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Exploding

MUsic

I vostri Ascolti

I vostri ascolti

Profili

Il nuovo Indie Italiano

L'indie

Per Indie s'intende quella musica, appunto, indipendente, nata in contrasto a quella pop, come un'evoluzione più ruvida del rock, sperimentale, innovativa e con una ricerca sonora e stilistica all'avanguardia.

Dagli Smiths ai Sonic Youth, dai Nirvana agli Offspring e ai Get Up Kids, fino agli Strokes, Bloc Party, Editors etc...

In italia prima c'erano Afterhours,

Verdena e Marlene Kuntz.

Oggi l'INDIE ha fatto ciò che ha

sempre combattuto:

è diventato

FAMOSO

Calcutta

Calcutta - Cosa mi manchi a fare

MEMO 1:

Nome di città a casaccio ma che risultano fighe.

MEMO 2:

Frase ad effetto

"cosa mi manchi a fare"

"il più grande spettacolo..."

"siamo solo noi"

"Puoi solo seguire Le mie orme,

Io ti posso offrire Le miei ombre. "

La pioggia scende fredda e su di te

Pesaro è una donna intelligente

Forse è vero ti eri fatta trasparente

Ma non ci cascherai mai

E non mi importa se non mi ami più

E non mi importa se non mi vuoi bene

Dovrò soltanto reimparare a camminare

Dovrò soltanto reimparare a camminare

Se non ci sei tu, uh

Raggiungermi è un orgasmo da provare

Ricordami le olive sono buone

Mi prenderò un gelato con il tuo sapore

Ti spaccherò la faccia se non mi dai il cuore

Ma non mi importa se non mi ami più

E non mi importa se non mi vuoi bene

Dovrò soltanto reimparare a camminare

Dovrò soltanto reimparare a camminare

Se non ci sei tu, uh

E allora dimmi che cosa mi manchi a fare

Ti prego dimmi che cosa mi manchi a fare

Tanto mi mancheresti lo stesso, che cosa mi manchi a fare

Ti prego…

Calcutta - Pesto

Esco o non esco?

Fuori è caldo ma è normale ad agosto

Non ci penso ma poi sudo lo stesso

Un'ombra sul soffitto

Mi hai lasciato nei sospiri nel letto

Un filo di voce

Un filo di ferro dentro l'orecchio

Dai, non fa niente

Mi richiamerai da un call center

E io ti dirò

Lo sai che io ti dirò

Uè deficiente

Negli occhi ho una botte che perde

E lo sai perché

Perché mi sono innamorato

Mi ero addormentato di te

E adesso che mi lasci solo

Con le cose fuori al posto loro

Esco o non esco

Fuori è notte, mangio il buio col pesto

Non mi piace ma lo ingoio lo stesso

Memo 1:

Slang ragazzi

Memo 2:

Realtà malinconica generazionale

Dai non fa niente, mi richiamerai da un call center

E io ti dirò

Lo sai che io ti dirò

Uè deficiente

Negli occhi ho una botte che perde

E lo sai perché

Perché mi sono innamorato, mi ero addormentato di te

Mi sono addormentato di te

Io non ho un salvagente

Ti lascio andar via

Ma se la corrente

Ti riporta qui

Lo sai che io ti dirò

Uè deficiente

Negli occhi ho una botte che perde

E lo sai perché

Perché mi sono innamorato, mi ero addormentato di te

Mi sono addormentato di te

Thegiornalisti

Thegiornalisti

E se per caso mi dovessi svegliare

Colpito da un proiettile al cuore

Inseguito da strane cose

Mi basterebbe abbracciarti

Sotto le coperte o sul divano

Toccarti la mano e sentirti il respiro

Per restare bene e tornare a dormire

E ritornare a sognare

E chiudendo gli occhi immagino, immagino Fiumicino

Tu che parti per un viaggio e io che innaffio le piante

Aspettando il tuo ritorno

Con lo sguardo perso tra le nuvole

Ed il telefono che suona, non rispondo è ancora presto

La Corea del Nord, non potrà fermare

Neanche questa nostra stupida, canzone d’amore

Che ti ascolti quando piangi mentre fai la doccia

Quando sei da sola

E ti senti bella e ti senti pronta

Per la vita che ti aspetta sto tornando spegni tutto

La Corea del Nord non potrà fermare tutto questo

Ed è bello così, anche se poi ti fa piangere questa nostra stupida canzone d’amore

