Introducing
Your new presentation assistant.
Refine, enhance, and tailor your content, source relevant images, and edit visuals quicker than ever before.
Trending searches
Luci nell'Universo
Chiara Dell'Arte IIIB
Elaborato terza media 2020-2021
Premessa
Tante volte mi sono fermata la notte a guardare il cielo stellato, ed è una sensazione meravigliosa. Quando io guardo le Stelle penso, sogno tante cose, esprimo desideri sperando che presto si realizzino. Tutti i brutti pensieri in quel momento svaniscono e resto solo io e le stelle.
Le Stelle hanno sempre affascinato ed intimorito l'intera umanità ed esercitano una straordinaria influenza nell'animo umano. Per secoli, sono state fonte d'ispirazione per poeti e artisti, perché sono il giusto luogo dove indirizzare lo sguardo in cerca di un rifugio dai problemi della vita quotidiana.
Sia che le osserviamo con approccio scientifico , sia che le guardiamo abbandonandoci alle emozioni le Stelle sono senza alcun dubbio l'espressione più sublime della natura
Per questo motivo ho deciso di scegliere come argomento del mio elaborato, il tema delle Stelle e della loro Luce.
Cos'è la Luce?
Colore delle stelle
Le stelle non sono tutte uguali, neppure per il colore, come appare evidente se si osservano con il telescopio. In base al colore sono infatti classificate in rosse, arancioni, gialle (tra cui il Sole), bianche e azzurre. Si è inoltre osservato che esiste una relazione tra il colore e il calore della stella, il colore tende a essere bianco e azzurro se la temperatura è alta e tende a essere rosso se la temperatura è minore.
Tipi di stelle
In base alle loro dimensioni le stelle si distinguono in diversi tipi: supergiganti, giganti, medie e nane; il sole è una stella media. Alcune stelle ci appaiono come piccolissimi punti luminosi appena percettibili, e le immaginiamo lontane, altre sono più grandi, più luminose e ci sembrano più vicine. Ma non è sempre così: la luminosità che noi percepiamo viene detta luminosità apparente e dipende sia dalle dimensioni e dalla temperatura della stella, sia dalla distanza alla quale si trova l’osservatore. Per poter confrontare la luminosità delle stelle dobbiamo immaginare di poter osservare le stelle da una stessa distanza in questo modo si osserva la luminosità assoluta.
Le stelle sono gli unici corpi celesti luminosi; sono di grandi dimensioni, formati essenzialmente da gas (74% idrogeno, 25% elio e circa 2% di altri gas) ad altissima temperatura, che emettono energia e brillano di luce propria. Le elevate temperature delle stelle sono dovute a una reazione che avviene nel loro interno, detta fusione nucleare
Le costellazioni
Una costellazione è un gruppo di stelle che formano una linea o una figura immaginaria sulla sfera celeste. Tipicamente rappresenta un animale, una persona mitologica o una creatura, un dio o un oggetto inanimato.
La Nascita
Le stelle si originano dalle nebulose,che sono nubi di polveri finissime e gas, che si aggregano e si addensano a causa della reciproca attrazione gravitazionale. Ha così origine la protostella. In questa protostella la massa si concentra sempre più e diventa sempre più calda finché l’interno, il nucleo raggiunge temperature elevatissime (fino a 10 milioni di gradi), al punto da innescare la reazione di fusione nucleare: i nuclei degli atomi di idrogeno si fondono fra di loro, dando origine ad atomi di elio e a un’enorme quantità di energia. È nata una stella.
È curioso pensare che, quasi come fossero viventi, anche le stelle nascono e muoiono. Eppure ciò accade, anche se è evento raro poter osservare la nascita di una stella: la gran parte delle stelle osservabili sono infatti più vecchie dell’umanità. Il destino di una stella è condizionato da molti fattori che si manifestano sin dalle prime fasi della sua nascita.
La Morte di una Stella
La morte della stella avviene con entità e fasi diverse secondo la massa iniziale della stella.
Una stella con massa simile o inferiore a quella del Sole si espande, si raffredda e si trasforma in una gigante rossa. Alla fine rimane solo il nucleo e la stella si trasforma in una nana bianca. Lentamente essa consuma tutto il suo combustibile e, cessata ogni reazione, diventa una nana nera.
Una stella con massa superiore a quella del Sole si espande, si raffredda e si trasforma in una supergigante rossa.
La stella quindi esplode violentemente e si trasforma in una stella di forte luminosità, una nova o supernova.
Alla fine restano solo dei neutroni che, opponendosi alla contrazione, danno alla stella una nuova stabilità sotto forma, appunto, di stella di neutroni, piccola e densissima.
Infine, se la stella ha una massa maggiore almeno alcune decine di volte quella del Sole, si pensa che la stella di neutroni dia origine al buco nero.
Galassia a Spirale
Quelle a spirale (che può essere semplice o barrata) hanno forma discoidale e lunghi bracci spiraliformi all’interno dei quali nascono nuove stelle.
La nostra galassia è la Via Lattea, che a sua volta fa parte di un gruppo di 40 galassie, che si chiama Gruppo Locale.
Fuori dal gruppo locale gli astronomi hanno individuato altri gruppi di galassie. I confini dell'Universo visibile distano 14 miliardi di anni luce.
