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Analisi strutturale

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Alla

sera

Contesto storico

Nel 1797, con il Trattato di Campoformio, Napoleone cede Venezia all’Austria; deluso, Foscolo sceglie un volontario esilio.

Provato e deluso dalle avversità del tempo presente, sia sul piano storico che su quello personale, il poeta desidera allontanarsi dal presente e immergersi nella sera intesa come rappresentante della morte, che è un totale annullamento ma anche pace definitiva.

Contesto storico

Analisi tematica

Analisi tematica

L’inizio rimanda a qualcosa di precedente, è come se entrassimo in un discorso ma solo alla fine di un ragionamento. Questo sonetto, rimasto privo di titolo, andrebbe ricordato con le parole del verso iniziale, i critici però gli hanno attribuito il titolo “Alla sera”, proprio perché riassume il tema dominante della poesia.

Infatti ci troviamo di fronte a una meditazione sulla sera; la sera , quando ogni rumore del giorno si spegne, risulta gradita al poeta perché per lui quest’ora della giornata è portatrice di una calma e di una pace simile a quella che si raggiunge con la morte.

Rivolgendosi direttamente ad essa, quasi personificandola, Foscolo dice che la sera è il momento in cui egli riflette sulla propria vita e sulla morte. Essa ha il potere di placare l’anima ribelle e guerriera che lo agita e di donargli un momento di pace. Nel componimento il poeta inoltre evidenzia alcuni aspetti della sua personalità:

• si sente in conflitto con il tempo in cui vive

• è tormentato da molte angosce

• ha un carattere appassionato, combattivo e ribelle

Analisi strutturale

La prima parte del sonetto è descrittiva ( prime due quartine), quindi statica, priva di movimento, nella quale viene descritto lo stato d’animo del poeta di fronte alla sera, colta in due momenti differenti: l’imbrunire di una bella giornata estiva e il calare delle tenebre durante una giornata invernale. L’andamento del discorso è lento, a questo concorrono le dieresi su “quiete” e “inquiete” e la presenza degli aggettivi posti alla fine dei versi (“liete”, “sereni”, “inquiete”, “segrete”).

La seconda parte ( due terzine) è invece più dinamica, c’è più movimento, più frequenti i verbi che segnano la fuga del tempo, le frasi sono più brevi, più presente la punteggiatura. Qui Foscolo colloca il motivo centrale del componimento: il “nulla eterno” (morte); qui si capisce per quale motivo la sera, che è l’immagine della morta, è cara al poeta: la morte ha un’efficacia liberatoria, in essa si cancellano conflitti e sofferenze della vita. L’accostamento sera-morte era già presente nell’opera ”Le ultime lettere di Jacopo Ortis”. Secondo il poeta, che accetta i principi della filosofia sensistica e materialistica dell’Illuminismo, la morte annulla ogni cosa e si ha la pace dell’anima. Egli dice, riallacciandosi al poeta latino Lucrezio, che l’uomo non deve temere la morte, in quanto è uno stato simile al sonno; come nulla siamo stati prima della nostra nascita , nulla saremo dopo la nostra morte.

Analisi linguistica

Analisi linguistica

Il sonetto è neoclassico per il linguaggio alto (molti sono i latinismi: “reo”, “aere”, “secrete”, “cure”, “meco”), romantici sono però i sentimenti espressi

Figure retoriche

FIGURE RETORICHE

1. Allitterazioni dei suoni dolci delle vocali e ed i nelle quartine ad indicare un’atmosfera lieve e dolce;

2. allitterazioni dei suoni cupi delle vocali o ed u nelle terzine ad indicare un’atmosfera cupa;

3. allitterazioni dei suoni stridenti della r della t della g negli ultimi versi che danno l’idea della rabbia, dell’irrequietezza del poeta del suo spirito battagliero;

4. metafora “fatal quiete” v. 1; quello spirto guerrier ch’entro me rugge” v.14

5. anastrofe vv. 1-2; v. 6

6. apostrofe con personificazione “o sera” v. 3

7. ossimoro: “nulla eterno”

8. polisindeto “E quando….e quando

9. due dieresi

10. sineddoche “zeffiri” v.4

11. personificazioni “liete le nubi” vv. 3-4, “zeffiri sereni” v. 4 e della sera.

enjambements vv. 3-4; vv. 5-6; vv. 7-8; vv. 10- 11; vv. 11-12; vv. 13-14

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