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Nel 1870 ha inizio quella che gli storici la definiscono la seconda rivoluzione industriale.
1) Uso di nuove fonti energetici come petrolio e l'elettricità.
2) l'Inghilterra perde il primato della produzione industriale entrando in competizione con la Germania e L'America.
Tra le invenzioni più famose ci sono come la lampadina, l'automobile, l'aeroplano e il cinematografo, tutte invenzioni che hanno determinato un grande mutamento nella vita quotidiana
L'introduzione della catena di montaggio fu la principale innovazione del sistema produttivo delle fabbriche. Essa venne messa a punto dall'americano Frederick Winslow Taylor e anche Henry Ford e si basa su due principi fondamentali:
1) Dividere il lavoro da compiere e fare operazioni facili.
2)Portare il lavoro agli operai e non gli operai al lavoro.
Nel 1880 ci fu l'estrazione del petrolio in Russia e negli Stati Uniti, dal petrolio si è ricavata la benzina. Diretta conseguenza fu l'invenzione il motore a scoppio che nel 1885 fece muovere la prima auto di Benz. Nel 1908 Ford inventò la prima automobile di massa. Nel 1903 i fratelli Wilbur e Orville Wright fecero volare il primo aereo
I progressi dell'ambito della chimica avevano permesso di scoprire nuovi vaccini, nuove medicine come l'aspirina. Furono introdotte delle innovazioni chirurgiche come l'anestesia.
I protagonisti dell'epoca sono la scienza e la tecnica che infondono un senso di fiducia verso il progresso e le capacità dell'uomo. Ciò comportò dal punto di vista filosofico e culturale la nascita del "positivismo"
DARWIN E LA TEORIA DELL'EVOLUZIONE
Il famoso biologo inglese Charles Darwin aveva detto che ogni specie vivente ha un processo di evoluzione cioè le sue strutture si modificano, scompaiono o sorgono ad un dato momento. Per colpa dell'evoluzione la specie lotta per sopravvivere.
Non erano sufficienti i capitali degli imprenditori per far fronte alle enormi spese delle nuove industrie, per questo le banche sostenevano l'industrializzazione e permisero la nascita delle società per azioni che permisero il contributo di più persone.
Si andavano formando le concentrazioni industriali, chiamate trusts: i monopoli, gli oligopoli che avevano il controllo sul mercato poichè controllavano e gestivano i prezzi sui prodotti.
LA PROPRIETA' TERRIERA
La rivoluzione è stata un affare vantaggioso non solo per i nobili ma anche per anche per i grandi proprietari che trassero buoni profitti della vendita dei pezzi di terreno richiesti per costruire le ferrovie. Soprattutto nell'Europa centro-settentrionale nacque la borghesia agraria che aveva assimilato le abitudini delle famiglie aristocratiche. La borghesia aveva uno spirito imprenditoriale per questo utilizzava nuove tecniche che permisero di trasformare le tenute di campagna in moderne aziende agricole
Nel mondo del contadino c'erano molto differenze. C'erano piccoli proprietari che coltivavano e vendevano i loro prodotti mentre i contadini senza terreni venivano assunti come lavoratori stagionali o domestici. In alcuni paesi europei come la Russia, c'era il servaggio cioè che metà della popolazione era contadina e in alcuni dell'Europa orientale c'erano ancora gli obblighi feudali. Con l'industrializzazione molti contadini non avendo scelta, lasciarono le terre e si trasferirono nelle città per lavorare nelle fabbriche e divennero operai o come domestici nelle case dei nobili.
Nell'Ottocento apparve una nuova èlite economica e sociale nelle città, la borghesia industriale, chiamata così perchè i nobili avevano il controllo delle fabbriche di auto. I proprietari delle fabbriche si erano lanciati in questa avventura industriale investendo i loro capitali in nuove attività.per acquisire prestigio sociale spesso si sposavano con i nobili.
La borghesia meno ricca si chiamava media o piccola borghesia.
Il tempo libero è stato un'invenzione della società industriale nella società poichè con l'introduzione di orari lavorativi di 8 ore l'operaio diventava padrone del proprio tempo. Così si diffusero le attività piacevoli come quelle sportive, invece per i Borghesi l'importava il riposo la salute e di mostrare la propria ricchezza.
Insieme alla borghesia imprenditoriale e capitalista l'industrializzazione portò alla ribalta della storia la classe operaia, cioè dei lavoratori dell'industria. Questa classe sociale era chiamata anche proletariato cioè altri che non possedevano i figli. L'operaio lavorava nella fabbrica al chiuso per un massimo 10 o 12 ore e per tutto ciò ottenevano un salario che a malapena riusciva a sfamarli.Per questo motivo lavoravano anche donne e bambini di 8 o 10 anni che erano esposti anche a incidenti e malattie causate dall'ambiente. La nascita di una classe operaia industriale era la categoria degli artigiani
mentre borghesia aveva dei valori come modelli per tutta la società: il talento individuale, il risparmio, una condotta di vita rispettabile che erano ritenuti valori morali per l'eccellenza, il proletariato viveva come valore essenziale della solidarietà poichè i proletari sentivano di fare parte di un'unica classe. in un'epoca dove l'assistenza pubblica era appena agli inizi, i lavoratori fecero delle organizzazioni o associazioni che provvedevano al sostegno reciproco in caso di bisogno. in Italia si diffuse la società di mutuo soccorso che finanziavano con parte dei salari degli operai: la società forniva aiuto economico ai soci e alle loro famiglie in caso di incidenti o malattie.
I templi della cultura aristocratica e borghese erano grandi biblioteche e sale da conferenze e teatri.Anche i proletari cominciarono a costruire delle strutture dove seguivano i loro interessi, e le associazioni costruivano le case per il popolo e anche dei centri dove facevano attività ricreative. Nelle biblioteche c'erano testi fondamentali del socialismo così si contribuiva a formare una coscienza di classe nei lavoratori: era possibile leggere i romanzi più importanti dell'epoca. Nelle case del popolo gli operai preparavano preparavano gli scioperi.