Galassie ellittiche
Le galassie sono sistemi formati da moltissime stelle con i relativi pianeti, polveri e gas. La forza di gravità tiene tutti questi corpi insieme. Ogni galassia ha un centro intorno al quale ruotano tutti i corpi celesti che la compongono. Nell’Universo esistono miliardi di galassie.
Quelle ellittiche, invece, sono sferiche e costituite da stelle più vecchie.
Ma com'è nato l'Universo e tutte le galassie che lo compongono?
Galassie irregolari
Le galassie irregolari invece non hanno una forma ben definita.
(Video realizzato da me)
La Sfera celeste detta anche Volta celeste, è una sfera immaginaria di raggio infinito avente come centro l'osservatore e sulla cui superficie sono orientati tutti gli astri visibili. All’ interno della sfera celeste esistono stelle, galassie, pianeti, satelliti…I punti luminosi che vediamo nella sfera celeste si trovano in uno spazio tridimensionale a distanze diverse tra di loro.
Quest’ ultima però non è in movimento poiché l’ apparente rotazione è la conseguenza del moto di rotazione della Terra.
I riferimenti sulla Volta celeste possono essere assoluti (validi in ogni punto sulla Terra) relativi ( variano a seconda della posizione dell'osservatore).
Ma cos'è una sfera?
Posizioni di una retta e di un piano rispetto a una sfera
Ognuno degli infiniti piani secanti che passano per il centro della sfera è detto piano diametrale. La sezione circolare data dall'intersezione tra la sfera e il piano diametrale è un cerchio detto cerchio massimo e la sua circonferenza è detta circonferenza massima . Il piano diametrale divide la sfera in due parti congruenti, dette semisfere o emisferi.
La sfera è un solido di rotazione ottenuto dalla rotazione completa di un semicerchio attorno al proprio diametro.
Il diametro del semicerchio appartiene all'asse di rotazione della sfera e il centro della sfera coincide con il centro del semicerchio che l'ha generata.
La rotazione completa della semicirconferenza genera la superficie sferica, il luogo dei punti che hanno la medesima distanza dal centro. La distanza tra la superficie sferica e il centro della sfera rappresenta il raggio della sfera. Il diametro della sfera è il segmento che passa per il centro e collega due punti della superficie sferica. Gli estremi del diametro sono detti poli.
Parti della sfera e della sua superficie sferica
Tagliando una sfera con due piani paralleli, si ottengono due parti limitate da un piano, dette segmenti sferici a una base, e una parte compresa tra i due piani detta segmento sferico a due basi. La superficie di un segmento sferico a una base è detta calotta sferica, mentre la superficie di un segmento sferico a due basi è detta zona sferica.
Due semipiani che hanno origine nello stesso diametro formano uno spicchio sferico e la corrispondente parte di superficie sferica è detta fuso sferico.
Niente Sole, niente Terra
Anche il Sole è una Stella
Il Sole si trova al centro del nostro Sistema solere, a cui attorno ruotano pianeti con i loro rispettivi satelliti e miliardi di piccoli corpi rocciosi, gli asteroidi. Il Sole, oltre ad essere il corpo celeste più grande, è anche il più luminoso dell'intero Sistema Solare.
La sua luce e per tanto il calore che emana, sono da sempre fondamentali per la vita sulla Terra.
Come tutte le altre duecento miliardi di stelle della nostra galassia, il Sole è una sfera di gas ad altissima temperatura. I gas sono concentrati intorno ad un nucleo centrale tramite la forza gravitazionale.
Sulla superficie del Sole si stima una temperatura media di 5700-6000°C. Poco o nulla si conosce della struttura non osservabile. Si ipotizza la presenza di un nucleo, la cui temperatura dovrebbe arrivare a 15-16 milioni di gradi.
Il Sole è quindi una sfera gigantesca di gas ionizzati che irraggia energia verso l'esterno sotto forma di radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari.
È la fonte primaria di energia dell'intero sistema planetario. Senza l'energia solare non avremmo sulla Terra la vita organica vegetale ed animale.
Il Sole è una insostituibile fonte di vita: i suoi raggi forniscono alla Terra calore e luce e sono responsabili dell'attivazione del processo della fotosintesi clorofilliana con cui le piante producono energia e sostanze nutrienti.
L’esposizione alla luce solare negli esseri umani stimola la produzione di vitamina D.
È stato inoltre dimostrato che l'esposizione ai raggi solari ha anche un effetto benefico sull’umore.
La Terra probabilmente non sarebbe adatta alla vita. La vita come noi la conosciamo ha bisogno di acqua in forma liquida e la Terra è l'unico pianeta ad averla: senza il Sole sarebbe un blocco di roccia ghiacciata nello spazio. Tuttora, la Terra è probabilmente il solo pianeta del Sistema Solare adatto ad ospitare la vita: eventuale acqua su Mercurio e su Venere diventerebbe vapore, mentre su Marte o su pianeti più lontani ghiaccerebbe.
La luce solare
Il Sole non ha una superficie nettamente definita come la Terra, poiché, data la sua altissima temperatura, non è altro che gas. Quella che ci appare come una superficie è uno strato dell'atmosfera solare, la "fotosfera" (sfera di luce), la quale emette luce ("irradia") a causa della sua alta temperatura.