Ed è bello così, anche se poi ti fa ridere questa nostra stupida canzone d’amore

Ed è bello così, anche se poi ti fa piangere questa nostra stupida canzone d’amore

Ed è bello così, anche se poi ti fa ridere questa nostra stupida canzone d’amore

Canzone d’amore, canzone d’amore

Se domani tu per caso sparissi

E io non sapessi più con chi parlare dopo tre Gin

Cosa dovrei fare?

Non mi va di ricominciare

Non mi va di sentirmi male

Hai capito chi sei

Sai che ho vinto il mondiale da quando ci sei

Sei la nazionale, del 2006

Ma dentro casa quel vestito da sposa

Sei il finale migliore di tutti i film che possiamo guardare

Prima di andare a dormire

E chiudendo gli occhi immagino, immagino Fiumicino

Tu che parti per un viaggio e io che innaffio le piante

Aspettando il tuo ritorno

Con lo sguardo perso tra le nuvole

Ed il telefono che suona, non rispondo è ancora presto

La Corea del Nord non potrà fermare tutto questo

Memo: Effetto Nostalgia

Memo: Oltre i limiti

Memo: Attualità decontestualizzata

Thegiornalisti - Felicità puttana

Ma che bello sudare d'estate

Ai matrimoni, all'ufficio postale

Alla festa del santo patrono

Quando il volante non si può toccare

Mi mette di buon umore

Come il vento sotto la maglietta

E la birra che si scalda in fretta

E la birra che si scalda in frettaE l'aria che sa di sale

E tutti ci vogliamo baciare

E tutti ci vogliamo baciare

E il sole che ci fa bene

Alla pelle, agli occhi, alle ossa

E non ci fa pensare

Ti mando un vocale

Di dieci minuti

Soltanto per dirti

Quanto sono felice

Ma quanto è puttana

Questa felicità

Che dura un minuto

Ma che botta ci dà

Ma che botta ci dà

Ma che botta ci dà

Ma che botta

Ma che botta ci dà

Destro, sinistro, ritmo, ritmo

Arriva la parte che preferisco

Il viola e l'arancio sopra le teste

Il corpo che si scioglie col bianco

Memo: riferimento a serie tv cult

Memo: nostalgia

Memo: riferimento attualità ragazzi

Il cartello di Cali è un bordello

Meglio il traffico delle vacanze

Quelle code infinite di macchine

Che si vedono al telegiornale

Mi mettono di buon umore

Come gli stabilimenti balneari

E il cielo quando è tutto azzurro

E il cielo quando è tutto azzurro

E l'aria che sa di mare

E tutti ci vogliamo nuotare

E tutti ci vogliamo nuotare

E il sole che ci fa bene

Alla pelle, agli occhi, alle ossa

E non ci fa pensare

Ti mando un vocale

Di dieci minuti

Soltanto per dirti

Quanto sono felice

Ma quanto è puttana

Questa felicità

Che dura un minuto

Ma che botta ci dà

coez

Coez - La musica non c'è

Memo:

frase ad effetto

Memo: complimento alla "Mourinho"

