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Dopo la congiura che portò all'assassinio di Cesare, il proprio esercito rimase fedele al luogotenente Marco Antonio, che pensava di ottenere il potere, ma il Senato si impegnò a rispettare le ultime volontà espresse da Cesare nel proprio testamento che aveva nominato suo erede il pronipote Gaio Ottaviano. Il popolo si ribellò chiedendo la testa dei suoi assassini che abbandonarono la città lasciando i Senatori incapaci di proporre un preciso programma politico. Ottaviano una volta tornato a Roma si ritrovò spodestato del suo potere a causa della prepotenza di Antonio. Fu costretto a mettersi dalla parte dei Senatori e del popolo vendendo i suoi beni. Nel frattempo ad Antonio fu affidata una provincia ma decise di non allontanarsi da Roma. Inoltre fece approvare lex de permutatione provinciarum che gli permetteva di prendersi la Gallia Cisalpina affidata a Bruto che decise di occuparla con l'aiuto dell'esercito consolare e di Ottaviano. Lo scontro avvenne a Modena con la sconfitta di Antonio che fu dichiarato nemico della della repubblica.
Il Senato si rese conto che Ottaviano se pur giovane non aveva intenzione di farsi manovrare da lui e non era d'accordo sulla scelta di punire gli assassini di Cesare. Il giovane era deciso a ottenere il consolato, ma una volta respinta questa richiesta di allearsi con il suo avversario Antonio, che si fece eleggere console nel 43 a.C. e così sia Antonio che Lepido furono revocati come nemici dello stato.
In seguito Ottaviano incontrò
i due a Bologna per riproporre
un nuovo triumvirato,
che era magistratura straordinaria
e non più un accordo privato, che
durò per 5 anni.Gli obiettivi erano
quelli di ricreare una nuova
Costituzione e quello
di attribuire ai militari poteri
illimitati, tra cui il diritto di fare leggi.
PRINCEPS nel 28 a.C., che significava primo e migliore infatti era sia princeps senatus sia princeps civitas e quindi primus inter pares
Dopo la vittoria ad Azio contro Antonio, Ottaviano divenne padrone incontrastato di Roma che nel 29 a. C. celebrò un grandioso trionfo a Roma. Ottaviano fu portavoce di pace e riuscì a piegare le istituzioni repubblicane, in modo da governare come un sovrano, ma senza dichiararlo. Nel 27 a.C. si fece eleggere console.
Il senato attribuisce ad Ottaviano il titolo di augustus , infatti questo termine racchiude tre fondamentali caratteristiche quali il carisma, l'accrescere e il volere degli dei. Il nome di Augusto deriva dal verbo augère che significa mostrarsi. Ottaviano era dotato di auctoritas (carisma), infatti aveva la capacità di esercitare una forte influenza su altre persone. Deriva anche dal termine auguri perchè sottostava alla volontà degli dei.
ottenne nel 23 a.C. un altro potere fondamentale ossia la tribunicia potestas, propria dei tribuni della plebe
nel 2 a.C. divenne pater patriae ossia padre della patria e dello stato
divenne censore nel 29 a.C., incaricato dell'esecuzione della censura
nel 12 a.C. assunse anche la carica di ponteifex maximus, diventando la figura fondamentale nella religione
La forma di governo augustea viene definita principato, termine che deriva dalla parola princeps che significa il migliore, Augusto era chiamato così perchè era sia princeps civitatis e sia princeps senatus. In questo modo il principato era l'idea del governo del migliore che agiva grazie ai cittadini e garantiva la tradizione repubblicana che però con tutti i poteri concentrati su Augusto sembrava una monarchia. Alcuni storici pensavano che la forma di governo fosse diarchia perchè al potere c'erano Augusto e il Senato, influenzato dal princeps; altri sostenevano che fosse una monarchia perchè tutte le vecchie istituzioni erano concentrate nelle mani di Augusto; altri ancora pensavano che fosse una città-stato perchè prevedeva le magistrature e il Senato.
Augusto decise di riorganizzare l'amministrazione dello Stato decentrando le funzioni amministrativa e accentrando il potere nelle sue mani. Dotò il governo di nuovi funzionari, chiamati prefetti ognuno con specifici ruoli:
SENATORIE
IMPERIALI
Le province del popolo amministrate dal Senato, erano rette dal proconsole.
I tributi riscossi nelle province erano versati nell'aerarium (le casse dello Stato)
Le province imperiali erano rette da funzionari che governavano per conto del pinceps, erano più difficili da gestire e quindi erano solo formalmente nel sistema di governo romano. I tributi erano versati alle casse di Augusto (fiscum).
Augusto aveva licenziato molti veterani e aveva anche ridotto le legioni per consentire una pace politica, ma era a conoscenza di avere bisogno di una difesa armata per lo Stato. Riformò l'esercito introducendo l'arruolamento volontario e un tempo massimo di carriera; decise inoltre di trasferire spesso gli ufficiali per evitare legami con l'esercito. La grande innovazione fu l'introduzione delle coorte pretoriane, un esercito personale del princeps che aveva il compito di proteggerlo e seguirlo ovunque andasse.
La stabilità politica e economica fu accompagnata dalla realizzazione di opere pubbliche che favorivano lo scambio commerciale. I contadini furono gratificati con il ritorno all'agricoltura, il commercio e le comunicazioni erano più agevoli con la costruzione di strade. Realizzò molte statue che lo raffigurassero , incentivò l'arte e la poesia, inoltre costruì il FORO. Augusto diede un posto importante alle famiglie con le LEGES IULIAE , che favorivano il mos maiurum e punivano l'adulterio. Il princeps produsse cambiamenti nella condizione femminile dando alle donne possibilità di studiare e di godere di autonomia, l'uomo vedeva la donna come compagna di vita e doveva rispettarla.