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GLI AMBIENTI DELLE REGIONI FREDDE
Le aree fredde della Terra sono situate a nord nel Circolo Polare Artico e a sud nel Circolo Polare Antartico. Nelle zone fredde le temperature rimangono fredde in ogni periodo dell'anno. Il clima artico è caratterizzato da alte pressioni permanenti con scarse piogge. Il clima artico si distingue in subpolare ( la Tundra) e polare (ghiacci perenni)
i paesaggi delle regioni fredde
La Tundra si trova sulle coste della Groelandia e nella Scandinavia. Il suo paesaggio è soprattutto pianeggiante e ondulato dalle colline moreniche. Il clima subpolare ha un clima rigido e il terreno rimane sempre ghiacciato e questo porta al fenomeno del Permafrost che impedisce di far crescere le piante per questo la vegetazione è costituita solo da muschi e da licheni. L'ambiente della Tundra è presente anche in altre latitudini, sulle montagne elevate, dove ci sono le stesse condizioni del clima subpolare, come accade sull'Himalaya( che si trova nella fascia intertropicale) al di sopra dei 5000 metri o sulle Alpi ( nella fascia temperata) a 3000 metri.
A nord della Tundra subpolare si estende la calotta ghiacciata che occupa gli 8/10 della Groenlandia e si allunga in lunghi ghiacciai che scendono fino ai fiordi(insenature della costa) della Scandinavia. la Banchisa del Mar Glaciale Artico è un tavolato di ghiaccio, chiamato pack. A causa del surriscaldamento dell'atmosfera il Mar Glaciale Artico ha perso il suo spessore provocando l'innalzamento del livello dei mari.
Le difficili condizioni climatiche hanno limitato il popolamento dell'Artico che è una delle aree a più bassa densità della Terra. Nell'artico Canadese e la Groenlandia vive la popolazione di INUIT, un popolo proveniente dalla Siberia che viveva di pesca e caccia e che fu decimato per colpa delle malattie portate dagli occidentali. Adesso, gli INUIT vivono in villaggi stabili dedicandosi alla pesca e al turismo. Nell'Artico Siberiano vivono molti popoli chiamati: Samoiedi, Tungusi e Ciukci; la loro economia è basata sull'allevamento delle renne. Nell'Artico nel secolo scorso c'è la scoperta di minerali nel sottosuolo che ha aperto la strada ad una nuova fonte di reddito.
L'aumento dell'Effetto Serra ha provocato lo scioglimeno della banchisa polare. La crescita dei gas serra è dovuto alle attività umane e ha aumentato la capacità dell'atmosfera di assorbire il calore irradiato nella terra generando il surriscaldamento globale.Infatti in questi anni gli scienziati hanno rilevato un aumento della temperatura di 0,6 C e nel 2050 di 2 C che porterà a conseguenze drammatiche.
L'INQUINAMENTO EMETTE GAS SERRA con l'attività dell'uomo immette una quantità eccessiva di gas, la maggior parte dei gas serra sono prodotti dagli impianti industriali. Altri agenti responsabili dell'inquinamento atmosferico sono gli scarichi delle centrali elettriche, degli impianti di riscaldamento e dei veicoli a motore e anche la deforestazione.
GLI ACCORDI DI PARIGI DEL 2015 SUL CLIMA Nella conferenza Onu nel dicembre 2015 a Parigi hanno presenziato 196 stati, decisi a cercare delle soluzioni per ridurre il gas serra entro il 2020 e limitare l'aumento la temperatura al di sotto di 2 C. I paesi più industriali si sono impegnati a finanziare quelli poveri come L'India e il Brasile perchè attuino programmi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. I delegati di Parigi hanno riconosciuto la necessità di un azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2050 per garantire la sopravvivenza al pianeta.
UNA VARIETA' DI CLIMI E AMBIENTI
Nelle zone temperate boreale e australe ci sono una grande varietà di climi e ambienti alla stessa latitudine. Ciò dipende dalla maggiore o minore continentalità delle terre emerse, ossia il fatto di trovarsi più o meno vicini alle masse d'acqua dei mari e degli oceani. Possiamo distinguere le zone temperate calde da quelle fredde. Le prime zone appartengono gli ambienti mediterraneo e oceanico. Le zone temperate fredde comprendono molti ambienti tipici del clima continentale: la foresta di latifoglie, praterie, steppa, taiga e deserti temperati.
Il clima mediterraneo è caratterizzato da inverni miti ed estati calde tipico dei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. L'ambiente tipico di questo clima in Europa è la macchia mediterranea costituita da erbe, arbusti e cespugli, che possiamo osservare nel Bosco-isola a pochi km da noi.
