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Lo scontro tra Impero e comuni

Federico I

Federico I

Alla morte di Enrico V, avvenuta nel 1125, l'Impero attraversò un periodo di lotte -capeggiate dalle famiglie di Svevia e di Baviera - per la sua successione

  • La crisi si concluse quando l'assemblea dei principi tedeschi elesse sovrano il duca di Svevia Federico, legato alla famiglia di Baviera per linea materna

La prima spedizione in Italia

Federico I - detto Barbarossa - scese in Italia nel 1154 per:

  • Farsi incoronare re d'Italia (1155)
  • Ripristinare il controllo imperiale sulle città del Nord e del Centro, annullando le regalìe di cui i comuni si erano appropriati e recuperando i diritti imperiali
  • Dieta di Roncaglia
  • Farsi incoronare imperatore da papa Adriano IV (1155)

La seconda spedizione in Italia

Ridisceso in Italia nel 1158, Federico I convocò una seconda Dieta a Roncaglia per:

  • Riaffermare la propria esclusiva competenza sulle regalìe esercitate dai comuni
  • Disporre l'insediamento in ogni città di un governatore di nomina imperiale
  • Proibire qualsiasi forma di organizzazione politica

La Lega lombarda

La Lega lombarda

Le misure promosse da Federico I indussero alcuni comuni veneti e lombardi a istituire, nel 1167, la Lega lombarda, cui aderì anche papa Alessandro III

  • Dopo le iniziali sconfitte del fronte guelfo, con la distruzione di Crema (1159) e delle mura di Milano (1162),
  • Lo scontro decisivo con Barbarossa avvenne nel 1176 a Legnano, dove le truppe imperiali vennero duramente sconfitte

Pace di Costanza

Pace di Costanza

A seguito della battaglia di Legnano e dopo lunghe trattative, fu infine conclusa la pace di Costanza (1183)

  • I comuni dell'Italia centro-settentrionale ottennero il riconoscimento dell'autonomia, in cambio di un formale atto di sottomissione all'imperatore

L'unico successo di Federico I

Pochi anni prima della morte, sopraggiunta nel 1190 durante la terza crociata, Federico I riuscì a ottenere l'unico risultato duraturo del suo programma italiano:

  • Il matrimonio di Costanza d'Altavilla, unica erede del re normanno Guglielmo II, e suo figlio Enrico
  • Il nipote di Barbarossa, Federico II, sarebbe così stato incoronato, oltre che imperatore, re di Sicilia

Le ambizioni di Federico II

Incoronato a Roma nel 1220 da papa Onorio III, il giovane imperatore Federico II di Svevia si ritrovò a controllare un Impero dalle proporzioni vastissime:

  • Oltre alla corona imperiale, infatti, egli deteneva le corone di Germania, Italia e Sicilia

La battaglia di Bouvines

La battaglia di Bouvines - 1214

La battaglia di Bouvines (27 luglio 1214) fu:

  • Promossa da Innocenzo III per risolvere definitivamente la contesa tra Ottone IV (imperatore dal 1209) e Federico II
  • Voluta da Filippo II per ottenere i territori posseduti dal re d'Inghilterra in Francia
  • Combattuta tra:
  • Filippo II - alleato di Federico II (re di Francia)
  • Ottone IV - alleato di Giovanni Senza Terra (re d'Inghilterra)
  • Vinta da Filippo II - quindi detto Augusto -
  • Federico II poté così essere incoronato imperatore senza altri pretendenti

I timori del pontefice

Subito dopo l'incoronazione, Federico II si dedicò al consolidamento del potere centrale, limitando le autonomie dei potentati locali

  • Tra i numerosi nemici che l'imperatore dovette affrontare, c'era anche il papato:
  • L'estensione dei territori sottoposti al controllo di Federico II, infatti, preoccupava il pontefice, il cui regno rischiava di soffocare di fronte alla minaccia imperiale

La sesta crociata

La sesta crociata

Quando, nel 1227, papa Gregorio IX scomunicò Federico II, accusandolo di non avere a cuore la difesa della cristianità di fronte agli infedeli, l'imperatore si vide costretto a prendere parte alla Sesta crociata (1228-30)

  • Al linguaggio delle armi, tuttavia, Federico II preferì la diplomazia, sottoscrivendo una pace decennale con il sovrano d'Egitto, il musulmano al-Kamil, e ottenendo la possibilità per i pellegrini cristiani di entrare in Terrasanta
  • Raggiunta infine Gerusalemme, si fece incoronare re

La pace di San Germano

Con il pretesto di non condividere l'atteggiamento collusivo di Federico II, reo di essere sceso a patti con gli infedeli, papa Gregorio IX spinse il suo esercito contro il Regno di Sicilia

  • Rientrato prontamente in Italia, tuttavia, Federico II riuscì a sconfiggere le truppe pontificie
  • Venne così firmata la pace di S. Germano (1230), con la quale il papa fu costretto a ritirare la scomunica precedentemente lanciata contro l'imperatore

Federico II nel Regno di Sicilia

Tornato vittorioso dalla Terrasanta e dallo scontro con il papa, Federico II poté occuparsi di consolidare il proprio potere nel Regno di Sicilia

