamorato, mi ero addormentato di te
Mi sono addormentato di te
Io non ho un salvagente
Ti lascio andar via
Ma se la corrente
Ti riporta qui
Lo sai che io ti dirò
Uè deficiente
Negli occhi ho una botte che perde
E lo sai perché
Perché mi sono innamorato, mi ero addormentato di te
Mi sono addormentato di te
E se per caso mi dovessi svegliare
Colpito da un proiettile al cuore
Inseguito da strane cose
Mi basterebbe abbracciarti
Sotto le coperte o sul divano
Toccarti la mano e sentirti il respiro
Per restare bene e tornare a dormire
E ritornare a sognare
E chiudendo gli occhi immagino, immagino Fiumicino
Tu che parti per un viaggio e io che innaffio le piante
Aspettando il tuo ritorno
Con lo sguardo perso tra le nuvole
Ed il telefono che suona, non rispondo è ancora presto
La Corea del Nord, non potrà fermare
Neanche questa nostra stupida, canzone d’amore
Che ti ascolti quando piangi mentre fai la doccia
Quando sei da sola
E ti senti bella e ti senti pronta
Per la vita che ti aspetta sto tornando spegni tutto
La Corea del Nord non potrà fermare tutto questo
Ed è bello così, anche se poi ti fa piangere questa nostra stupida canzone d’amore
Ed è bello così, anche se poi ti fa ridere questa nostra stupida canzone d’amore
Ed è bello così, anche se poi ti fa piangere questa nostra stupida canzone d’amore
Ed è bello così, anche se poi ti fa ridere questa nostra stupida canzone d’amore
Canzone d’amore, canzone d’amore
Se domani tu per caso sparissi
E io non sapessi più con chi parlare dopo tre Gin
Cosa dovrei fare?
Non mi va di ricominciare
Non mi va di sentirmi male
Hai capito chi sei
Sai che ho vinto il mondiale da quando ci sei
Sei la nazionale, del 2006
Ma dentro casa quel vestito da sposa
Sei il finale migliore di tutti i film che possiamo guardare
Prima di andare a dormire
E chiudendo gli occhi immagino, immagino Fiumicino
Tu che parti per un viaggio e io che innaffio le piante
Aspettando il tuo ritorno
Con lo sguardo perso tra le nuvole
Ed il telefono che suona, non rispondo è ancora presto
La Corea del Nord non potrà fermare tutto questo
Memo: Effetto Nostalgia
Memo: Oltre i limiti
Memo: Attualità decontestualizzata
Ma che bello sudare d'estate
Ai matrimoni, all'ufficio postale
Alla festa del santo patrono
Quando il volante non si può toccare
Mi mette di buon umore
Come il vento sotto la maglietta
E la birra che si scalda in fretta
E la birra che si scalda in frettaE l'aria che sa di sale
E tutti ci vogliamo baciare
E tutti ci vogliamo baciare
E il sole che ci fa bene
Alla pelle, agli occhi, alle ossa
E non ci fa pensare
Ti mando un vocale
Di dieci minuti
Soltanto per dirti
Quanto sono felice
Ma quanto è puttana
Questa felicità
Che dura un minuto
Ma che botta ci dà
Ma che botta ci dà
Ma che botta ci dà
Ma che botta
Ma che botta ci dà
Destro, sinistro, ritmo, ritmo
Arriva la parte che preferisco
Il viola e l'arancio sopra le teste
Il corpo che si scioglie col bianco
Memo: riferimento a serie tv cult
Memo: nostalgia
Memo: riferimento attualità ragazzi
Il cartello di Cali è un bordello
Meglio il traffico delle vacanze
Quelle code infinite di macchine
Che si vedono al telegiornale
Mi mettono di buon umore
Come gli stabilimenti balneari
E il cielo quando è tutto azzurro
E il cielo quando è tutto azzurro
E l'aria che sa di mare
E tutti ci vogliamo nuotare
E tutti ci vogliamo nuotare
E il sole che ci fa bene
Alla pelle, agli occhi, alle ossa
E non ci fa pensare
Ti mando un vocale
Di dieci minuti
Soltanto per dirti
Quanto sono felice
Ma quanto è puttana
Questa felicità
Che dura un minuto
Ma che botta ci dà
Memo:
frase ad effetto
Memo: complimento alla "Mourinho"
Volevo dirti tante cose ma non so da dove
Iniziare, ti vorrei viziare
Farti scivolare addosso questo mondo infame
Mettermi tra te e cento lame
Mentre cerco il mare
Penso non avrebbe senso fare un tuffo immenso se non ci sei tu a nuotare
E tu che sai colmare
E tu che sai calmare
C'è troppa luce dentro la stanza, questo caldo che avanza io non dormirò
E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco
