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I Sette Colli di Roma

Il monte Esquilino

Il monte Esquilino è il più alto ed esteso dei sette colli sui quali fu fondata Roma. Si sviluppa intorno alla Stazione Termini e a Piazza Vittorio. L’etimologia del nome Esquilino, è incerta ,forse deriva dall’antico nome latino Esquilinus che molto probabilmente trae le origini dalla parola AEXCULI, gli arbusti di leccio, cari a Giove, che ricoprivano il colle; oppure da EXCUBIAE, le guardie che Romolo mandava in giro per difendersi dagli attacchi dei Sabini di Tito Tazio.

Origini

Abitata già in epoca protostorica, come dimostrano alcune tombe dell’VIII sec. a.C., la collina dell’Esquilino deriverebbe il nome dalla contrapposizione inquilinus- exquilinus, essendo stato a lungo un sobborgo della città posto al di fuori dei più antichi limiti territoriali urbani. La radice sarebbe ex-colere, che significa appunto abitare fuori (in questo conteso, inteso come fuori dalle mura).

Altri sostengono che provenga da "aesculi" (eschi), arbusti di leccio sacri a Giove, o che derivi da "excubiae", le guardie inviate da Romolo per difendersi dai sabini di Tito Tazio. La tradizione attribuisce al re Servio Tullio, verso la metà del VI sec. a.C., l’annessione del colle all'Urbe.

Nella prima suddivisione Serviana, detta delle «quattro regioni» (Suburana, Esquilina, Collina, Palatina), il colle fu compreso in gran parte nella II regione, e tale rimase fino al 7 a.C., quando Augusto cambiò assetto urbanistico, dividendo il territorio in 14 regioni. In questo nuovo assetto l’Esquilino venne compreso quasi del tutto nella V regione (Esquiliae), corrispondente alla parte est della città che si estendeva fino «ad Spem Veterem» dov’è l’attuale Porta Maggiore.

Qui si incontravano i più importanti acquedotti della città: l’Acqua Marcia, la Tepula, la Giulia e dell’Aniene vecchio che si snodavano sul colle alimentando abitazioni ed edifici pubblici di tutta la zona. Con la costruzione delle Mura Aureliane, l’Esquilino perse parte del suo territorio, tagliato dalle mura che seguivano un percorso obbligato per necessità difensive.

La regione Esquilina, la più estesa dopo quelle del Transtiberim e dell’Alta Semita, doveva essere la zona più fittamente popolata di tutta la città, con fitte insule nelle parti basse, e ricche domus concentrate soprattutto sulle sommità della colle.

Suddivisione Serviana

14 Regioni di Roma Augustea

Mura Aureliane

Eventi storici

Tra il IX e il VII secolo a.C. l’Esquilino divenne la zona dedicata alle sepolture: soltanto con Augusto si trasformò in ‘quartiere alto’: cominciarono a sorgere ville lussuose, come quella di Mecenate e di Licinio, e ad essere tracciate importanti vie di comunicazione.Sul colle erano presenti tre cime : Settimia, Crispia e Oppia.Sul Crispio vi era una statua di Apollo con i sandali al fine di proteggere il VICUS SANDALARIUS, quartiere colto di Roma antica. Il rione che , fino a tutto il medioevo, fu considerato un luogo miserabile e maledetto, ebbe nel Cinquecento una riqualificazione, grazie a papa Gregorio XIII e poi a Sisto V che ebbero il merito di far costruire la Via Merulana e la strada Felice. Da quel periodo in poi furono edificate nella zona grandi ville patrizie, destinate a scomparire quando Alessandro Viviani nel 1873 redasse il piano regolatore che prevedeva un grande spazio (Piazza Vittorio EmanueleII), in posizione centrale, rispetto al rione. E proprio il progetto di Piazza Vittorio (come viene usualmente chiamata) che trova pratica realizzazione tra gli anni 1882 e 1887, indica senza ombra di dubbio l’intento di dare un’impronta “piemontese” al rione destinato a divenire un area residenziale per la borghesia della nuova burocrazia statale. Infatti solo in questa piazza troviamo i caratteristici palazzi con i portici che, indubbiamente utili per ragioni climatiche a Torino, non hanno trovato fortuna nelle successive realizzazioni architettoniche della Capitale.

Informazioni relative al presente

Il Monte Esquilino al giorno d'oggi abbraccia diversi quartieri e anime di Roma, come la multietnica Termini, quartiere che circonda la stazione centrale. Questo colle ospita anch'esso dei luoghi bellissimi da visitare come il parco dell'Oppio, o la Basilica di Santa Maria maggiore che si staglia su un lato di via Cavour.

Il colle Viminale

Il Colle Viminale, 57 metri di altezza nei pressi di piazza San Bernardo,è uno dei sette colli su cui venne fondata la città di Roma. Deve il suo nome alle piante di vimini (Salix Viminalis) che al tempo ne ricoprivano le pendici. Il Viminale è il più piccolo dei sette colli, si trova tra l'Esquilino a sud-est e il Quirinale a nord e nord-ovest.

Origini

Il Colle Viminale, ovvero il Collis Viminalis, forma, come il Quirinale e l'Esquilino, un contrafforte dell'altipiano proteso tra l'Aniene e il Tevere, ed è il più piccolo dei colli.

Ma le antichissime mura che, prima della più ampia duplice cinta di mura (quella serviana e quella del sec. IV, d'epoca regia) recinsero il Quirinale, non recinsero invece il Viminale che, secondo alcuni, entrò a far parte dell'Urbe al tempo della "Città di Tazio" precedente alla "Città delle IV Regioni" di Servio Tullio. 