Tutte le sostanze calde, inoltre, irradiano luce.
I satelliti
Corpi celesti (come la Luna) più piccoli dei pianeti, che vengono attratti dalla forza di gravità che i pianeti esercitano su di loro.
I Pianeti
Il Sole si trova al centro del nostro Sistema Solare; è un sistema planetario costituito da una varietà di corpi celesti mantenuti in orbita dalla forza di gravita che il Sole esercita su di loro. Nel Sistema Solare sono presenti i seguenti corpi celesti:
I pianeti sono corpi celesti simili alla Terra, in tutto sono 8, si dividono in interni (Mercurio, Venere, Terra, Marte; sono prima della fascia degli asteroidi, più vicini al Sole, e per tanto più caldi, si differenziano dagli altri per essere piccoli e rocciosi) ed esterni ( Giove, Saturno, Urano, Nettuno; sono dopo la fascia degli asteroidi, sono più lontani dal Sole, e per questo più freddi, si differenziano dagli altri per essere grandi e gassosi)
Gli Asteroidi
Sono blocchi rocciosi di dimensioni variabili di forma spesso irregolare. La maggior parte di essi orbita attorno al Sole raggruppata in due fasce: la fascia di Kuiper (del quale fa parte Plutone, declassato pianeta nano) oltre Nettuno e la fascia degli asteroidi. Quest'ultima è nota da secoli e si trova a distanza immediata tra Marte e Giove.
Celle Fotovoltaiche Monocristalline
Le celle fotovoltaiche monocristalline hanno una struttura di silicio puro, uniforme e omogeneo, un rendimento maggiore, ma costi superiori.
Come funziona il Fotovoltaico
A differenza delle tecnologie termiche, che utilizzano l'energia del Sole per ottenere calore, l'energia fotovoltaica ricava corrente elettrica direttamente della radiazione luminosa del Sole, senza l'intermediazione del calore.
La tecnica sfrutta le caratteristiche di alcuni materiali basati sul silicio (che possono essere monocristallini o policristallini) . Questi materiali hanno un'importante caratteristica: grazie a l'effetto fotovoltaico quando vengono colpiti da un fotone liberano un elettrone. Un flusso di elettroni costituisce una corrente elettrica. In questo caso si tratta di una corrente molto debole, ma è possibile collegare tante celle tra loro così da ottenere un modulo, e tanti moduli da ottenere un pannello.
Energia Fotovoltaica
Celle Fotovoltaiche Policristalline
Le celle fotovoltaiche policristalline hanno invece una struttura di silicio disomogenea, perché il materiale usato è meno puro.
La fonte energetica primaria per l’intero pianeta è il sole, risorsa naturale a impatto zero poiché, grazie all’enorme quantità di energia sprigionata dal sole ogni giorno, la sua disponibilità è illimitata.
L’energia fotovoltaica sfrutta i vantaggi della fonte solare attraverso le tecnologie degli impianti fotovoltaici, costituiti da pannelli solari che prendono la luce del sole e la trasformano in energia elettrica.
E' possibile produrre energia rinnovabile anche presso la propria abitazione, avvalendosi ad esempio di un tetto fotovoltaico costituito da tegole solari che, seguendo lo stesso principio, ricavano energia solare e garantiscono efficienza.
La luce solare può
essere sfruttata
per ricavare:
termico);
(fotovoltaico).
Il Solare Termico
L’impianto solare termico è una tecnologia che cattura l’energia solare e la trasforma in energia termica. Successivamente il calore ricavato può essere usato per la produzione di acqua calda, di energie elettrica, per raffreddare, per la produzione di idrogeno, ecc.
Esistono due forme di solare termico: solare termico attivo e passivo. Nel primo caso si tratta di impianti specifici per lo stoccaggio e l’utilizzo diretto dell’energia solare. Nel secondo viene usata passivamente l’energia solare su costruzioni immobili che, grazie a un razionale posizionamento delle superficie vetrate, strutture per il trasporto di calore ed un’accurata scelta dei materiali di costruzione, è possibile accumulare l’energia termica per il riscaldamento della casa.
Approfondimento Giappone
Il Paese del Sol Levante
Situato nell'Oceano Pacifico settentrionale, a largo delle Siberia, della Corea e del nord della Cina, il Giappone è costituito da oltre 3.000 isole: Hokkaido, e la più settentrionale; Honshu, la più vasta; Shikoku, la più piccola; Kyushu, la più meridionale.
Le montagne occupano il 75% del territorio: il massiccio più importante è quello delle Alpi Giapponesi, nell'Honsu centrale, mentre tra i numerosi vulcani emerge il Monte Fuji.
I fiumi sono brevi e impetuosi, ed il maggiore è lo Shinano. Sono presenti anche numerosi laghi tra cui il più importante è il Lago Biwa.
Il clima del Giappone si diversifica notevolmente passando dal subartico del nord, temperato nella fascia centrale a quello subtropicale del sud.
Popolazione e Città
Il Giappone è uno dei Paesi più popolosi al mondo e con la speranza di vita tra le più elevate.