Il clima oceanico ha precipitazioni abbondanti, ed interessa le regioni costiere del nord-est degli Stati Uniti e le regioni occidentali dell'Europa che si affacciano sull'Oceano Atlantico. Gli ambienti tipici sono quelli delle foreste di latifoglie, delle praterie erbose e della brughiera formata da basse erbe, arbusti, eriche e ginestre.
Nelle coste all'interno troviamo un clima continentale con estati caldi e inverni freddi. La vegetazione è costituita da foreste di latifoglie come: faggi, querce, elmi e aceri. Nelle regioni continentali si trovano la prateria e la steppa. In Asia centrale le praterie sono mescolate alla steppa, e in queste regioni l'uomo ha modificato l'ecosistema. E oggi al posto delle foreste troviamo spazi agricoli , spazi industriali. e concentrazioni urbane.
I DESERTI TEMPERATI
A nord del Tropico del Cancro sono presenti dei deserti temperati con un clima arido e una forte escursione termica stagionale. Queste aree desertiche si sono formate in zone temperate a causa della loro posizione interna rispetto alle grandi catene montuose che bloccano i venti umidi degli oceani. Nel nord America si trova un deserto chiamato deserto del Gran Bacino che comprende la Valle della Morte. In Asia ci sono molti deserti temperati.
Verso il nord c'è un clima continentale che si fa sempre più rigido con inverni che durano 8 mesi ed estati brevi. Questo ambiente rappresenta la foresta boreale che occupa il 33 % del nord America e in Europa si estende dalla Scandinava alla Siberia con il termine Russo chiamato Taiga che significa foresta. La Foresta Boreale si presenta come un ambiente con bassa densità demografica popolato da animali di pelliccia. C'è anche lo sfruttamento dei boschi da cui si ricava il legno usato nelle fabbriche di cellulosa e le carterie.
TRE GRANDI ECOSISTEMI CALDI
La fascia intertropicale compresa tra il Tropico del Cancro e del Capricorno, è tagliata a metà dall'Equatore e presenta 3 grandi ecosistemi: foresta pluviale o equatoriale, praterie tropicali , deserti caldi.
L'area intorno all'Equatore ha una bassa pressione atmosferica: i raggi del sole sono perpendicolari e provocano un'intensa evaporazione anche perchè le precipitazioni sono molto frequenti, quasi quotidiane anche se di breve durata( per questo si chiama foresta pluviale-della pioggia). Il clima equatoriale è caratterizzato da temperatura media annua superiore ai 30 C e fortissima umidità e assenza delle stagioni. La foresta pluviale o equatoriale forma 4 grandi blocchi.
1)In America Meridionale coincide con la Foresta Amazzonica.
2)Africa occupa la conca pianeggiante del bacino del fiume Congo.
3)Asia occupa le isole dell'Indonesia
4)Oceania si trova nelle isole della nuova Guinea.
Il monsone è un sistema di venti periodici che l'estate soffiano dall'oceano Indiano al continente asiatico. Nelle regioni con questi venti sono caratterizzate da un clima a 2 stagioni. La vegetazione caratteristica del clima monsonico è la giungla. Nella giungla al posto della foresta pluviale è caratterizzata da una stagione secca.
Dall'Equatore verso i tropici il clima diventa più secco e le piogge si concentrano in un solo periodo dell'anno, chiamato stagione delle piogge mentre in un altro periodo c'è la siccità. L'ambiente caratterizzato da questo clima si chiama Savana. Nella Savana vivono grossi erbivori e carnivori. I gruppi umani indigeni che la abitano si occupano di 3 principali attività economiche.
1) l'agricoltura itinerante
2) caccia
3) allevamento bestiame.
I deserti caldi sono distribuiti lungo 2 fasce attraversate dai Tropici. Vicino al Tropico del Cancro troviamo il grande Deserto del Sahara e deserto di Thar e anche il Kalahari in Africa. Nella zona temperata e intertropicale troviamo gli ambienti dei deserti costieri. I principali sono quelli di Atacama, Baja California, e Namib. Il fattore geografico che determina la formazione dei deserti costieri è la presenza di correnti marine fredde.I deserti sono fatti di ghiaia e ciottoli, c'è anche il deserto di montagna e roccia ma il deserto più famoso è quello delle dune di sabbia. Il fattore che caratterizza il deserto è l'aridità del clima con scarse precipitazioni. All'interno del deserto si possono trovare le oasi dove vivono pochi animali soprattutto rettili e un mammifero, la famosa volpe del deserto. C'è inoltre una bassissima densità demografica, poichè vivono solo le popolazioni di beduini o tuareg, nomadi che vivono di allevamento di cammelli.