E balla senza musica con te
Sei bella che la musica non c'è
Vorrei farti cento cose ma non so da dove
Iniziare, ti vorrei viziare
Bella che non ti va di ballare
Ma bella che se balli le altre ti guardano male
Che c'hai sempre qualcosa da insegnare
Mi metti in crisi e in questo testo non ti riesco a disegnare
Vorrei portarti al mare, anzi, portarti il mare
C'è troppa luce dentro la stanza, questo caldo che avanza io non dormirò
E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco
E balla senza musica con te
Sei bella che la musica non c'è
E in fondo tutto quello che volevo lo volevo con te
E sembra stupido ma ci credevo, e ci credevi anche te
E non è facile trovarsi mai, oh mai, oh mai
E tu mi dici è meglio se ora vai, ormai è tardi
C'è troppa luce dentro la stanza, questo caldo che avanza io non dormirò
E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco
E balla senza musica con te
Sei bella che la musica non c'è
Sono partito senza salutare
E senza fare il biglietto
E in fondo cosa avrei dovuto fare, boh
Forse lasciare un biglietto
E fare la figura dello scemo
Era meglio se non ti conoscevo
E tu a giocare sei brava davvero
Ma non con me
Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te
Rimane qui, anche se non vuoi
Amami o faccio un casino
Dimmi cos’è che vuoi da me
Lo sai che c’è
Amami o faccio un casino
Pronto, cos’è che c’hai, sei presa male, ah
Hai rotto un altro cellulare
Cosa mi chiami solo se stai male
Ho casa nuova e devo sistemare
Non sarò l’ultimo ne il primo
Però hai lasciato un bel casino
E a parte tutto eri brava davvero
Ma non con me
Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te
Rimane qui, anche se non vuoi
Amami o faccio un casino
Dimmi cos’è che vuoi da me
Lo sai che c’è
Amami o faccio un casino
Dimmi cos’è che vuoi da me (amami o faccio un casino)
Lo sai che c’è
Amami o faccio un casino
Ho scritto ti amo sulla sabbia, no
Posso fare di meglio
Strappo lo scalpo di quest’alba
E te lo porto al risveglio
E ho rotto tutto quello che potevo per te
Che sei tutto quello che volevo
Da ragazzino ero bravo coi Lego
E cazzo è chiaro che adesso mi lego
Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te
Rimane qui, anche se non vuoi
Amami o faccio un casino
Poi è arrivato il peggio: L'INDIE POP
Praticamente l'unione degli opposti che si è
trasformata in moda. Detestata ma ballata,
ripudiata ma ascoltata, disprezzata ma rivalutata
col tempo visto che ormai non c'è più limite
al degrado di una scena che non è più di nicchia
ma è diventata estremamente popolare,
tanto da andare a Sanremo...
o finire in DISCOTECA...
Sono cosi indie che ho iniziato a fare il dee jay
Sono così indie e fra poco uscirà un ep
Sono così indie
Che ho iniziato dallo scratch e alla fine ho rotto tutti i vinili di papà
Pa pa pa pa...
Sono così indie che mi metto gli occhiali grossi da pentapartito (Via!)
Mi tolgo gli occhiali grossi da pentapartito e mi metto i Ray-Ban (Via!)
Mi tolgo i Ray-Ban e mi metto qualche altra mongolata colorata, per esempio quelli di Kanye West nel video coi Daft Punk, titolo: STRONGEEEER!
Sono così indie che devo comunque fare una smorfia quando mi fotografano
E se non faccio una smorfia allora faccio la smorfia che non mi accorgo che mi stai fotografando
Sono così indie che compro solo magliette artigianali autografate e spendo un pullo di soldi
Le prendo su e-bay, sul sito ufficiale, una volta su myspace
Ma a casa da quattro anni ho un problema: la mia fidanzata anoressica, bulimica e succhiacazzi ci vomita sempre sopra
E non posso più entrare al covo, al magnolia, al circolo
Però posso andare alle feste dei Crookers e arrivare già vomitato
Sono così indie che mi piace andare a ballare
Sono così indie, sempre nella lista di chi suona
Sono cosi indie che ho iniziato a fare il dee jay
Sono così indie e fra poco uscirà un ep Sono così indie, wo oh oh
Sono così indie, wo oh oh
Sono così indie che ho iniziato dallo scratch e alla fine ho rotto tutti i vinili di papà
Pa pa pa pa...