La popolazione si concentra nelle zone costiere pianeggianti delle isole centro-meridionali, dove sorge la più grande area urbana del Paese: la megalopoli del Tokaido che accoglie più di 36.000.000. abitanti.
La popolazione è molto omogenea dal punto di vista etnico.
Tokyo, la capitale dal 1867, è il centro economico, politico e culturale del Paese. Solo recentemente le tecnologie hanno consentito di superare le rigide norme antisismiche.
Il paese che più di tutti a che fare con il Sole è il Giappone; per svariati motivi.
L'origine del nome è dovuto ad fatto che geograficamente il Giappone è situato a est della Cina, quindi lì dove sorge il Sole.
Nonostante il Sole sia il simbolo del Giappone, i giapponesi odiano prendere il Sole, anzi lo trovano volgare, perché in Asia il colore bianco chiaro della pelle indica distinzione, eleganza e benessere. Le antiche donne aristocratiche giapponesi usavano incipriarsi per rendersi più belle. Al contrario le popolazioni contadine, dovendo lavorare sotto il sole, si abbronzavano di conseguenza. La popolazione elitaria invece non lavorando nei campi manteneva la pelle chiara. Da qui l’origine della repulsione all’abbronzatura da parte dei giapponesi e degli asiatici in generale, una repulsione che ha quindi origine culturali profonde, legate al disprezzo delle persone rozze che anticamente lavoravano nei campi.
A causa di ciò c'è una forte speculazione economica da parte degli imprenditori, che producono ogni tipo di protezione per il Sole; dalle normali creme protettive agli tipici ombrellini, fino ai para-viso che mostrano solo gli occhi e la bocca
As for English, I am going to talk about the film, Midnight Sun.
Midnight sun is a film based on a tragic true story about Kate, a
teenager with Xeoderma Pigmentosum; for this reason she cannot stay at the sun. She sleeps during the day and stays
awake at night. Kate loves to sing, and one night, during one of her
performances, she bumps into a boy, Charlie, she's been in love with ever since she was a
child. Kate is ashamed to talk to him about
her illness, so one night they decide to go out until sunset. However,
the sunbeams, at dawn, damage her skin and after several weeks of treatments,
there aren't good results and she dies. Her friends, her father and
Charlie will never
forget her and will bring her music to the world.
Il Bolide
La Poetica
La produzione poetica di Pascoli riflette la concezione pessimistica del Decadentismo, secondo cui la realtà non può essere spiegata in modo scientifico: il poeta è il solo che può capire il mistero della vita, senza ricorrere alla razionalità, ma solo grazie alla sua particolare sensibilità. Infatti, secondo Pascoli nell'animo del poeta si nasconde un bambino capace di guardare il mondo con stupore e meraviglia e di concepire quelle emozioni che poi esprime in poesia. Si tratta della cosiddetta poetica del fanciullino.
Altri temi sono la morte del padre, simbolo della violenza che domina il mondo; e il nido, simbolo di protezione e rifugio
Giovanni Pascoli
Nato a San Mauro di Romagna nel 1855, vive un'infanzia felice fino alla morte del padre avvenuta nel 1867.
Il delitto del padre rimane irrisolto e anche per questo ritorna in modo ossessivo nella poesia di Pascoli come simbolo dell'ingiustizia nel mondo.
Un destino crudele porta via anche i suoi fratelli e la madre, distruggendo il suo nido familiare.
Nel 1873, grazie a una borsa di studio frequenta la facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, dove segue le lezioni di Giosuè Carducci.
Entra in contatto con ambienti anarchici e partecipa a una manifestazione contro il ministro dell'istruzione. Le difficoltà finanziarie e la percezione dell'ingiustizia sociale generano in lui un sentimento di ribellione che lo porta ad aderire al socialismo. Arrestato nel 1879 con l'accusa di sovversione e tenuto in carcere per tre mesi, Pascoli abbandona ogni atteggiamento ribelle e si rassegna all'infelicità della condizione umana. Succede, nel 1905, a Carducci nella cattedra di Letteratura italiana a Bologna, dove muore nel 1912.
I due temi tipici della poetica pascoliana che ricorrono nel Bolide sono: il lutto, legato alla condizione di orfano del poeta e lo sgomento, provato poiché ci si trova in un universo privo di guide, abbandonato a se stesso: dunque, il tema familiare si intreccia inscindibilmente con quello cosmico e il passaggio da una tematica all’altra è segnato dall’improvvisa apparizione del corpo celeste. L’uomo e la Terra, abbandonata ogni prospettiva geocentrica o antropocentrica, si vengono a trovare in una posizione del tutto marginale e si sentono infinitamente piccoli e inutili di fronte all’immensità dell’Universo.
Pascoli, nelle sue poesie sull'Universo, mette in luce la piccolezza e la fragilità della Terra e dell'uomo di fronte alla vastità dell'Universo. Questa vastità provoca uno straniamento nell'individuo, che si trova a confrontarsi con la profondità dello spazio-tempo, verso cui viene trascinato inevitabilmente fino alla morte.
Nella poesia sono presenti numerose immagini:
La rondine che non torna al nido, ma al "tetto" per portare il cibo ai propri cuccioli; mentre il padre che non torna al tetto, ma al "nido" e porta in dono ai suoi figli delle bambole.
