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"La Camera, eletta nel 1921, era in maggioranza antifascista; la stampa, idem; in tutti i corpi dello Stato il fascismo era appena tollerato. Questa situazione maggioritaria doveva riuscire fatale all'opposizione, mentre avvantaggiava singolarmente Mussolini che proprio da questa debolezza formale ricavava il massimo di dinamismo. le opposizioni, avendo conservato per concessione del dittatore le posizioni legali, si battevano sul terreno formale e morale, contestando la validità giuridica dei decreti mussoliniani, e rivendicando la rappresentanza di un'Italia che viveva ormai solo nelle memorie.
Scambiando i reali rapporti di forza sociale con i vecchi risultati elettorali, vedevano nel fascismo un semplice colpo di mano contro il suffragio universale, un'avventura di stile sudamericano destinata a concludersi fatalmente nel giro di qualche mese: e non si preoccupavano di rovesciare il rapporto di forze che aveva permesso al fascismo di spazzare il movimento operaio e non si preparavano in nessun modo a resistere e a contrattaccare nelle piazze. E come avrebbero potuto farlo?"
http://www.ossimoro.it/p23.html
- Nata a Londra da due professori
- Professoressa di Salvemini
- Circolo di cultura
Pertini
Oxilia
Parri
Isola di Lipari
Ogni sforzo sembra vano contro la massiccia armata dittatoriale. Ma noi non perdiamo la fede. Sappiamo che le dittature passano e che i popoli restano. La Spagna ce ne fornisce la palpitante riprova. Nessuno parla più di de Rivera. Nessuna parlerà più domani di Mussolini. E' come nel Risorgimento, nell' epoca più buia, quando quasi nessuno osava sperare, dall'estero vennero l'esempio e l'incitamento, cosi oggi noi siamo convinti che da questo sforzo modesto, ma virile dei volontari italiani, troverà alimento domani una possente volontà di riscatto.
E' con questa speranza segreta che siamo accorsi in Ispagna. 0ggi qui, domani in Italia.
Fratelli, compagni italiani, ascoltate. E' un volontario italiano che vi parla dalla Radio di Barcellona.
Non prestate fede alle notizie bugiarde della stampa fascista, che dipinge i rivoluzionari spagnuoli come orde di pazzi sanguinari alla vigilia della sconfitta.
La rivoluzione in Ispagna è trionfante. Penetra ogni giorno di più nel profondo della vita del popolo rinnovando istituiti, raddrizzando secolari ingiustizie. Madrid non è caduta e non cadrà. Quando pareva in procinto di soccombere, una meravigliosa riscossa di popolo arginava l'invasione ed iniziava la controffensiva. Il motto della milizia rivoluzionaria che fino ad ora era "No pasaran" è diventato " Pasaremos",cioè non i fascisti, ma noi, i rivoluzionari, passeremo.
- Nato nel 1900
- 1917 con Gualtiero Cividalli --> il mensile Noi giovani .
-1923 con Gaetano Salvemini --> la tesi di laurea su Mazzini e il movimento operaio
-1927 pubblicò saggio Mazzini e Bakunin.
- 1932 pubblicò il saggio Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano.