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L'arte gotica

Il nome "gotico" viene utilizzato per la prima volta da Giorgio Vasari, famoso artista del Cinquecento. I Goti erano un antico popolo barbarico vissuto nel Centro Europa fino al VI sec. d.C.; quindi, esso si riferisce all'arte "barbarica" e capricciosa nella decorazione che si diffonde a partire dal XII sec. d.C.

L'arte gotica nasce in Francia e si diffonde poi in tutta Europa.

DOVE

L'arte gotica nasce nel XII sec. d.C. e raggiunge il suo termine nel XVI sec. d.C.

In Italia lo stile gotico arriva con un secolo di ritardo, nel XIII sec. d.C. e nel XV sec. d.C. verrà sostituito dall'arte rinascimentale.

QUANDO

Le sculture sono caratterizzate da maggior naturalismo.

Nella pittura si pone attenzione alla rappresentazione dello spazio, dei volumi e delle espressioni dei personaggi.

Nell'architettura si diffondono le cattedrali, caratterizzate da vetrate luminose e colorate e dal sistema costruttivo basato sull'arco a sesto acuto, e i monasteri.

ARTE

La cattedrale gotica

LA CATTEDRALE GOTICA

L'elemento di base dell'architettura gotica è l'arco a sesto acuto, da esso si ricavano delle coperture con volte ad ogiva costolonate che si ottengono dall'intersezione di archi a sesto acuto, e sono dette costolonate perché presentano dei rinforzi, tali rinforzi sono i costoloni.

Gli interni sono caratterizzati da uno spiccato verticalismo, si realizzano così ampie vetrate colorate; queste vengono realizzate nella parte chiamata cleristorio.

LA PIANTA

Si mantiene l'impianto a croce latina solitamente a tre navate. Ciascuna navata è composta dalla successione di campate rettangolari delimitate da pilastri a fascio.

Si sviluppa notevolmente l'area del presbiterio con la prosecuzione delle navate oltre il transetto. Grande risalto assume il deambulatorio sul quale affacciano le cappelle radiali.

LA PIANTA

Campata rettangolare

Ingresso

Transetto

Torri

Coro a doppio deambulatorio

Navate

Cappelle radiali

guglia

LA FACCIATA

torre

LA FACCIATA

Le facciate sono contraddistinte dalla presenza di grandi portali decorati con sculture e bassorilievi. Al centro della facciata viene realizzato il rosone, mentre ai lati troviamo le grandi torri, al di sopra di esse spesso troviamo le guglie.

rosone

portali

L'ESTERNO

Per contenere le spinte delle volte ad ogiva della navata centrale vengono realizzati all'esterno dei grandi pilastri addossati che

prendono il nome di

contrafforti.

Grazie agli archi

rampanti le spinte

della navata centrale

vengono scaricate nei

contrafforti.

NOTRE DAME (1163-1250, Parigi)

La cattedrale è dedicata, come molte chiese francesi, a "Nostra Signora" e dunque alla Madonna.

I lavori iniziarono dal coro nel 1163 e si conclusero nel 1250 con la facciata.

NOTRE DAME a PARIGI

Pianta senza cappelle laterali

La chiesa presenta cinque navate, in seguito tra i contrafforti vennero realizzate delle cappelle che si sviluppano accanto alle navate laterali e attorno al deambulatorio. Il transetto ha delle dimensioni piuttosto ridotte, infatti non sporge rispetto alle navate.

PIANTA

deambulatorio

ingresso

navate

transetto

ESTERNO

La facciata è chiusa da due torri, ed è divisa in tre fasce orizzontali:

  • la parte più bassa presenta tre portali strombati;
  • la fascia centrale è caratterizzata dalla presenza del rosone compreso tra due bifore;
  • la fascia più alta è caratterizzata da una galleria sovrastata da una balconata.

L'interno è caratterizzato da una luminosità limitata per via della presenza delle cappelle laterali. All'interno le volte presentano un'altezza di 32mt.

INTERNO

CATTEDRALE di Amies (1220-1288)

Amies era un ricco centro commerciale durante il Medioevo grazie alla presenza di una ricca industria tessile che ha donato i fondi per la realizzazione di una nuova cattedrale.

CATTEDRALE di AMIES

deambulatorio

ingresso

navate

transetto

La pianta presenta tre navate sia nel braccio longitudinale sia nel transetto. Dal deambulatorio si accede alle cappelle radiali, quella centrale, dedicata alla Vergine, è più profonda delle altre.

cappelle radiali

PIANTA

ESTERNO

In corrispondenza dell'intersezione tra il braccio longitudinale e il transetto è presente una grande guglia.

La facciata è caratterizzata dalla presenza di tre portali strombati, le torri laterali e il rosone, che presenta un diametro di 11mt.

Le pareti della navata centrale sono divise in tre fasce:

  • le arcate a sesto acuto che scandiscono le navate;
  • il triforio una successione di aperture divise in tre parti da colonnine;
  • il cleristorio con le ampie vetrate.