La struttura della poesia è a croce per indicare la morte ingiusta di un giusto.
X Agosto
Figure retoriche
Apostrofe: San Lorenzo (v. 1) = il poeta si rivolge al santo celebrato il 10 agosto, anniversario dell'assassinio del padre.
Enjambement: - tanto/di stelle (v. 1-2) - tende/quel verme (vv. 9-10) - addita/le bambole (vv. 19-20) - mondi/sereni (vv. 21-22) - inondi/quest'atomo (vv. 23-24)
Sineddoche: al tetto (v. 5) = invece di dire al suo nido.
Allitterazioni: - vv. 1-2, v. 5, v. 12, v. 19, v. 24
Personificazioni: - Cielo e Male (vv. 21; 24)
Anastrofe: ritornava una rondine al tetto = il soggetto inserito dopo il verbo (v. 5)
Similitudini: - come in croce
Metonimia - il suo nido che pigola (v. 11) - al suo nido (v. 13)
Metafore: - perché si gran pianto = le stelle che cadono diventano il simbolo del pianto (v. 3) - d'un pianto di stelle (v. 23) - quest'atomo opaco del Male (v.24) = indica la Terra.
Consonanza: - 1° e 2° Strofa consonanza della lettera L - 2° Strofa consonanza consonanza della lettera R.
Sinestesie: - restò negli aperti occhi un grido (v. 15)
Assonanza: arde e cade.
Anafora: - Ora è là (vv. 9 e 17) = evidenziano il parallelo tra le due morti, quella della rondine e quella del padre.
Anadiplosi: lo aspettano, aspettano in vano (v. 18) = la ripetizione del verbo indica l'angoscia dell'attesa.
Rima: mondi e inondi.
Pascoli scrive questa poesia in onore del padre morto proprio il 10 Agosto 1887 nella notte delle stelle cadenti.
Il tema è il dolore per la morte del padre, infatti la poesia assume un tono omaggioso; inoltre crede che le stelle cadenti non siano altro che le lacrime del cielo per la morte di suo padre.
La poesia fa parte della raccolta Myricae è formata da quartine di endecasillabi e novenari a rima alternata.
Le stelle cadenti non sono vere stelle
Le meteore sono detriti spaziali, ovvero frammenti che si sono staccati da pianeti, asteroidi o comete. Mentre attraversano, l'atmosfera terrestre, per l'attrito con i gas atmosferici, si riscaldano e passano dallo stato solido a quello gassoso, disgregandosi completamente nella maggior parte dei casi. Si forma così la scia luminosa visibile dalla Terra, dando luogo al fenomeno delle "stelle cadenti".
Da sempre l'universo e le stelle sono tematiche che interessano i poeti italiani; primo fra tutti Giovanni Pascoli
La notte stellata
Anche l'arte ha visto le stelle come mezzo per comunicare le emozioni. Vincent Van Gogh ha affermato: “Spesso penso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno”: in un lettera al fratello Theo, l'artista, annuncia così il dipinto che costituisce uno dei suoi capolavori "La Notte Stellata".
Van Gogh e la Notte Stellata
Nel 1889 Van Ghogh ebbe una forte crisi nervosa, dovuta probabilmente anche alla decisione dell'amico Gauguin di lasciare Arles, dove avevano vissuto insieme per un breve periodo di tempo. Il pittore decise di farsi curare in una clinica psichiatrica a Saint-Remy-de-Provence. Là rimase per circa un anno, dedicandosi soprattutto alla pittura en plein air nella campagna intorno all'ospedale. A quel periodo risale proprio questo quadro, che è uno dei suoi maggiori capolavori: LA NOTTE STELLATA.
Il dipinto raffigura la veduta della stanza di Van Gogh in una notte di primavera, probabilmente tra maggio e giugno. Non si tratta tuttavia di una riproduzione fedele del panorama, perché sono presenti elementi che rifanno chiaramente ai ricordi dell'artista (come il paesino, in cui è raffigurato un campanile la cui cuspide e tipica delle chiese olandesi). Con i suoi colori contrastanti, i toni a tratti cupi oppure luminosi, il paesaggio solo in apparenza è tranquillo: il realtà trasmette inquietudine e i dolorosi stati d'animo vissuti dall'artista in quel tormentato periodo della sua esistenza.
Il quadro si compone:
" Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità". Sono queste le parole pronunciate da Neil Armstron, mentre si accingeva a lasciare la prima impronta umana sul suolo lunare. L'uomo infatti, per secoli ha guardato l'Universo da un telescopio, ma ha voluto spingersi oltre mandando sonde e addirittura esseri viventi nel cosmo.
Le Sonde
A partire dagli anni Sessanta del Novecento le missioni spaziali furono attuate dalle sonde. Negli anni Novanta furono attuate numerose missioni; tra il 1990 e il 1994 la sonda Magellano elaborò una mappa di Venere, nel 1995 la sonda Galileo raggiunse Giove per studiare l'atmosfera riprendendo inaspettatamente anche la caduta di una cometa sul pianeta. Nel 1997 la sonda europea Ulisse e la navetta americana SOHO si sono avvicinate al Sole. A partire dal 1996 sono iniziate la serie di spedizione su Marte, che hanno rilevato la presenza di ghiaccio sotto la superficie marziana, per risolvere il dubbio sulla possibile esistenza, presente o passata di forme di vita sul pianeta e l'individuazione di zone adatte per l'eventuale installazioni di basi spaziali umane su Marte.
