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LE PITTURE DEL FAYUM

Le pitture del Fayum sono in pratica maschere funebri già in uso da molto tempo presso gli Egizi ma realizzate in modo nuovo e originale dai Romani.

Le opere furono eseguite ad encausto o a tempera con base d’uovo. Quelle ad encausto hanno colori molto più vivi, talvolta decorati anche con foglia d’oro per illuminare corone o gioielli.

La maggior parte è eseguita su tavolette di legno duro come, quercia, cedro, sicomoro; alcune sono dipinte da entrambe le parti, altri ritratti sono realizzati direttamente sulle tele e le bende usate per l’imbalsamazione. Ogni tavola veniva poi applicata sul volto ed inserita tra le bende. Non si può fare a meno di notare l’impressionante realismo che li caratterizza, gli sguardi pensosi, l’intensità dell’espressione, i dettagli del volto con i grandi occhi. Queste immagini venivano accompagnate da iscrizioni che specificavano il nome e l’età del defunto, per poterne consentire l’identificazione non dai vivi, ma per permetterne il passaggio nell’aldilà.

Questi dipinti ci permettono non solo di conoscere i volti di persone vissuti più di duemila anni fa, ma anche di dare uno sguardo alla loro vita e così conosciamo gli abiti, le acconciature, il trucco, i gioielli delle signore ma anche i vari tagli di capelli e le varie fogge della barba degli uomini.

I ritratti, che vanno dalla fine del I sec. alla metà del III sec. d.C. cessarono improvvisamente

La villa dei misteri prende il nome dalla sala dei misteri ubicata nella parte residenziale dell'edificio, che guarda il mare. Un grande affresco continuo che copre le tre pareti, una delle più conservate opere pittoriche dell'antichità, raffigura le fasi della preparazione di una sposa al suo matrimonio oppure – ipotesi più seducente – l'iniziazione di una giovane donna a riti misterici.

Il ciclo pittorico Su uno sfondo a cornici marmoree,si trova una lunga teoria di 29 personaggi, quasi a grandezza naturale. Sono sia figure umane che mitologiche raffigurate in uno spazio e in un tempo dove vivono realtà e illusione.

DIPINTI ROMANI

tutte le strade portano a roma

L'arte romana era orientata soprattutto verso la pittura come dimostrano gli affreschi di Pompei.

I quattro stili della pittura pompeiana I cosiddetti 'stili' tendono a sovrapporsi; inoltre, trattandosi di una decorazione di ambienti, è importante tenere in considerazione la funzione degli spazi cui i dipinti erano destinati.

Lo stile 'a incrostazione'

Lo stile 'architettonico'

Lo stile 'ornamentale'

Lo stile 'dell'illusionismo prospettico'

Nella fase più antica, tra il III e il I secolo a.C., le decorazioni parietali dette 'a incrostazione' sfruttano l'effetto materico dello stucco, a volte imitando rivestimenti in marmo (rari e preziosi).

I muri vengono così 'mascherati' con finti marmi colorati, disposti su fasce sovrapposte: uno zoccolo nella parte inferiore, le specchiature marmoree al centro e in alto la cornice in stucco.

Intorno al I secolo a.C. si sviluppa il secondo stile, più articolato, chiamatosi così perchè simula delle aperture prospettiche come edifici, colonne, frontoni, tetti, balconate ed esedre.. Che sfondano in modo illusionistico la consistenza materiale della parete: spazi aggiuntivi vengono immaginati al di là dello spazio reale. In pratica, queste rappresentazioni fingono ambienti immaginari, prolungando idealmente l'architettura reale.

Le decorazioni del terzo stile non cercano più di 'annullare' la presenza della parete con scorci illusionistici e architetture tridimensionali, come nel secondo stile, ma recuperano la consistenza della parete sfruttandone la superficie per ampie campiture di colore. La pittura si estende compatta su fasce omogenee, accogliendo riquadri dipinti con temi narrativi o paesaggistici.

L'illusione e la fantasia sono i tratti caratteristici del quarto stile, che riprende alcuni aspetti del secondo e del terzo portandoli però a eccessi paradossali: elementi architettonici quasi inesistenti appaiono combinati con aperture prospettiche ed elementi scenografici che si rivolgono al mondo del sogno e dell'immaginazione.

com'è fatto?

Cosa sono gli affreschi?

L'affresco è una tecnica di pittura murale in cui i pigmenti, diluiti con acqua, vengono applicati sull'intonaco fresco a cui si incorporano sfruttando il processo chimico della carbonatazione della calce contenuta nell'intonaco. L'affresco è composto da strati di intonaco sovrapposti.

Photo

Present the Details

Menade, da Ercolano

La villa dei misteri

Necropoli dell'esquilino

Villa di Livia

Casa di via graziosa

Natura morta con pesci

CONCLUSION

& QUESTIONS

conclusione

La pittura romana è stata una delle molteplici espressioni artistiche di Roma antica. Ha risentito delle conquiste belliche assorbendo le influenze artistiche greche ed egiziane ma sviluppando contemporaneamente uno stile originale fortemente realista e vicino al gusto moderno nella resa delle vedute prospettiche.

DOMANDE?

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