E soprattutto sfiga: solo che sfiga
Sono così indie che ho riportato in voga le camicie a quadrettoni
Perciò, cari amici miei non curanti del look, occhio, che tra poco si torna di moda
Sono così indie che il blog è fuori moda (fuori moda!)
Sono così indie che flickr è fuori moda (out!)
Adesso è da redattori, sì, ma da redattori dell'Espresso (neanche di Panorama, nono, proprio dell'Espresso)
Sono così indie che mi piace l'hip hop
Chiedimi cosa mi piace e ti risponderò: "Anticon!"
Sono così indie che non apprezzo il
Ma lo vado a vedere comunque perché ci vuole un giudizio rotondo e completo!
(Arriva da solo col chitarrino, chiede 3000 euro: vuol dire che è bravo)
Sono così indie che il mio nome su facebook è il nome della mia band
Anzi no, è il nome del mio progetto hardcore parallelo: Giorgio Gabber versus Luigi Techno
Sono così indie che con la musica non ci arrivo a fine mese
Ma i soldi per la bamba e Bloody Beetroots invece ce li ho sempre
Sono così indie che mi piace andare a ballare
Sono così indie, sempre nella lista di chi suona
Memo: stereotipi
E fai l'analista di calciomercato
Il bioagricoltore, il toyboy, il santone
Il motivatore, il demotivato
La risorsa umana, il disoccupato
Perché lo fai?
Perché non te vai?
Una vita in vacanza
Una vecchia che balla
Niente nuovo che avanza
Ma tutta la banda che suona e che canta
Per un mondo diverso
Libertà e tempo perso
E nessuno che rompe i coglioni
Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori
Vivere per lavorare
O lavorare per vivere
Fare soldi per non pensare
Parlare sempre e non ascoltare
Ridere per fare male
Fare pace per bombardare
Partire per poi ritornare
Una vita in vacanza
Una vecchia che balla
Niente nuovo che avanza
Ma tutta la banda che suona e che canta
Per un mondo diverso
Libertà e tempo perso
E nessuno che rompe i coglioni
Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori
E fai il cameriere, l'assicuratore
Il campione del mondo, la baby pensione
Fai il ricco di famiglia, l'eroe nazionale
Il poliziotto di quartiere, il rottamatore
Perché lo fai?
E fai il candidato poi l'esodato
Qualche volta fai il ladro o fai il derubato
E fai opposizione e fai il duro e puro
E fai il figlio d'arte, la blogger di moda
Perché lo fai?
Perché non te ne vai?
Una vita in vacanza
Una vecchia che balla
Niente nuovo che avanza
Ma tutta la banda che suona e che canta
Per un mondo diverso
Libertà e tempo perso
E nessuno che rompe i coglioni
Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori
E fai l'estetista e fai il laureato
E fai il caso umano, il pubblico in studio
Fai il cuoco stellato e fai l'influencer
E fai il cantautore ma fai soldi col poker
Perché lo fai?
MEMO:
Il concetto ASSOLUTO di OLTRE
"il più grande spettacolo dopo il big bang..."