Di recente il Centro per l'astrofisica Harvard-Smithsonian coordinato da Ralph Kraft, ha scoperto un buco nero di grosse dimensioni. È da tempo che i fisici si chiedono se i getti scagliati nello spazio dai buchi neri siano fatti di energia o di materia. Il meccanismo alla base della formazione di queste strutture è infatti ancora sconosciuto.
Il buco nero si trova nel cuore della galassia Messier 87, ha una massa di 6,5 miliardi di volte quella del Sole ed emette un getto che si estende per circa 5.000 anni luce.
Fenomeno del momento: buchi neri
Ma il fenomeno che più di tutti sta interessando il mondo della scienza da un paio di anni a questa parte, sono i buchi neri ( corpi celesti molto distanti dalla Terra costituiti da ammassi di stelle e considerati delle sorgenti di radiazioni molto intense, ma che al contrario di quest'ultime non sono in grado di emettere alcun tipo di Luce e sono considerati oggetti distruttibili nello spazio). Ottenere immagini ingrandite dei buchi neri è la missione principale per lo strumento GRAVITY, che combina la luce che proviene da diversi telescopi per formare un telescopio virtuale di circa 200 metri di diametro. Ciò permette agli astronomi di rivelare dettagli degli oggetti astronomici molto più minuti di quanto non sia possibile con un singolo telescopio.
Già da questi primi dati di test, GRAVITY ha fatto una piccola scoperta: una delle componenti dell’ammasso è una stella doppia. La stella doppia appena scoperta è Theta1 Orionis F.
GRAVITY esplorerà cosa accade nel campo gravitazionale estremo vicino all’orizzonte degli eventi del buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea –
Cos'è la Luna?
La luna è l'unico satellite naturale della Terra, nonché il più grande ed il più importante. Senza la Luna, probabilmente, non ci sarebbe nemmeno vita sulla Terra, per vari motivi:
Lo sbarco sulla Luna
Dalla Terra, però, la Luna ci appare luminosa, ma la sua luce è apparente, cioè (essendo un satellite) non produce luce da se, ma viene illuminata dalla luce del sole, i cui raggi la illuminano come sulla Terra.
L’ulteriore illuminazione artificiale terrestre favorisce la luminosità della Luna che, essendo priva di atmosfera, non è in grado di filtrare raggi solari e luce artificiale, rendendo la famosa superficie ricca di crateri particolarmente luminosa e molto calda (la faccia visibile della Luna raggiunge facilmente i 100° centigradi).
Era il 20 luglio 1969 e milioni di persone in tutto io mondo seguivano l'evento con il fiato sospeso. Apollo 11, il quinta missione spaziale che aveva permesso all'uomo di raggiungere la superficie lunare, portò gli statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla Luna. Dopo l'atterraggio il primo a mettere il piede sulla superficie lunare fu Armstrong, e dopo di ciò i due raccolsero il materiale lunare e piantarono sulla superficie la bandiera americana. Tornati a terra i tre astronauti furono messi in quarantena per paura che sulla Luna potessero esser stati esposti a patogeni sconosciuti, ma dopo 21 giorni non avendo nessun sintomo furono dimessi. La missione fu condotta dalla NASA, una delle basi spaziali più importanti al mondo, e progettata da Dwight Eisenhower, durante la presidenza di Kennedy .
I primi uomini nello spazio
Il primo uomo a viaggiare nello spazio fu Yuri Gagarin, il 12 aprile 1961. Per gli Stati Uniti fu un'autentica doccia fredda: non solo veniva minata la loro supremazia tecnologica, ma significava che Unione Sovietica disponeva di mezzi per lanciare razzi a migliaia di chilometri di distanza, razzi che in caso in guerra avrebbero potuto colpire tutto il territorio americano. Il 5 Maggio 1961 fu la volta dello statunitense Alan Shepard, ma ormai rimaneva solo un primato da raggiungere: la conquista (pacifica) della luna.
Tutto iniziò negli anni della guerra fredda (1947-1991), quando Stati Uniti e U.R.S.S. combattevano una guerra senza quartieri, con armi politiche e democratiche, per diventare la più grande potenza mondiale.
Uno dei fronti che John Fitzgerald Kennedy voleva varcare era quella dello spazio, per ampliare gli orizzonti dell'uomo, esplorando lo spazio e scoprendo nuove materie prime da sfruttare. Non fu però la sua amata America a dare inizio all'era spaziale: l'Unione Sovietica precedette gli Stati Uniti lanciando lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale, il 4 ottobre 1957. Un mese dopo, il 3 novembre, veniva lanciato lo Sputnik 2 con a bordo la cagnetta Laika, il primo essere vivente a viaggiare nello spazio. Tre mesi dopo gli Stati Uniti lanciarono il loro primo satellite, il 31 gennaio 1958: era iniziata la corsa allo spazio.