Volevo dirti tante cose ma non so da dove

Iniziare, ti vorrei viziare

Farti scivolare addosso questo mondo infame

Mettermi tra te e cento lame

Mentre cerco il mare

Penso non avrebbe senso fare un tuffo immenso se non ci sei tu a nuotare

E tu che sai colmare

E tu che sai calmare

C'è troppa luce dentro la stanza, questo caldo che avanza io non dormirò

E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco

E balla senza musica con te

Sei bella che la musica non c'è

Vorrei farti cento cose ma non so da dove

Iniziare, ti vorrei viziare

Bella che non ti va di ballare

Ma bella che se balli le altre ti guardano male

Che c'hai sempre qualcosa da insegnare

Mi metti in crisi e in questo testo non ti riesco a disegnare

Vorrei portarti al mare, anzi, portarti il mare

C'è troppa luce dentro la stanza, questo caldo che avanza io non dormirò

E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco

E balla senza musica con te

Sei bella che la musica non c'è

E in fondo tutto quello che volevo lo volevo con te

E sembra stupido ma ci credevo, e ci credevi anche te

E non è facile trovarsi mai, oh mai, oh mai

E tu mi dici è meglio se ora vai, ormai è tardi

C'è troppa luce dentro la stanza, questo caldo che avanza io non dormirò

E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco

E balla senza musica con te

Sei bella che la musica non c'è

Coez - Faccio un casino

Sono partito senza salutare

E senza fare il biglietto

E in fondo cosa avrei dovuto fare, boh

Forse lasciare un biglietto

E fare la figura dello scemo

Era meglio se non ti conoscevo

E tu a giocare sei brava davvero

Ma non con me

Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te

Rimane qui, anche se non vuoi

Amami o faccio un casino

Dimmi cos’è che vuoi da me

Lo sai che c’è

Amami o faccio un casino

Pronto, cos’è che c’hai, sei presa male, ah

Hai rotto un altro cellulare

Cosa mi chiami solo se stai male

Ho casa nuova e devo sistemare

Non sarò l’ultimo ne il primo

Però hai lasciato un bel casino

E a parte tutto eri brava davvero

Ma non con me

Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te

Rimane qui, anche se non vuoi

Amami o faccio un casino

Dimmi cos’è che vuoi da me

Lo sai che c’è

Amami o faccio un casino

Dimmi cos’è che vuoi da me (amami o faccio un casino)

Lo sai che c’è

Amami o faccio un casino

Ho scritto ti amo sulla sabbia, no

Posso fare di meglio

Strappo lo scalpo di quest’alba

E te lo porto al risveglio

E ho rotto tutto quello che potevo per te

Che sei tutto quello che volevo

Da ragazzino ero bravo coi Lego

E cazzo è chiaro che adesso mi lego

Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te

Rimane qui, anche se non vuoi

Amami o faccio un casino

L'indie - POP

indie-pop

Poi è arrivato il peggio: L'INDIE POP

Praticamente l'unione degli opposti che si è

trasformata in moda. Detestata ma ballata,

ripudiata ma ascoltata, disprezzata ma rivalutata

col tempo visto che ormai non c'è più limite

al degrado di una scena che non è più di nicchia

ma è diventata estremamente popolare,

tanto da andare a Sanremo...

o finire in DISCOTECA...

Lo stato sociale

Lo stato Sociale - SOno così INDIE

Sono cosi indie che ho iniziato a fare il dee jay

Sono così indie e fra poco uscirà un ep

Sono così indie

Che ho iniziato dallo scratch e alla fine ho rotto tutti i vinili di papà

Pa pa pa pa...

Sono così indie che mi metto gli occhiali grossi da pentapartito (Via!)

Mi tolgo gli occhiali grossi da pentapartito e mi metto i Ray-Ban (Via!)

Mi tolgo i Ray-Ban e mi metto qualche altra mongolata colorata, per esempio quelli di Kanye West nel video coi Daft Punk, titolo: STRONGEEEER!