INTERNO

Il Gotico in Italia

IL GOTICO IN ITALIA

Lo stile gotico si diffonde in Italia a partire dal XIII sec. d.C. e presenta dei caratteri diversi da quelli della Francia e della Germania.

Esso venne importato dall'ordine benedettino cistercense.

L'ARCHITETTURA

In Italia, le chiese gotiche sono più sobrie ed essenziali di quelle francesi in quanto risentono dell'influenza dei caratteri locali:

  • le chiese italiane sono meno alte di quelle francesi e tedesche;
  • le pareti non presentano il cleristorio, ma ospitano cicli di affreschi.

ARCHITETTURA

San Francesco a Bologna

Osservando le facciate delle chiese gotiche italiane si possono ritrovare sia elementi comuni con le chiese gotiche (facciata con torri, portali strombati, archi a sesto acuto, rosoni), ma anche elementi tipicamente romanici (facciate con profili a capanna o a salienti, i contrafforti).

LE FACCIATE

facciata a capanna

San Francesco a Palermo

facciata a salienti

Duomo di Milano (1386-fine 1800)

Il Duomo di Milano è stato edificato in tempi lunghissimi: la costruzione è partita dall'abside nel 1386 ed è terminata con la realizzazione della facciata alla fine del 1800.

Nonostante la facciata abbia un profilo a capanna, essa imita le chiese gotiche francesi nell'uso massiccio di decorazioni in marmo.

BASILICA DI SAN FRANCESCO (1228, Assisi)

San Francesco ad Assisi

La basilica venne realizzata solo due anni dopo la morte di san Francesco, essa è la chiesa madre dell'ordine francescano. La sua sobrietà e semplicità rispecchia il voto di povertà fatto da San Francesco.

La basilica si sviluppa su due livelli:

  • la basilica superiore

  • la basilica inferiore

LA BASILICA INFERIORE

Ha la funzione di ospitare le spoglie di San Francesco, infatti lo spazio di presenta molto simile ad una cripta per via della presenza di volte ad ogiva ribassate.

LA BASILICA INFERIORE

LA BASILICA INFERIORE

La pianta della basilica superiore è a croce commissa, in quanto l'abside si imposta sul transetto. La pianta assume così una forma a T.

Si sviluppa su di un'unica navata che si conclude con l'abside poligonale.

LA BASILICA SUPERIORE

Gli interni sono caratterizzati dalla presenza di decorazioni ad affresco: nelle volte è rappresentano un cielo stellato, mentre le pareti sono decorate con gli episodi della vita di San Francesco.

Questi affreschi sono stati realizzati dai più importanti pittori dell'epoca: Cimabue e Giotto.

LA FACCIATA

Ha un profilo a capanna ed è piuttosto semplice. Può essere divisa in tre parti:

  • la parte più bassa presenta il portale d'ingresso;
  • la parte centrale caratterizzata dal grande rosone;
  • il timpano, la parte più in alto, che presenta un oculo.

IL DUOMO DI SIENA (XII-XIV)

La pianta è a croce latina, ha tre navate. La cupola è esagonale e non è posta al centro del transetto.

Duomo di Siena

LA FACCIATA

La facciata è divisa in due parti che dimostrano le diverse fasi di edificazione del Duomo:

i pilastri che si trovano ai lati del grande oculo non sono allineati coi pilastri che dividono i portali d'ingresso.

L'INTERNO

Sono presenti degli elementi dello stile romanico: l'arco a tutto sesto e l'uso della decorazione bicroma, tipica del romanico toscano.

LA SCULTURA. Due pulpiti a confronto.

Il pulpito è una struttura sopraelevata usata dal sacerdote durante la predicazione.

Analizziamo due pulpiti realizzati a distanza di 40 anni l'uno dall'altro dai scultori Nicola e Giovanni Pisano.

SCULTURA

Il padre Nicola introduce le novità introdotte dal Gotico con i modelli del mondo antico; mentre il figlio Giovanni adotta con maggiore fedeltà i caratteri della scultura europea.

Pulpito del Battistero di Pisa. 1260 Nicola Pisano

Il pulpito presenta una pianta esagonale con sei colonne angolari e una al centro.

Nelle sei colonne angolari si alternano basi semplici con leoni stilofori (stiloforo vuol dire portatore di colonna); la colonna centrale presenta una base in cui sono rappresentati tre telamoni, cioè da tre figure maschili.

La parte superiore del pulpito è composta da un parapetto caratterizzato dalla presenza di cinque pannelli decorati a bassorilievo.

I bassorilievi rappresentano: la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Presentazione al tempio, la Crocifissione e il Giudizio universale.