Grazie a sonde, telescopi e al al famoso produttore Brian Eno, considerato uno dei più importanti musicisti moderni, abbiamo scoperto che anche le stelle emettono suoni.
Pensiamo al suono come a "qualcosa che fa rumore", ma in fisica, il suono è solo una vibrazione che attraversa la materia. Con questo concetto in mente, l'Universo - apparentemente silenzioso - è un'orchestra cosmica. Tutte le stelle producono onde acustiche ad infrasuoni, troppo basse per essere ascoltate da un orecchio umano, ma che possono essere captate dai telescopi.
Le onde sonore vengono intrappolate negli strati esterni e rimbalzano all'interno. Questo fa vibrare la stella, che a sua volta la rende fioca e luminosa. Grazie a ciò possiamo rilevarle con i telescopi e ricostruire il suono prodotto da queste vibrazioni. In termini di strumenti, le stelle più grandi possono essere considerate come il basso o l'oboe, poiché producono suoni più bassi e profondi, mentre gli astri più piccoli possono essere considerati come il flauto o il violino, poiché più acuti. Proprio queste onde acustiche ad infrasuoni sono state calcolate dall'astrofisico Dr Garik israeliano e arrangiate da Brian Eno, che vengono accelerate in modo da poterle sentire. La ricostruzione è stata creata per lo Starmus Festival di quest'anno - un raduno internazionale incentrato sulla celebrazione di astronomia, esplorazione dello spazio, musica, arte e scienze come la biologia e la chimica. Non solo musica: lo studio delle onde sonore nelle stelle aiuta gli astronomi a a studiare le loro dimensioni, età e strutture interne.
Ad aprile, per la prima volta, il radiotelescopio canadese (Chime) e quello statunitense (Stare2), hanno registrato il suono di una stella a neutroni, il cui suono è stato nominato Frb 200428
L'inquinamento spaziale
Se da una parte le sonde ci hanno permesso di scoprire tutto ciò che ad oggi sappiamo sull'Universo, dall'altra provocano molto inquinamento. I satelliti una volta arrivati nello spazio e mandato il materiale alle stazioni spaziali si autodistruggono nel cosmo e l'inquinamento spaziale si traduce in inquinamento ambientale quando questi resti precipitano verso la Terra. L’atmosfera terrestre protegge dalle attività pericolose per l’uomo, visto che la sua composizione impedisce l’ingresso di qualunque elemento pericoloso per la vita.
I rifiuti spaziali sono una specie di mantello che avvolge la Terra a diverse quote.
La prima missione NASA dedicata al monitoraggio dell'anidride carbonica nell'atmosfera è partita nel luglio del 2014. Il satellite, che si chiama OCO-2, produrrà mappe dettagliate della distribuzione di anidride carbonica il cui ruolo è importantissimo per comprendere i cambiamenti climatici del nostro pianeta Terra. I rifiuti spaziali costituiscono ormai un problema enorme, sia in termini di costi che di pericolosità per le missioni future. Per questo l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, ha da poco annunciato un accordo da 86 milioni di euro con un gruppo industriale guidato dalla start-up svizzera ClearSpace che, nel 2025, lancerà la prima missione attiva di rimozione di detriti, ClearSpace-1, con l’obiettivo di raccogliere e portare indietro per il rientro un adattatore Vespa, un componente del vettore Vega che nel 2013 portò in orbita il satellite Proba-V.
Anche l'Italia ha partecipato a questo progetto ed è stata fra i 5 Paesi europei che hanno iniziato le attività di monitoraggio degli oggetti spaziali, che siano satelliti o detriti. Si tratta soprattutto di progettare in modo diverso le nuove missioni: «ogni volta che si studia una missione spaziale, si cerca di capire la sua sostenibilità ecologica e quindi il suo impatto sull'ambiente spaziale. Per fare questo, la comunità scientifica italiana ha anche sviluppato degli indici di sostenibilità dello spazio». Le previsioni parlano infatti di una media prevista di 990 lanci di satelliti l'anno per i per prossimi anni a livello mondiale (crisi permettendo).
L'Italia è tutelata in questo anche dalla costituzione, che sin da quando è stata varata ha emanato l'artico 9, che nel primo comma tutela la ricerca scientifica ed economica del Paese.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Samantha Cristoforetti
Ad oggi una degli astronauti italiani più importanti, che sta lavorando a questo progetto è Samantha Cristoforetti, astronauta, aviatrice e ingegnere italiana, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea.
Purtroppo non si è cercato il modo di eliminare questi rifiuti ma si lascia che essi si accumulino nello spazio. E' il fenomeno della c.d. "proliferazione spaziale", che non accenna a regredire. Anzi, si stima che tra 200 anni gli oggetti orbitanti nello spazio circumterrestre cresceranno del 30%. Tale dato lo hanno elaborato 6 dei 12 componenti del Comitato per l'Uso Pacifico dello Spazio, ognuno dei quali ha elaborato una simulazione del futuro della spazzatura spaziale, partendo dai dati del 2009 e considerando che i flussi in entrata nello spazio e in ricaduta verso la Terra rimanessero inalterati. Tutto questo con un'applicazione al 90% di norme e linee guide per la mitigazione del fenomeno della spazzatura in orbita. E i risultati dei 6, tra cui l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), sono stati concordi nel ritenere che la spazzatura aumenterà.
