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Alfio Simeoni 2019
Motivi politici
1. L'impero romano comprendeva una vastità di territori in cui molte popolazioni erano ancora rozze e incivili.
2. I barbari erano sempre più minacciosi e l'esercito, spesso formato da elementi barbarici entrati nell'impero, non fu capace di frenarli.
3. Gli imperatori non riuscivano a controllare un impero immenso e spesso si trasformavano in sovrani assoluti pretendendo una divinizzazione.
Motivi economico-sociali
1. L’agricoltura entra in crisi per il latifondismo e per l’incuria dei terreni da parte di persone che preferiscono andare a vivere in città;
2. i piccoli proprietari si impoveriscono o sono costretti a mantenere il piccolo campo che hanno (costretti a legarsi alla terra per la tassazione = inizio lontano della servitù della gleba).
3. Le province si sviluppano di più dell'Italia in campo manifatturiero e in tal modo la periferia è superiore al centro (impossibile mantenere in vita un impero)
Motivi militari
L'esercito crebbe d'importanza per controllare i confini, ma così diventò anche uno strumento di squilibrio quando i generali lo utilizzavano come strumento per andare al potere.
Fu aumentata la tassazione per mantenere l'esercito.
prof. Gaudio: crisi 3° secolo
SOLO L'ESERCITO PUO' SALVARE L'IMPERO: LA DITTATURA MILITARE
1. Dopo l'uccisione di Commodo salirono al potere Pertinace e Didio Giuliano (generali) che furono uccisi.
2. Si afferma allora SETTIMIO SEVERO (generale di Pannonia) che inizia la dinastia dei Severi.
Arco di Settimio a Leptis Magna
1. Nativo di Leptis Magna (oggi Libia), fu un buon militare più che un buon politico.
2. Con lui l'imperatore divenne un monarca assoluto senza alcun controllo di altra istituzione.
Comunque difese bene i confini in Britannia e trasformò la Mesopotamia in una provincia
3. Fece entrare nell'amministrazione molti provinciali romanizzati.
4. La moglie Giulia Domna diffuse a Roma alcuni culti orientali (sacerdotessa siriana).
Si servì del giurista Papiniano per mettere ordine nelle leggi romane
Caracalla, dopo aver ucciso il fratello Geta, diventa il nuovo imperatore. Compie ogni genere di nefandezze ma anche alcune opere positive
Nel 212 d.C. emanò l'Editto col suo nome, per il quale tutti gli abitanti dell'Impero divennero cittadini romani
Dopo la breve parentesi di Eliogabalo, un sacerdote assiro del dio sole, sale al trono il cugino di Caracalla, Alessandro Severo.
La madre Giulia Mamea lo influenza, ma con lui ci fu un periodo di serenità.
Fu ucciso durante una spedizione in Gallia per frenare una spedizione di germani.
Fece costruire delle Terme grandiose e alla fine venne ucciso da un generale, Macrino, che però durò pochissimo.
Con la fine della dinastia dei Severi inizia un periodo di ANARCHIA MILITARE (235-268 d.C.)
235-268 d.C.
1. Le legioni volevano che diventasse imperatore il proprio generale che garantiva bottini e donativi generosi;
2. In tal modo le legioni guerreggiavano fra loro e si affermava il particolarismo regionale al posto dell’idea di stato unitario; la carica imperiale perde sempre più di importanza e si accresce il potere dell’esercito.
Questo periodo oscuro della Storia romana, che durò un cinquantennio, fu detto dell’anarchia militare appunto perchè l’esercito, con il suo sconsiderato intervento, produsse disordine sia tra le sue file come nella compagine dello Stato.
Le mura di Aureliano sono il simbolo della pressione dei Germani e della paura di Roma
2. DECIO, VALERIANO e GALLIENO (249-268) tentano di frenare l'avanzata dei Germani ma sono vittime di congiure. Il caos è totale, anche l'economia ne risente
1. Uno dei problemi di questo periodo fu l'attacco dei Germani nei confini occidentali e dei Sasanidi in oriente. L'esercito romano, formato in gran parte da popolazioni di origine germanica non era più in grado di respingere del tutto tali attacchi.
3. L'impero si frantuma in alcune zone indipendenti: il regno delle Gallie e il regno di Palmira
4. Con Claudio II e Aureliano (268-275 d.C.), i primi imperatori illirici, l'impero romano inizia una lenta ripresa e si riunifica con la distruzione dei due regni autonomi
Invasioni barbariche di Goti, Borani, Carpi, contemporanee a quelle dei Sasanidi di Sapore I, degli anni 252-256, durante il regno di Valeriano e Gallieno.
Invasioni in Occidente di Franchi, Alemanni, Marcomanni, Quadi, Iazigi e Roxolani degli anni 258-260.