Sono così indie che devo comunque fare una smorfia quando mi fotografano

E se non faccio una smorfia allora faccio la smorfia che non mi accorgo che mi stai fotografando

Sono così indie che compro solo magliette artigianali autografate e spendo un pullo di soldi

Le prendo su e-bay, sul sito ufficiale, una volta su myspace

Ma a casa da quattro anni ho un problema: la mia fidanzata anoressica, bulimica e succhiacazzi ci vomita sempre sopra

E non posso più entrare al covo, al magnolia, al circolo

Però posso andare alle feste dei Crookers e arrivare già vomitato

Sono così indie che mi piace andare a ballare

Sono così indie, sempre nella lista di chi suona

Sono cosi indie che ho iniziato a fare il dee jay

Sono così indie e fra poco uscirà un ep Sono così indie, wo oh oh

Sono così indie, wo oh oh

Sono così indie che ho iniziato dallo scratch e alla fine ho rotto tutti i vinili di papà

Pa pa pa pa...

E soprattutto sfiga: solo che sfiga

Sono così indie che ho riportato in voga le camicie a quadrettoni

Perciò, cari amici miei non curanti del look, occhio, che tra poco si torna di moda

Sono così indie che il blog è fuori moda (fuori moda!)

Sono così indie che flickr è fuori moda (out!)

Adesso è da redattori, sì, ma da redattori dell'Espresso (neanche di Panorama, nono, proprio dell'Espresso)

Sono così indie che mi piace l'hip hop

Chiedimi cosa mi piace e ti risponderò: "Anticon!"

Sono così indie che non apprezzo il

Ma lo vado a vedere comunque perché ci vuole un giudizio rotondo e completo!

(Arriva da solo col chitarrino, chiede 3000 euro: vuol dire che è bravo)

Sono così indie che il mio nome su facebook è il nome della mia band

Anzi no, è il nome del mio progetto hardcore parallelo: Giorgio Gabber versus Luigi Techno

Sono così indie che con la musica non ci arrivo a fine mese

Ma i soldi per la bamba e Bloody Beetroots invece ce li ho sempre

Sono così indie che mi piace andare a ballare

Sono così indie, sempre nella lista di chi suona

Memo: stereotipi

Lo Stato Sociale - Una vita in vacanza

E fai l'analista di calciomercato

Il bioagricoltore, il toyboy, il santone

Il motivatore, il demotivato

La risorsa umana, il disoccupato

Perché lo fai?

Perché non te vai?

Una vita in vacanza

Una vecchia che balla

Niente nuovo che avanza

Ma tutta la banda che suona e che canta

Per un mondo diverso

Libertà e tempo perso

E nessuno che rompe i coglioni

Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori

Vivere per lavorare

O lavorare per vivere

Fare soldi per non pensare

Parlare sempre e non ascoltare

Ridere per fare male

Fare pace per bombardare

Partire per poi ritornare

Una vita in vacanza

Una vecchia che balla

Niente nuovo che avanza

Ma tutta la banda che suona e che canta

Per un mondo diverso

Libertà e tempo perso

E nessuno che rompe i coglioni

Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori

E fai il cameriere, l'assicuratore

Il campione del mondo, la baby pensione

Fai il ricco di famiglia, l'eroe nazionale

Il poliziotto di quartiere, il rottamatore

Perché lo fai?

E fai il candidato poi l'esodato

Qualche volta fai il ladro o fai il derubato

E fai opposizione e fai il duro e puro

E fai il figlio d'arte, la blogger di moda

Perché lo fai?

Perché non te ne vai?

Una vita in vacanza

Una vecchia che balla

Niente nuovo che avanza

Ma tutta la banda che suona e che canta

Per un mondo diverso

Libertà e tempo perso

E nessuno che rompe i coglioni

Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori, sei fuori

E fai l'estetista e fai il laureato

E fai il caso umano, il pubblico in studio

Fai il cuoco stellato e fai l'influencer

E fai il cantautore ma fai soldi col poker

Perché lo fai?

