Federigo Degli Alberighi

PERSONAGGI

LUOGO, TEMPO E SEQUENZE

SEQUENZA 2 - ANTEFATTO

SEQUENZA 4 - CONCLUSIONE

LUOGHI

La novella è un racconto solito fare Coppo di Borghese Domenichi, un loro concittadino. Questa ha come protagonista Federigo di Messer Filippo Alberighi, di Firenze. Quest’ultimo si innamorò di Giovanna, nobildonna della città, che però è sposata. Federigo per lei sperpera tutto il suo patrimonio, come partecipare a giostre d’armi e tornei, organizzava feste e faceva doni… così si ritrovò presto in miseria. L’unica cosa che gli rimaneva era un falcone da caccia. Si trasferisce a Campi dove aveva l’unica sua proprietà rimasta, dove caccia uccelli con il suo falco.

Per quanto riguarda i luoghi nella novella sono citate due città della Toscana, ovvero Firenze, dove nasce, e Campi, dove il giovane si rifugia e vive in povertà.

Sono presenti anche spazi aperti, come la campagna dove si svolge la maggior parte delle azioni. Non ci sono tuttavia delle descrizioni dettagliate dei luoghi della narrazione.

Giovanna capisce la nobiltà d’animo dell’uomo che ha rinunciato a tutto per lei. Il figlio muore. Giovanna infine decide di sposarlo, nonostante la sua povertà. Federigo si ritrova infine con la donna tanto amata, con un bel patrimonio.

Da amori infelici a felici, nonostante i due lutti: il marito e il figlio.

SPAZIO

SEQUENZA 3 - AZIONE NARRATIVA

SEQUENZA 1 - PREMESSA

All’interno della novella non ci sono indicazioni temporali che indicano il lasso di tempo, ma vi sono alcune locuzioni che segnalano lo scorrere del tempo.

Dal momento in cui la narrazione si sposta a Campi aumenta il ritmo della narrazione fino ad arrivare alla morte del figlio di Giovanna. Dopo questo, le informazioni temporali sono molto meno frequenti.

Non è neppure specificato il contesto storico nel quale si sviluppa la narrazione, ma si può capire dal testo che i personaggi si trovino nel periodo medievale. Nei primi versi della novella è presente una figura storicamente esistita a Firenze, Coppi di Borghese Domenichi, che nel racconto è descritto mentre narra ai suoi coetanei storie passate, probabilmente della sua giovinezza: questo elemento fa comprendere che la storia è ambientata in un’epoca molto anteriore a quella in cui è stata narrata.

Morì il marito di Giovanna, che lasciò l’eredità al figlio. Giovanna, vedova, d’estate andò insieme al figlio in campagna, molto vicina alla casa di Federigo. Il figlio e Federigo entrarono in confidenza. Il giovane si infatuò del Falcone, tanto che lo chiede alla madre quando si ammala gravemente. La richiesta mette in difficoltà Giovanna, che ha paura di risultare scortese a chiedere l’unico piacere rimasto al povero Federigo. Alla fine decise di acconsentire al figlio, così la mattina seguente si diresse a casa di Federigo dove chiede di rimanere a pranzo. Federigo le offre l’unica cosa che aveva, il suo falco. Terminato il pranzo Giovanna chiede di poter avere il falco per il figlio, non sapendo di averlo mangiato arrostito. Federigo scoppia a piangere e le confessa ciò che è accaduto.

La narratrice della storia è Fiammetta e comincia a parlare dopo che Filomena ha terminato di parlare. Dice di voler intrattenere i compagni raccontando di una novella simile alla precedente, così da avere conferma del potere della bellezza sui cuori nobili.

La premessa è nelle parole di Fiammetta che afrronta il tema della cortesia e del rapporto tra amore e cuori gentili. Inoltre mette in guardia le altre donne dicendo che in amore si deve scegliere bene. Introduce poi un secondo narratore a cui attribuisce il racconto.

Per alcune carrateristiche questa novella ha alcune caratteristiche in comune con quella di "Nastagio degli Onesti" che viene subito prima e ne fa proprio riferimento all'interno di questa sequenza, come il contesto sociale della nobiltà e i valori cortesi.