Il pulpito di Nicola Pisano

L'Adorazione dei Magi

L'Adorazione dei Magi

La scena è solenne nella compostezza delle figure senza però risultare rigida, il dinamismo e la naturalezza sono introdotti dal movimento dei cavalli e dalle pose dei personaggi. Particolare attenzione viene posta nella realizzazione delle pieghe dei panneggi e delle capigliature.

Pulpito della Chiesa di Sant'Andrea a Pistoia. 1300 Giovanni Pisano

Il pulpito presenta una pianta esagonale con sei colonne angolari e una al centro.

Nelle sei colonne angolari si alternano basi semplici con due leoni stilofori e un telamone ricurvo; la colonna centrale presenta una base in cui sono rappresentati un leone alato, un'aquila e un grifone.

La parte superiore del pulpito è composta da un parapetto caratterizzato dalla presenza di cinque pannelli decorati a bassorilievo.

I bassorilievi rappresentano: l'Annunciazione, la Natività e Annuncio ai pastori, Sogno e adorazione dei Magi, la Strage degli innocenti, la Crocifissione e il Giudizio universale.

Il pulpito di Giovanni Pisano

Sogno e adorazione dei Magi

Le figure sono più spontanee nei gesti e nelle posture.

La narrazione è più mossa e le figure sono posizionate su diversi piani di profondità.

Sogno e adorazione dei Magi

LA PITTURA RIVOLUZIONARIA DI GIOTTO (1267-1337)

Pittore straordinario che ha introdotto molte novità nella pittura italiana; ha realizzato opere in tutta Italia, quelle più importanti sono i cicli di affreschi realizzati ad Assisi e a Padova.

PITTURA

I cicli di affreschi nella Basilica superiore ad Assisi (1275-1295)

Gli affreschi si dividono in tre gruppi di storie:

  • Storie dell'Antico Testamento (disposte da le bifore della parete destra);
  • Storie del Nuovo Testamento (disposte tra le bifore della parete sinistra);
  • Storie di san Francesco (disposte nella parte inferiore e divise in 28 episodi).

Basilica superiore di San Francesco ad Assisi

LA RINUNCIA AI BENI PATERNI

LA RINUNCIA AI BENI PATERNI

Giotto rappresenta una dei momenti più significativi nella vita del santo la rinuncia agli averi. Al centro della scena troviamo Francesco e il padre (l'uomo che mantiene in mano gli abiti del figlio), alle spalle di Francesco è rappresentato il vescovo che lo copre con un panno. Francesco è rappresentato con le braccia alzate verso il cielo per ricevere la benedizione della mano di Dio.

Gli edifici che si trovano nella scena sono rappresentati secondo una prospettiva intuitiva che insieme al chiaro scuro rendono la scena realistica e concreta.

LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI. PADOVA (1301-1305)

La costruzione della Cappella degli Scrovegni a Padova fu commissionata dal banchiere Enrico Scrovegni con lo scopo di celebrare il proprio potere e la propria ricchezza.

Si tratta di un piccolo ambiente rettangolare coperto con una volta a botta ed è completamente rivestita di affreschi.

Le pareti possono essere divise in fasce:

  • quella può bassa presenta finti pannelli di marmo intervallati dalle figure delle Allegorie dei vizi e delle virtù
  • le tre fasce superiori rappresentano scene sacre legate alle vita dei genitori della Madonna, alla sua vita e a quella del figlio Gesù.
  • nella volta è rappresentano un cielo stellato.

Cappella degli Scrovegni

a Padova

Il Giudizio universale

Il Giudizio universale

Collocato nella parete in cui si trova la porta d'uscita. Al centro è rappresentano Cristo, circondato da angeli e apostoli mentre accoglie i Beati, collocati in basso alla sua destra; mentre alla sua sinistra è rappresentato l'inferno con i dannati e i demoni.

In basso c'è Enrico Scrovegni che, inginocchiato, consegna un modellino della Cappella alla Madonna.

La scena appare tridimensionale grazie ad un attento uso del chiaro scuro e di una prospettiva intuitiva.

Il Compianto sul Cristo morto

Cristo, il soggetto principale, è collocato in posizione asimmetrica, nonostante ciò comprendiamo la sua importanza all'interno della scena perché gli sguardi di tutti gli altri soggetti sono rivolti verso di lui. Anche la linea diagonale della montagna conduce l'occhio dell'osservatore sul soggetto principale.

Compianto sul Cristo morto

LO SPAZIO

Le figure si muovono liberamente nella scena: sono rappresentate di fronte e di profilo; per la prima volte vengono rappresentate figure di spalle.

LO SPAZIO

VEROSIMIGLIANZA

Le proporzioni dei corpi, l'uso del chiaro scuro e la naturalezza dei gesti rendono vera e realistica la scena.

VEROSIMIGLIANZA

ESPRESSIVITA'

Ogni personaggio soffre per la morte di Cristo ma in maniera differente, in base alla sua sensibilità, questo lo si può percepire dagli sguardi e dai gesti.

ESPRESSIVITA'

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