Cosmo

Cosmo - L'ultima festa

MEMO:

Il concetto ASSOLUTO di OLTRE

"il più grande spettacolo dopo il big bang..."

"noi siamo infinito"

"tre metri sopra il cielo"

Via, è ora di andare via

Iniziano a guardarci male

Eppure mi sento da Dio

E se c'è un limite lo posso spostare

Più in là, più in là, più in là, più giù

Bevo la notte, grido più forte, rido

Di te

E quando mi dici che non esisto tu

Sparisci con me

Bevo la notte, sfido la morte rido

Perché

Il cuore mi scoppia, picchia e mi porta su

Via, ci stanno cacciando via

Mi sa che chiudono il locale

Eppure mi sento da Dio

E se c'è un limite lo voglio spostare

Più in là, più in là, più in là, più giù

Bevo la notte, grido più forte, rido

Di te

E quando mi dici che non esisto tu

Sparisci con me

Bevo la notte, sfido la morte rido

Perché

Il cuore mi scoppia, picchia e mi porta su

Cosmo - sei la mia città

Sei la mia città

Fuori dal tempo

Sei la mia città

È un complimento

Sei la mia città

Ti sento dentro

E quando tornerò qualcosa cambierà

Qualcosa cambierà

Qualcosa nascerà

Qui

Ma quanto tempo è passato

È ricominciata l’estate

Tutto si ripete

Me ne vado lontano

E non scrive e non chiamo

E non so bene se voglio partire

È sempre bello tornare

Confuso, spaccato, fatto, sfatto

È bello percorrere i sensi vietati

Guidando veloce

Con gli occhi bendati

Raggiungerti e dirti mi piaci

Cazzo se mi piaci

Sei la mia città

Fuori dal centro

Sei la mia città

È un complimento

Sei la mia città

Ti vengo dentro

E se succederà

Ti ricordi che nebbia

Ci ha seppelliti una settimana

Ricordi che abbiamo sbagliato strada

E risalendo la valle

Abbiamo scoperto che il cielo era sgombro

Eppure nemmeno lì sotto

Neppure lo schifo d’inverno

Nemmeno l’inferno

Vorrei starti lontano

Te lo dico più piano

Lo penso ogni volta che devo partire

È sempre bello tornare

Confuso, spaccato, fatto, sfatto

È bello percorrere i sensi vietati

Guidando veloce

Con gli occhi bendati

Raggiungerti e dirti mi piaci

Cazzo se mi piaci

Sei la mia città

Fuori dal centro

Sei la mia città

È un complimento

Sei la mia città

Ti sento dentro

E quando tornerò qualcosa cambierà

Altri

Motta - La fine dei vent'anni

C'è un sole perfetto

Ma lei vuole la luna

Di alzarmi non ho voglia

Oggi non combatto con nessuno

A volte è solo

Questione di fortuna

Ma per traslocare due volte in un mese

C'è bisogno di tranquillità

La fine dei vent'anni

É un po' come essere in ritardo

Non devi sbagliare strada

Non farti del male

È trovare parcheggio

Amico mio sono anni che ti dico andiamo via

Ma abbiamo sempre qualcuno da salvare

E da baciare

Ho visto troppa gente in questi sette anni

Per scegliere qualcuno

C'ho messo dieci secondi

Le giornate erano piene

Di storie assurde e di silenzio

Oggi non ho tempo di pensare a cosa è cambiato

Amico mio sono anni che ti dico andiamo via

Ma abbiamo sempre qualcuno da salvare

MEMO:

La fine di qualcosa genera nostalgia

"ci siamo amati, odiati e poi..."