"noi siamo infinito"
"tre metri sopra il cielo"
Via, è ora di andare via
Iniziano a guardarci male
Eppure mi sento da Dio
E se c'è un limite lo posso spostare
Più in là, più in là, più in là, più giù
Bevo la notte, grido più forte, rido
Di te
E quando mi dici che non esisto tu
Sparisci con me
Bevo la notte, sfido la morte rido
Perché
Il cuore mi scoppia, picchia e mi porta su
Via, ci stanno cacciando via
Mi sa che chiudono il locale
Eppure mi sento da Dio
E se c'è un limite lo voglio spostare
Più in là, più in là, più in là, più giù
Bevo la notte, grido più forte, rido
Di te
E quando mi dici che non esisto tu
Sparisci con me
Bevo la notte, sfido la morte rido
Perché
Il cuore mi scoppia, picchia e mi porta su
Sei la mia città
Fuori dal tempo
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti sento dentro
E quando tornerò qualcosa cambierà
Qualcosa cambierà
Qualcosa nascerà
Qui
Ma quanto tempo è passato
È ricominciata l’estate
Tutto si ripete
Me ne vado lontano
E non scrive e non chiamo
E non so bene se voglio partire
È sempre bello tornare
Confuso, spaccato, fatto, sfatto
È bello percorrere i sensi vietati
Guidando veloce
Con gli occhi bendati
Raggiungerti e dirti mi piaci
Cazzo se mi piaci
Sei la mia città
Fuori dal centro
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti vengo dentro
E se succederà
Ti ricordi che nebbia
Ci ha seppelliti una settimana
Ricordi che abbiamo sbagliato strada
E risalendo la valle
Abbiamo scoperto che il cielo era sgombro
Eppure nemmeno lì sotto
Neppure lo schifo d’inverno
Nemmeno l’inferno
Vorrei starti lontano
Te lo dico più piano
Lo penso ogni volta che devo partire
È sempre bello tornare
Confuso, spaccato, fatto, sfatto
È bello percorrere i sensi vietati
Guidando veloce
Con gli occhi bendati
Raggiungerti e dirti mi piaci
Cazzo se mi piaci
Sei la mia città
Fuori dal centro
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti sento dentro
E quando tornerò qualcosa cambierà
C'è un sole perfetto
Ma lei vuole la luna
Di alzarmi non ho voglia
Oggi non combatto con nessuno
A volte è solo
Questione di fortuna
Ma per traslocare due volte in un mese
C'è bisogno di tranquillità
La fine dei vent'anni
É un po' come essere in ritardo
Non devi sbagliare strada
Non farti del male
È trovare parcheggio
Amico mio sono anni che ti dico andiamo via
Ma abbiamo sempre qualcuno da salvare
E da baciare
Ho visto troppa gente in questi sette anni
Per scegliere qualcuno
C'ho messo dieci secondi
Le giornate erano piene
Di storie assurde e di silenzio
Oggi non ho tempo di pensare a cosa è cambiato
Amico mio sono anni che ti dico andiamo via
Ma abbiamo sempre qualcuno da salvare
MEMO:
La fine di qualcosa genera nostalgia
"ci siamo amati, odiati e poi..."
I critici musicali ora hanno il blog
Gli artisti in circolo al Circolo degli Artisti
I falsi nerd con gli occhiali da nerd
I radical chic senza radical
Nichilisti col cocktail in mano che
sognano di essere famosi come Vasco Brondi
Che appoggiato sul muro parla con la ragazza di qualcuno
Anoressiche alla moda, anoressiche fuori moda
Bulimiche si occupano di moda
Mentre aspiranti DJ aspirano coca
Aspiranti attrici sospirano languide
Con gli autori tv, gli stagisti alla Fox, i registi di clip
I falliti, i delusi, i depressi, i frustrati
Gli emo riciclati
I gruppi hipster, indie, hardcore
Punk, electro-pop, i Cani
I gruppi hipster, indie, hardcore
Punk, electro-pop, i Cani
I gruppi hipster, indie, hardcore
Le velleità ti aiutano a scopare
Quando i soldi sono troppi o troppo pochi
E non sei davvero ricco, né povero davvero
Nel posto letto che non paghi per intero
Le velleità ti aiutano a campare
Quando mancano sei giorni all'analista
Ed è tutto così facile, o così difficile
Nell'altro divanetto che non paghi per intero
I nati nell'ottantanove hanno reflex digitali
Mettono su flickr belle foto in bianco e nero
I nati nel sessantanove fanno i camerieri al centro
E scrivono racconti, ne hanno pubblicati due
Le velleità ti aiutano a dormire
Quando i soldi sono troppi o troppo pochi
E non sei davvero ricco, né povero davvero
Nel posto letto che non paghi per intero
I nati nel settantanove suonano in almeno due o tre gruppi
E fanno musica datata
I nati nel cinquantanove tengono corsi di teatro
Quando va bene si rimorchiano le allieve
Le velleità ti aiutano a scopare
Quando i soldi sono troppi o troppo pochi
E non sei davvero ricco, né povero davvero
Nel posto letto che non paghi per intero
MEMO:
la sindrome dello sfigato
che genera empatia
Questo letto è un deserto, senza te dentro muoio di sete
Dimmi che differenza c'è tra l'amarsi e il volersi bene
