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Transcript

Le stirpi canore

La Poesia

I miei carmi son prole

delle foreste,

altri dell'onde,

altri delle arene,

altri del Sole,

altri del vento Argeste.

Le mie parole

sono profonde

come le radici

terrene,

altre serene

come i firmamenti,

fervide come le vene

degli adolescenti,

ispide come i dumi,

confuse come i fiumi

confusi,

nette come i cristalli

del monte,

tremule come le fronde

del pioppo,

tumide come la narici

dei cavalli

a galoppo,

labili come i profumi

diffusi,

vergini come i calici

appena schiusi,

notturne come le rugiade

dei cieli,

funebri come gli asfodeli

dell'Ade,

pieghevoli come i salici

dello stagno,

tenui come i teli

che fra due steli

tesse il ragno.

Parafrasi

Le mie poesie nascono dalle foreste,altre dalle onde del mare,altre dalle sabbie,altre dal vento dell'ovest. Le mie parole sono profonde,come le eadici che affondano nella terra,altre sono chiare come i firmamenti,ardenti come il sangue degli adolescenti,pungenti come i cespugli spinosi,vaghe come i fiumi che salendo si confondono fra loro,limpide come i cristalli del monte,tremolanti come le foglie del pioppo,gonfie come le narici dei cavalli a galoppo,evanescenti come i profumi sparsi,fresche come i calici dei fiori appena aperti,misteriose come le rugiade che scendono dai cieli di notte,funebri come i fiori di asfodelo che crescono nel mondo dei morti,flessibili come i salici dello stagno,sottili come le tele che il ragno tesse tra gli steli di due fiori.

Pictures

Figure retoriche

-METAFORA:nei primi sei versi egli riesce,tramite l'utilizzo di tale figura retorica egli afferma che le sue poesie sono figlie di elementi naturali quali:foreste,onde,sabbie,sole e vento.

-SIMILITUDINI:esse si susseguono dal sesto al trentaseiesimo verso,tramite l'utilizzo di esse il poeta paragona le sue parole ad una serie di eventi naturali.

-ANAFORA:di "altri" all'interno di versi successivi.

-ASSONANZA:foreste e argeste(vv.2,6);onde,sole e profonde(vv.3,5,8)

-ENJAMBEMENT

-RIME:alla fine di ogni concetto

Informazioni generali

La poesia "Le stirpi canore",tratta dal terzo libro delle laudi,Alcyone,risale probabilmente all'estate del 1902. Il titolo vuol dire "le radici del canto": ciò mette in evidenza fin da subito quello che è lo scopo di D'Annunzio,ovvero sia la volontà di indicare da quale origine provenga e scaturisca la sua poesia.

Per quanto riguarda il metro:si ha un'unica strofa di 37 versi liberi,che variano dal ternario al novenario.

Dichiarazione poetica e potere nella parola

Nei primi sei versi di tale poesia vi è la cosiddetta dichiarazione poetica,in cui D'Annunzio tramite l'uso di immagini afferma che le sue poesie nascono dalle foreste,dal mare,dalle spiagge,dal sole,dal vento,dunque da elementi della natura.

Dal sesto verso fino alla fine del componimento si trova espressa nella maniera più assoluta la fede che il poeta possiede nei confronti del potere della parola.

Egli ritiene che le parole siano talmente piene di energia e di vita,da potersi sostituire alle cose,creandole e non semplicemente riproducendole tramite immagini.

E' così che D'Annunzio esalta il valore della poesia ,che ricca di colori,sonorità e forme è in grado di riprodurre la realtà. Così facendo celebra anche la figura del superuomo,in quanto creatore della realtà.

La musicalità

Il lessico utilizzato è semplice ed in alcuni casi rivela la formazione classica dell'autore(carmi,dumi,...).

Contribuiscono alla fluidità del componimento non solo l'utilizzo di versi brevi,ma anche l'intrecciarsi di rime ed assonanze.

Attraverso l'arte del linguaggio D'Annunzio,dunque,riesce a rendere la poesia ricca di suggestioni musicali e visive.

Di fatti ogni singola parola rievoca un'immagine e un'emozione.

La musicalità

Il rapporto con il simbolismo

Modello di tale poesia per D'Annunzio fu sicuramente la poesia Le Corrispondenze del simbolista Baudelaire.

Partendo da ciò è possibile individuare una serie di analogie e di differenze.

Il rapporto con il simbolismo

Le corrispondenze

La nature est un temple où de vivants piliers

Laissent parfois sortir de confuses paroles

L'homme y passe à travers des forêts de symboles

Qui l'observent avec des regards familiers.

Comme de longs échos qui de loin se confondent

Dans une ténébreuse et profonde unité,

Vaste comme une nuit et comme la clarté,

Les parfums, les couleurs et les sons se répondent.

Il est des parfums frais comme de chairs d'enfants,

Doux comme les hautbois, verts comme les prairies,

—Et d'autres, corrompus, riches et triomphants,

Ayant l'expansion des choses infinies,

Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,

Qui chantent les transports de l'esprit et des sens.

Testo italiano

La Natura è un tempio dove incerte parole

mormorano pilastri che sono vivi,

una foresta di simboli che l'uomo

attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari.

Come echi che a lungo e da lontano

tendono a un'unità profonda e buia

grande come le tenebre o la luce

i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.

Profumi freschi come la pelle d'un bambino

vellutati come l'oboe e verdi come i prati,

altri d'una corrotta, trionfante ricchezza

che tende a propagarsi senza fine- così

l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino

a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.

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