I Cani - Velleità

I critici musicali ora hanno il blog

Gli artisti in circolo al Circolo degli Artisti

I falsi nerd con gli occhiali da nerd

I radical chic senza radical

Nichilisti col cocktail in mano che

sognano di essere famosi come Vasco Brondi

Che appoggiato sul muro parla con la ragazza di qualcuno

Anoressiche alla moda, anoressiche fuori moda

Bulimiche si occupano di moda

Mentre aspiranti DJ aspirano coca

Aspiranti attrici sospirano languide

Con gli autori tv, gli stagisti alla Fox, i registi di clip

I falliti, i delusi, i depressi, i frustrati

Gli emo riciclati

I gruppi hipster, indie, hardcore

Punk, electro-pop, i Cani

I gruppi hipster, indie, hardcore

Punk, electro-pop, i Cani

I gruppi hipster, indie, hardcore

Le velleità ti aiutano a scopare

Quando i soldi sono troppi o troppo pochi

E non sei davvero ricco, né povero davvero

Nel posto letto che non paghi per intero

Le velleità ti aiutano a campare

Quando mancano sei giorni all'analista

Ed è tutto così facile, o così difficile

Nell'altro divanetto che non paghi per intero

I nati nell'ottantanove hanno reflex digitali

Mettono su flickr belle foto in bianco e nero

I nati nel sessantanove fanno i camerieri al centro

E scrivono racconti, ne hanno pubblicati due

Le velleità ti aiutano a dormire

Quando i soldi sono troppi o troppo pochi

E non sei davvero ricco, né povero davvero

Nel posto letto che non paghi per intero

I nati nel settantanove suonano in almeno due o tre gruppi

E fanno musica datata

I nati nel cinquantanove tengono corsi di teatro

Quando va bene si rimorchiano le allieve

Le velleità ti aiutano a scopare

Quando i soldi sono troppi o troppo pochi

E non sei davvero ricco, né povero davvero

Nel posto letto che non paghi per intero

Frah Quintale - Cratere

MEMO:

la sindrome dello sfigato

che genera empatia

Questo letto è un deserto, senza te dentro muoio di sete

Dimmi che differenza c'è tra l'amarsi e il volersi bene

Tu volevi solo innamorarti, io soltanto possedere

Passo da esser l'unico che guardi a "non ti voglio più vedere"

È arrivata un'altra estate

Prenderò i muri a testate

Ogni volta che penserò un po' a te

Vuoto come queste strade

Passerò i giorni a fumare

E avrò un altro cellulare senza una foto con te

Metto un altro video che fa ridere

Guardo ancora questa luna

Esco e vedo che succede

Indosserò un'armatura

Senza essere un cavaliere

Goditi l'estate anche per me

Brinderai con delle altre persone

Non ti preoccupare mai per me

Io sarò altrove

In un posto freddo tra le tue parole

Ho rotto un altro cellulare ma il tuo numero lo so a memoria

E posso cancellare una rubrica intera ma non questa storia

E posso anche trovarne un'altra che sorride quando chiama

E ti somigli da lontano e poi ricomincia tutto da capo

Ho rotto un altro cellulare

Capirai che sfiga

Tanto ormai non ho nessuno da chiamare

Non hai letto la mia frase

Non ti sento più vicina

Non mi metti più mi piace

Non sai quanto mi dispiace

È arrivata un'altra estate

Non andremo mai più al mare

O meglio non ci andrai mai più con me

Stare via due settimane

E guidar come Schumacher

Sul furgone di tuo padre

Non lo farai più con me

Sarà un altro che ti farà ridere

Non m'hai chiesto mai la luna

Ma nel petto ora ho un cratere

Indosserò un'armatura

Senza essere un cavaliere

Goditi l'estate anche per me

Brinderai con delle altre persone

Non ti preoccupare mai per me

Io sarò altrove

In un posto freddo tra le tue parole

Liberato - nove maggio

MEMO 1:

Effetto Gomorra

MEMO 2:

Effetto Mistero

Nove maggio m'è scurdat'

T'hannò vistò ca' tornàv nsiem' a n'at

Nun m' sient', nun m' pienz'