Tu volevi solo innamorarti, io soltanto possedere
Passo da esser l'unico che guardi a "non ti voglio più vedere"
È arrivata un'altra estate
Prenderò i muri a testate
Ogni volta che penserò un po' a te
Vuoto come queste strade
Passerò i giorni a fumare
E avrò un altro cellulare senza una foto con te
Metto un altro video che fa ridere
Guardo ancora questa luna
Esco e vedo che succede
Indosserò un'armatura
Senza essere un cavaliere
Goditi l'estate anche per me
Brinderai con delle altre persone
Non ti preoccupare mai per me
Io sarò altrove
In un posto freddo tra le tue parole
Ho rotto un altro cellulare ma il tuo numero lo so a memoria
E posso cancellare una rubrica intera ma non questa storia
E posso anche trovarne un'altra che sorride quando chiama
E ti somigli da lontano e poi ricomincia tutto da capo
Ho rotto un altro cellulare
Capirai che sfiga
Tanto ormai non ho nessuno da chiamare
Non hai letto la mia frase
Non ti sento più vicina
Non mi metti più mi piace
Non sai quanto mi dispiace
È arrivata un'altra estate
Non andremo mai più al mare
O meglio non ci andrai mai più con me
Stare via due settimane
E guidar come Schumacher
Sul furgone di tuo padre
Non lo farai più con me
Sarà un altro che ti farà ridere
Non m'hai chiesto mai la luna
Ma nel petto ora ho un cratere
Indosserò un'armatura
Senza essere un cavaliere
Goditi l'estate anche per me
Brinderai con delle altre persone
Non ti preoccupare mai per me
Io sarò altrove
In un posto freddo tra le tue parole
MEMO 1:
Effetto Gomorra
MEMO 2:
Effetto Mistero
Nove maggio m'è scurdat'
T'hannò vistò ca' tornàv nsiem' a n'at
Nun m' sient', nun m' pienz'
Tengo o' core che nun può purtà paziènz
Arap l'uocchie e vir'
Ca' ppe trasi' nell'anìm ci vuo' nu' suspìr
Fai nu' tir' tu, je nun m' fir'
Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir'
Arap e man' e vir'
Ca' ppe caccià na lacrìm ci vuo' nu' respìr
Fai nu' tirò tu, je nun m' fir'
Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir'
Arap l'uocchie e vir'
(Nove maggio t'è scurdat')
Ca' ppe trasi' nell'anìm ci vuo' nu' suspìr
(T'aggio vistò ca' tornàv nsiem' a n'at)
Fai nu' tirò tu, io nun m' fir'
(Nun m' sient', nun m' pienz')
Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir'
(Tengo o' core che nun può purtà paziènz)
Tu nun m' crir'
Nove maggio
Mai, mai, mai, mi perdonerei
Mai ho tagliato i capelli da sola
Mai mi sento una persona nuova
Ho messo le scarpe da sera
E sembrerò seria e sembrerò in vena
Sha la la, che gioia mi dà
Stare in mezzo alla ressa
Si parla di festa
Tu ru ru, berrei volentieri un caffè
Mi pestano i piedi da un’ora
Ho le scarpe da sera ma no, non sono in vena
Corre l’anno 2013, in mano alcolici e niente più.
Che vita di merda
Ma che cosa c’entra il bon ton?
Ho riso per forza, ho rischiato di dormirti addosso
Stronzo, tanti auguri ma non ti conosco.
A, e, i, o, u, y, se ora parte il trenino mi butto al binario
Guarda là, c’è uno in mutande e papillon
Dov’è il proprietario di casa
L’imbarazzo è palese ma sono cortese
Corre l’anno 2013, in mano alcolici e niente più.
Che vita di merda
Ma che cosa c’entra il bon ton?
Ho riso per forza, ho rischiato di dormirti addosso
Alfonso, tanti auguri ma non ti conosco.
Tanti auguri ma non ti conosco.
MEMO 1:
La frase ad effetto
MEMO 2:
La spensieratezza della ripresa dopo il dolore
Ho tanta voglia di infinito
Ora che tu hai finito con me
Ho tanta voglia di infinito
Dimentico il tuo viso andando a piedi a Machu Picchu
O fino all'Africa
Come un povero cristo
Con la sabbia dell'Egitto
In una zattera
La sera vado a letto con le stelle
E poi mi sveglio sull'isola che non c'è
Che non c'è più perdono né perché
Invento il paradiso del silenzio e del sorriso su un'amaca
Divento re del Cipro
Ballo il tango all'improvviso
Salvo il Senegal
Non devo più promettere a nessuna
Di non fare tardi pagando a rate la luna
Non chiedo più perdono né perché
E viaggerò così senza pensieri
Per ritrovare me stesso in Nuova Delhi
E in una cartolina scriverò
(Due punti, aperte virgolette)
"L'amore è un'avventura"
Ma se vuoi, c'è un treno per te
Che nessuno sa
Dove porta
O chi ti aspetta
Al binario tre
Ho tanta voglia di infinito
Ora che tu hai finito con me
Ho tanta voglia di infinito
Ora che tu hai finito con me
Ho tanta voglia di infinito
Ho tanta voglia di infinito
No, non so se l'hai capito che un giorno
Non ti prendi un bel vestito
Non saluti qualche amico
E te ne vai
Mentre preparavo queste lezioni ho capito che avrei potuto tenere un corso di seimila ore e ho ritenuto necessario fermarmi, lasciare a voi rap, trap, e tutto ciò che io non posso conoscere e capire, e mi limito a darvi nuovi spunti...
poi toccherà a voi..
Volevi fulmini e tempesta? (seh)
Allora me la cavo (ah)
Se la pioggia fosse transitiva (uh)
Io ti temporalo (seh)
Tanto tutto è ciclico (eh)
Ogni mattina si riduce (a)
Una Sarajevo sulle mie tapparelle
Che il sole mitraglia di luce (rattatta)
Fame chimica-pisce
Cerco nel letto la tua pelle
Proteggimi dal tempo che passa
Ho la sindrome da Peter Pan di stelle
Io debole come la carne (uh)
Tu forte come la verdura (ah)
Ti ho visto la coscienza (seh)
E per fortuna mi ha fatto paura (ah)
Io rimango (seh, seh)
Fino a quando (uh, ah)
Non accendo-no le luci (uh, ah)
E i bicchieri abbandonati
Sanno come ci si sente (seh, ah)
Ad essere come diamanti (oh)
Invisibili alla gente
La tua testa è un gigantesco centro sociale (come no, uh, ah)
E se per caso stanotte mi gira, io ci vado a dormire col cane (uh, come no, ah)
La luna si riflette nel naviglio Gange (seh)
Se mi taglia una cipolla piange (uh)
Odio la musica prêt-à-porter (seh, seh)
Can che abbaia non Moroder (ah, woof)
Quasi inciampo sopra una bottiglia (eh eh)
Apro una Porta Genova senza maniglia (eh)
Abbiamo occhi diversi ma uguali
La mia ragazza è bella come David Bowie (eh, ah)
Ho ancora voglia di combattere (eh)
Garibaldi aveva solo mille followers (eh)
Questa canzone costa solamente mille lire (eh)
Io Spotify, tu spotifasti, ma è meglio il vinile (seh)
La tua testa è un gigantesco centro sociale (ah)
E se stanotte mi gira io la vado ad occupare (uh)
Io faccio lo scemo ma co' lei no, non attacca
Io tipo da Campari, lei da oliva nel Manhattan
La volante passa, stasera tira un'ariaccia
Non ho mai imparato a fare il nodo alla cravatta
Ma tanto tutto passa, forse dovrei cambiare aria
Prendere il primo volo Alitalia
Ubriaco in strada con i miei canto Albachiara
Al distributore senza scheda sanitaria
Io che c’ho solo guai dentro le tasche dei miei Levis
Vorrei rubare i desideri a Fontana di Trevi
Abbiamo stesso sangue, no, non serve che mi spieghi
Te dimmi dove sei mi faccio tutta Roma a piedi
Il tuo ricordo sfuma una notte senza luna
Lei si morde un'unghia e fuma
E questa birra è tutta schiuma
Sorrido a mio fratello, siamo su di giri
Fiori cresciuti in mezzo ai sampietrini
E c’avrei scommesso su noi due
Una vita intera sempre in due
E c’avrei scommesso su noi due
Invece ognuno per le sue
Sveglia all'alba pel mercato delle sette
Ho tamponato una Mini ferma al verde
Il ragazzino in auto mi fa "gne gne gne gne"
Il nasone scorre sempre non la smette
Ho perso il treno poi l'aereo pe' Berlino
Vorrei trasformare questa pioggia in vino
A Nettuno i miei ricordi Polaroid
Ciocco le foto porno di Leotta su un tabloid
Scotch sulla fotocamera del Mac
Non ce la faccio più, uh va bene coffee break
Ho passato mesi a balla’ la techno
Il mio amico veneto mi chiama vecchio
La mia amica che nasconde il sushi nella borsa Gucci
A terra panni sporchi che non stendo (no no no no no)
Un’altra multa di sale che prendo (oh oh oh)
E c’avrei scommesso su noi due
memo:
Luoghi comuni
leggermente modificati giocando sulle parole