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I VASI CANOPI EGIZIANI

Di Leonardo Ragusa e Matteo Aloi

STRUTTURA

INTRO

STORIA

INTRODUZIONE

I vasi canopi, erano usati nell'Antico Egitto per conservare le viscere estratte dal cadavere durante la mummificazione e rappresentavano una costante caratteristica funebre egizia.

Il termine "canopo" deriva dal greco ed indica, per la forma, il tributo pagato dai Greci al dio Canopo, divinità a forma di giara con testa umana ma che non aveva alcuna relazione con i visceri mummificati degli Egizi.

STORIA

Antico e Medio Oriente

Antico e Medio Regno

In origine, nell'Antico Regno, i visceri estratti dal corpo del defunto venivano riposti in una cassetta a 4 scomparti (il primo rinvenimento di tal genere nella tomba di Hetep-heres. madre di Cheope). Solo con il Medio Regno, e segnatamente con la XII dinastia, viene introdotto l'uso dei veri e propri vasi canopici, con coperchio a forma di testa umana, generalmente in onice, contenuti in una cassetta a scomparti protetta da 4 dee (Iside, Nephtys, Neith e Selkis).

Secondo Periodo Intermedio

II Periodo Intermedio

Con il Secondo Periodo Intermedio si ritorna alla deposizione dei visceri in una cassetta unica suddivisa in quattro scomparti mentre, con il Nuovo Regno e segnatamente con la XIX dinastia, si instaura l'usanza dei vasi canopici dotati di coperchi che rappresentano le teste dei quattro Figli di Horo che avranno un posto di rilievo anche nella cerimonia della psicostasia

III PERIODO INTERMEDIO

III Periodo

Intermedio

Durante il Terzo Periodo Intermedio, con la XXI dinastia, gli organi interni vengono imbalsamati e riposizionati all'interno del corpo; esistono, tuttavia, i vasi canopi, ma, in qualche caso, si tratta di simulacri, in quanto i vasi stessi non sono cavi. Con la XXV dinastia, infine, i vasi canopici ricompariranno funzionalmente, così come in epoca Tolemaica

STRUTTURA

STRUTTURA

I vasi canopi erano 4 e rappresentavano ognuno un dio, i quattro figli del dio Horus

  • Asmet con la testa di uomo conteneva il fegato
  • Duamfet aveva la testa di sciacallo e conteneva lo stomaco.
  • Kebehsenuf era raffigurato con la testa di un falco e custodiva gli intestini
  • Hapy, con la testa di babbuino, conteneva i polmoni. Il cervello, al contrario dei precedenti organi, veniva gettato via.

I vasi canopici, a loro volta, sono contenuti in una scatola lignea a forma di santuario protetto dalle quattro dee.

IL PASSAGGIO DALLA TERRA ALL' ALDILA'

Il cuore serviva per far capire agli egizi se quell'anima avesse diritto al paradiso o all'inferno.

In una bilancia a due piatti veniva posto da un lato una piuma dall’altra il cuore. Se la bilancia fosse restata perfettamente in equilibrio, al morto si sarebbe concesso di presentarsi davanti il dio dell’oltretomba per il giudizio definitivo. Se la bilancia avesse pesato di più dalla parte del cuore, sigificava che l’anima non era pura .

In questo caso sarebbe intervenuta quindi la “Grande Divoratrice”, una divinità mostruosa dall’aspetto di leonessa che si divorava il malcapitato. Il cuore quindi, per il motivo descritto, veniva lasciato nel corpo.

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