Tengo o' core che nun può purtà paziènz

Arap l'uocchie e vir'

Ca' ppe trasi' nell'anìm ci vuo' nu' suspìr

Fai nu' tir' tu, je nun m' fir'

Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir'

Arap e man' e vir'

Ca' ppe caccià na lacrìm ci vuo' nu' respìr

Fai nu' tirò tu, je nun m' fir'

Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir'

Arap l'uocchie e vir'

(Nove maggio t'è scurdat')

Ca' ppe trasi' nell'anìm ci vuo' nu' suspìr

(T'aggio vistò ca' tornàv nsiem' a n'at)

Fai nu' tirò tu, io nun m' fir'

(Nun m' sient', nun m' pienz')

Non c' pozz' mai pensà a stu fatt' tu nun m' crir'

(Tengo o' core che nun può purtà paziènz)

Tu nun m' crir'

Nove maggio

Levante - Alfonso

Mai, mai, mai, mi perdonerei

Mai ho tagliato i capelli da sola

Mai mi sento una persona nuova

Ho messo le scarpe da sera

E sembrerò seria e sembrerò in vena

Sha la la, che gioia mi dà

Stare in mezzo alla ressa

Si parla di festa

Tu ru ru, berrei volentieri un caffè

Mi pestano i piedi da un’ora

Ho le scarpe da sera ma no, non sono in vena

Corre l’anno 2013, in mano alcolici e niente più.

Che vita di merda

Ma che cosa c’entra il bon ton?

Ho riso per forza, ho rischiato di dormirti addosso

Stronzo, tanti auguri ma non ti conosco.

A, e, i, o, u, y, se ora parte il trenino mi butto al binario

Guarda là, c’è uno in mutande e papillon

Dov’è il proprietario di casa

L’imbarazzo è palese ma sono cortese

Corre l’anno 2013, in mano alcolici e niente più.

Che vita di merda

Ma che cosa c’entra il bon ton?

Ho riso per forza, ho rischiato di dormirti addosso

Alfonso, tanti auguri ma non ti conosco.

Tanti auguri ma non ti conosco.

MEMO 1:

La frase ad effetto

MEMO 2:

La spensieratezza della ripresa dopo il dolore

Selton - Ho tanta voglia di infinito

Ho tanta voglia di infinito

Ora che tu hai finito con me

Ho tanta voglia di infinito

Dimentico il tuo viso andando a piedi a Machu Picchu

O fino all'Africa

Come un povero cristo

Con la sabbia dell'Egitto

In una zattera

La sera vado a letto con le stelle

E poi mi sveglio sull'isola che non c'è

Che non c'è più perdono né perché

Invento il paradiso del silenzio e del sorriso su un'amaca

Divento re del Cipro

Ballo il tango all'improvviso

Salvo il Senegal

Non devo più promettere a nessuna

Di non fare tardi pagando a rate la luna

Non chiedo più perdono né perché

E viaggerò così senza pensieri

Per ritrovare me stesso in Nuova Delhi

E in una cartolina scriverò

(Due punti, aperte virgolette)

"L'amore è un'avventura"

Ma se vuoi, c'è un treno per te

Che nessuno sa

Dove porta

O chi ti aspetta

Al binario tre

Ho tanta voglia di infinito

Ora che tu hai finito con me

Ho tanta voglia di infinito

Ora che tu hai finito con me

Ho tanta voglia di infinito

Ho tanta voglia di infinito

No, non so se l'hai capito che un giorno

Non ti prendi un bel vestito

Non saluti qualche amico

E te ne vai

La nuova musica

Mentre preparavo queste lezioni ho capito che avrei potuto tenere un corso di seimila ore e ho ritenuto necessario fermarmi, lasciare a voi rap, trap, e tutto ciò che io non posso conoscere e capire, e mi limito a darvi nuovi spunti...

poi toccherà a voi..