  • Promulgò il Liber Augustalis (Costituzioni melfitane), un poderoso corpo di leggi nel quale venne ribadita, tra l'altro, la suprema autorità del sovrano sui potentati locali e sulla Chiesa
  • Creò una capillare rete di funzionari dotati di compiti amministrativi e giudiziari
  • Fondò varie università finalizzate alla formazione dei nuovi quadri amministrativi
  • Università di Napoli (1224)

La scuola siciliana e il controllo del territorio

La scuola siciliana e il controllo del territorio

A Palermo, Federico II insediò una corte sfarzosa, dando ospitalità alle più importanti esperienze intellettuali del mondo arabo e cristiano

Parallelamente, il sovrano procedette alla suddivisione del territorio in circoscrizioni e alla costruzione di una fitta rete di castelli

  • A capo di queste strutture vennero posti dei funzionari che ricevevano un incarico, revocabile, e un salario

La pressione fiscale

Una politica centralistica così ambiziosa necessitava di risorse ingenti e costanti

  • L'imperatore istituì così monopoli regi sui prodotti di prima necessità e sulle materie prime, riorganizzando drasticamente il sistema fiscale:
  • Ogni attività produttiva fu sottoposta a tributi ordinari e straordinari

  • Significativo fu, a tal proposito, il malcontento della popolazione

Il crollo di

Federico II

Il crollo di Federico II

Mentre nell'Italia meridionale si costruivano le strutture di una compagine accentrata, nell'Italia settentrionale si accentuavano le tendenze autonomistiche alimentate dal papato di Gregorio IX

  • Lo scontro fu scatenato nel 1234 da Enrico VII, il figlio a cui Federico II aveva affidato il regno di Germania
  • Sconfitto Enrico VII (1235), Federico II riuscì a battere le neonate truppe della Lega lombarda (Cortenuova, 1237) e la flotta genovese (1241), alleata del pontefice

La morte di Federico II

Morto Gregorio IX, papa Innocenzo IV proseguì la lotta anti-imperiale, scomunicando Federico II e scatenando contro di lui una crociata

  • Nel 1249 le truppe bolognesi riuscirono ad infliggere una pesante sconfitta all'esercito imperiale a Fossalta
  • L'anno successivo (1250), mentre stava preparando il contrattacco, Federico II morì

Il declino dell'Impero

Nel 1258 fu incoronato re di Sicilia il figlio di Federico II, Manfredi, la cui figlia, Costanza, andò in sposa a Pietro III d'Aragona

  • Manfredi riaccese le speranze ghibelline, alleandosi con Siena e sconfiggendo le truppe guelfe di Firenze nella battaglia di Montaperti (1260)
  • Papa Clemente IV, temendo un nuovo pericolo ai confini del regno pontificio, si accordò con Carlo d'Angiò, proclamandolo, in cambio di numerosi benefici, nuovo re di Sicilia
  • Abbandonato dai suoi alleati e scomunicato dal papa, Manfredi venne sconfitto e ucciso nella battaglia di Benevento (1266)
  • Con lo sterminio della sua famiglia, terminò la dinastia sveva

Il governo degli angioini

Gli angioni, dopo aver trasferito la capitale del regno da Palermo a Napoli, imposero un dominio molto duro sui loro nuovi territori

  • Per pagare i debiti di guerra e i tributi al papa, il regno si aprì alle speculazioni dei grandi banchieri fiorentini, i quali ottennero il controllo della finanza pubblica e dei traffici più importanti

Insofferente per l'eccessivo fiscalismo e per il trasferimento della capitale, la nobiltà siciliana sollecitò l'intervento del re d'Aragona Pietro III, considerato l'erede legittimo al trono svevo

  • Pietro III era, infatti, il marito di Costanza, figlia di

Manfredi

I Vespri siciliani

I Vespri siciliani

La rivolta, accuratamente preparata, scoppiò nell'ora del Vespro del lunedì di Pasqua dell'anno 1282

  • Una vera caccia allo straniero colpì la colonia francese, causando almeno quattromila morti
  • Nel frattempo, le truppe spagnole sbarcarono in Sicilia e bloccarono l'intervento angioino, consentendo l'incoronazione di Pietro III d'Aragona

Il conflitto, che sarebbe durato un ventennio, si concluse con la pace di Caltabellotta (1302)

  • L'isola, affidata temporaneamente agli aragonesi, finì invece per rimanere nelle mani degli iberici ancora a lungo

La Bolla d'oro

La Bolla d'oro

Con un imperatore a lungo impegnato nelle vicende italiane, riemersero le spinte autonomiste dei potenti signori tedeschi

  • Per sancire il loro sopravvento sul sovrano, nel 1356 Carlo IV di Lussemburgo fu costretto ad emanare la cosiddetta Bolla d'oro
  • La designazione del trono imperiale spettò così a sette grandi elettori:
  • Tre signori ecclesiastici (gli arcivescovi di Magonza, Treviri, Colonia)
  • Quattro principi laici (il re di Boemia, il conte palatino del Reno, il duca di Sassonia, il marchese di Brandeburgo)
  • Come in Italia, dunque, anche in Germania trionfarono le spinte centrifughe, ritardando considerevolmente il processo unitario
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