La Capacità di Allenare
Le abilità da sviluppare più importanti sono l’equilibrio e la coordinazione, fondamentali per le passeggiate nello spazio, quando gli astronauti lasciano la Stazione Spaziale per condurre ricerche o sistemare macchinari.
Gli astronauti fanno:
esercizi di coppia per allenare contemporaneamente diversi elementi: la struttura fisica, gli addominali, la core stability e la coordinazione sotto sforzo.
Inoltre compiono esercizi individuali come l'arrampicata su roccia o su parete per sviluppare la coordinazione del tronco, della schiena, delle braccia e delle dita.
L’European Astronaut Centre
L’European Astronaut Centre di Colonia, in Germania, è il luogo in cui ogni astronauta europeo viene addestrato prima delle missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Qui, i futuri viaggiatori spaziali si allenano per prepararsi alla microgravità e per predisporre il proprio corpo all'infinita varietà di operazioni, compiti ed esperimenti da compiere una volta arrivati in orbita. Ma che tipo di allenamento può preparare il corpo a un’esperienza simile?
Un team di scienziati ha progettato una serie di semplici esercizi che i candidati astronauti possano riprodurre in qualsiasi momento.
Quando gli astronauti arrivano finalmente in orbita, allenarsi diventa un altro paio di maniche. A causa dell’assenza di microgravità, tutti gli esercizi coi pesi e anche quelli a corpo libero diventano inutili. Per ovviare a questo problema i vari enti spaziali hanno progettato diversi macchinari che possano funzionare a gravità zero.
La sfida più difficile, però, è stata creare un macchinario per allenare la forza, lì dove nulla pesa. Per l’ISS è stato progettato un macchinario chiamato ARED che utilizza cilindri azionati da pistoni per simulare l'allenamento con i pesi, così da permettere a tutti i viaggiatori spaziali di allenarsi nella forza anche dove il peso è un concetto inesistente
Diventare astronauta è il sogno d'infanzia di tutti, ma chi riesce a realizzare questo sogno, per poter arrivare nello spazio deve affrontare una dura preparazione fisica. Per diventare un astronauta qualificato possono essere necessari, infatti, fino a due anni di addestramento. Bisogna imparare a vivere in condizione estreme, a gestire le situazioni di emergenza e prepararsi psicologicamente a trascorrere dai 4 ai 6 mesi in spazi molto angusti, da condividere con i colleghi. In tutto questo, la cosa più importante rimane l’allenamento fisico.
Il modo più semplice per guardare l'Universo che ci circonda è usando il telescopio.
Fu inventato da Hans Lippershey attorno al 1608, ed ha letteralmente rivoluzionato il mondo, permettendoci di scoprire cosa c'è oltre la Terra.
Il telescopio è, inoltre, uno strumento che raccoglie la luce o altre radiazioni elettromagnetiche provenienti da un oggetto lontano, la concentra in un punto (detto fuoco) e ne produce un'immagine ingrandita, ce ne sono due tipi principali:
Il telescopio, è inoltre un strumento che ha permesso di fare numerose scoperete scientifiche sull'Universo, prima fra tutte la scoperta di Galileo Galilei che grazie al telescopio scoprì che non era il Sole a girare attorno alla Terra, ma viceversa
¿Qué es el Atacama Large Millimeter/Submillmeter Array (ALMA)?
En lo alto del llano de Chajnantor, en la Cordillera de los Andes, en Chile, el Observatorio Europeo Austral (ESO), opera, junto con sus socios internacionales, el Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), un telescopio de vanguardia para estudiar la luz de algunos de los objetos más fríos del Universo. Esta luz tiene longitudes de onda de alrededor de un milímetro, entre el infrarrojo y las ondas de radio, por lo que se conoce como radiación milimétrica o submilimétrica. ALMA está compuesto por 66 antenas de alta precisión, repartidas a distancias que pueden alcanzar los 16 kilómetros. Esta colaboración global es el mayor proyecto astronómico basado en tierra desarrollado hasta el momento.
THE BIG RIP
L’universo sta già morendo. È la logica conseguenza di una scoperta effettuata nel 1998, quando ci si rese conto che non solo l’universo – che oggi ha circa 13,8 miliardi di anni – stava continuando a espandersi, ma lo stava facendo a una velocità sempre crescente. Secondo questa teoria, è l’energia oscura – che si ipotizza sia diffusa nello spazio – a causare la continua accelerazione.
Se l’universo continua a espandersi sempre più rapidamente, che cosa succederà alla struttura stessa del cosmo? La risposta non è delle più confortanti: “Molto tempo dopo la morte del nostro Sole, forse tra 100 miliardi di anni, le galassie verranno disgregate”, spiega un documentario del National Geographic. “L’universo sarà costituito di stelle isolate che finiranno per esaurire la loro energia. Alcune diventeranno nane bianche o nane marroni; altre collasseranno in stelle di neutroni o in buchi neri. Poi, migliaia di miliardi di anni dopo il big bang, anche i buchi neri evaporeranno e tutta la materia decadrà nei suoi elementi di base”.