La nuova

musica

Coma Cose

Coma Cose - Post concerto

Volevi fulmini e tempesta? (seh)

Allora me la cavo (ah)

Se la pioggia fosse transitiva (uh)

Io ti temporalo (seh)

Tanto tutto è ciclico (eh)

Ogni mattina si riduce (a)

Una Sarajevo sulle mie tapparelle

Che il sole mitraglia di luce (rattatta)

Fame chimica-pisce

Cerco nel letto la tua pelle

Proteggimi dal tempo che passa

Ho la sindrome da Peter Pan di stelle

Io debole come la carne (uh)

Tu forte come la verdura (ah)

Ti ho visto la coscienza (seh)

E per fortuna mi ha fatto paura (ah)

Io rimango (seh, seh)

Fino a quando (uh, ah)

Non accendo-no le luci (uh, ah)

E i bicchieri abbandonati

Sanno come ci si sente (seh, ah)

Ad essere come diamanti (oh)

Invisibili alla gente

La tua testa è un gigantesco centro sociale (come no, uh, ah)

E se per caso stanotte mi gira, io ci vado a dormire col cane (uh, come no, ah)

La luna si riflette nel naviglio Gange (seh)

Se mi taglia una cipolla piange (uh)

Odio la musica prêt-à-porter (seh, seh)

Can che abbaia non Moroder (ah, woof)

Quasi inciampo sopra una bottiglia (eh eh)

Apro una Porta Genova senza maniglia (eh)

Abbiamo occhi diversi ma uguali

La mia ragazza è bella come David Bowie (eh, ah)

Ho ancora voglia di combattere (eh)

Garibaldi aveva solo mille followers (eh)

Questa canzone costa solamente mille lire (eh)

Io Spotify, tu spotifasti, ma è meglio il vinile (seh)

La tua testa è un gigantesco centro sociale (ah)

E se stanotte mi gira io la vado ad occupare (uh)

Achille Lauro

Carl

Brave

Carl Brave - Sempre in due

Io faccio lo scemo ma co' lei no, non attacca

Io tipo da Campari, lei da oliva nel Manhattan

La volante passa, stasera tira un'ariaccia

Non ho mai imparato a fare il nodo alla cravatta

Ma tanto tutto passa, forse dovrei cambiare aria

Prendere il primo volo Alitalia

Ubriaco in strada con i miei canto Albachiara

Al distributore senza scheda sanitaria

Io che c’ho solo guai dentro le tasche dei miei Levis

Vorrei rubare i desideri a Fontana di Trevi

Abbiamo stesso sangue, no, non serve che mi spieghi

Te dimmi dove sei mi faccio tutta Roma a piedi

Il tuo ricordo sfuma una notte senza luna

Lei si morde un'unghia e fuma

E questa birra è tutta schiuma

Sorrido a mio fratello, siamo su di giri

Fiori cresciuti in mezzo ai sampietrini

E c’avrei scommesso su noi due

Una vita intera sempre in due

E c’avrei scommesso su noi due

Invece ognuno per le sue

Sveglia all'alba pel mercato delle sette

Ho tamponato una Mini ferma al verde

Il ragazzino in auto mi fa "gne gne gne gne"

Il nasone scorre sempre non la smette

Ho perso il treno poi l'aereo pe' Berlino

Vorrei trasformare questa pioggia in vino

A Nettuno i miei ricordi Polaroid

Ciocco le foto porno di Leotta su un tabloid

Scotch sulla fotocamera del Mac

Non ce la faccio più, uh va bene coffee break

Ho passato mesi a balla’ la techno

Il mio amico veneto mi chiama vecchio

La mia amica che nasconde il sushi nella borsa Gucci

A terra panni sporchi che non stendo (no no no no no)

Un’altra multa di sale che prendo (oh oh oh)

E c’avrei scommesso su noi due

memo:

Luoghi comuni

leggermente modificati giocando sulle parole

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