Il Viminale dovette effettivamente far parte del nucleo sabino del Quirinale, infatti è anch'esso denominato "collis" e insieme ad esso fu incluso nella IV regione serviana e, nel riordinamento augusteo, nella VI regione.

"Servio rimediò alla mancanza imperciocché lo compiè (cioè il muro), aggiungendo il colle Esquilino ed il Viminale, i quali sono pure di accesso facile a chi di fuori, per la qual cosa scavando una fossa profonda riceverono la terra di dentro (cioè sulla sponda interna del fosso), ed estesero lungo il margine interno del fosso un terrapieno di sei stadi e sopra questo fabbricarono il muro, e le torri dalla porta Collina fino alla porta Esquilina: verso la metà però dell'aggere havvi una terza porta che ha lo stesso nome, che il monte Viminale."

(Antonio Nibby - 1821)

Il colle Viminale ha sempre costituito, almeno in parte, un'accessione del colle Quirinale pur essendone distinto.

Etnicamente e politicamente, il Viminale dovette far parte del nucleo sabino del Quirinale. È infatti al pari di questo denominato "collis" e del pari fu incluso nella IV regione serviana e, nel riordinamento augusteo, nella VI. Ma le antichissime mura che, precedentemente alla più ampia duplice cinta che ora s'identifica rispettivamente nella vera cinta serviana e in quella del sec. IV, fin qui presunta dell'epoca regia, dovettero probabilmente recingere il Quirinale, non recinsero certo il Viminale che entrò a far parte dell'organismo urbano solo nella fase già progredita di unificazione dei due nuclei palatino e collino, costituenti quel che ora gli storici chiamano più o meno propriamente la "Città di Tazio" che precede la "Città delle IV Regioni" di Servio Tullio. Che il Viminale, precedentemente, potesse avere un suo proprio luogo forte in contrapposizione a quelli dell'Esquilino o a complemento di quello del Quirinale, può darsi, ma non ne è giunta notizia, né indizio veruno. Forse, come per il Quirinale, il presumibile tracciato di una più antica e ristretta linea difensiva potrebbe esserci rappresentato dalla dislocazione dei sacelli e dalla processione degli Argei, ma nessun sacello troviamo ricordato sul Viminale e nessun punto di riferimento ad esso nella processione.

Eventi storici

Al giorno d'oggi vi è presente il Palazzo del Viminale, sede dal 1925 della presidenza del consiglio dei ministri e del ministero interno, non visitabile all’interno ma pur sempre interessante da vedere da fuori, il Museo delle Terme di Diocleziano, la Piazza della Repubblica con la sua enorme fontana e il Teatro dell’Opera.

Informazioni relative al presente

Il colle Quirinale

Il colle Quirinale è uno dei sette colli su cui venne fondata Roma, L'altezza massima del colle è 50,9 metri. Con questo nome viene anche indicata la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana che ha sede nel palazzo omonimo. All'epoca dell'impero romano il Quirinale era divenuto un quartiere popolato da case patrizie. Si racconta inoltre che, morto Romolo, una volta associato al Dio Quirino, a lui fu edificato un tempio sul colle che da lui prese il nome: il Quirinale.

Origini

Il colle Quirinale, fu stabilmente abitato fin dall'età del ferro, infatti lo confermano rinvenimenti di tombe datate al VII secolo a.C. Gli abitanti del colle, già in epoca antica, furono i Sabini  di Tito Tazio, che successivamente dopo la pace con i romani si unirono ai Latini situati sul Palatino. Il nome Quirinale deriva dagli originali abitanti del colle, detti Quiriti. Secondo alcuni però entrambi i termini derivano dalla parola sabina quiris, che significa “astato” (lanciere). Quirites o Curites furono i nomi alternativi usati in politica e in letteratura dagli stessi romani. Se tuttavia la parola Quirito può effettivamente derivare da "quiris", la parola “Collis Quirinale” deriva dagli abitanti Quiriti e non dalle lance. Il colle Quirinale, insieme al Viminale,era considerato il "collis" per eccellenza mentre gli altri 5 erano definiti "montes". Il colle in origine aveva un aspetto diverso da quello attuale: era formato da un insieme di 4 alture (montes), ovvero il Collis Latiaris a sud, vicino ai Fori Imperiali, il Collis Mucialis o Sanqualis (per la presenza della Porta Sanqualis alle mura serviane),  era tra la attuale villa Colonna e il Palazzo del Quirinale, il Collis o Mons Salutaris dove si trova la chiesa di Sant'Andrea,  il Collis o Mons Quirinalis nella attuale zona del Ministero delle Finanze.  Al tempo di Romulo una tribù di sabini guidati da Tito Tazio occupò la sommità del Quirinale. Dopo il ratto delle sabine e la fine della guerra i due popoli si riunirono sotto i due re Romulo e Tito Tazio che governarono insieme. Da qui in poi il Quirinale fece parte di Roma e l'intera sommità giacque tra il tradizionale pomerio e la città.

Il Qurinale fu inserito nel VI secolo a.C. da Servio Tullio nella IV regione urbana, mentre  Augusto nel 7 a.C. lo inserisce come parte della VI e della VII Regione Augustea.

Eventi Storici

All'epoca dell'Impero Romano il Quirinale era divenuto un quartiere popolato da case patrizie. Il colle vide la costruzione dell'ultimo dei grandi stabilimenti termali di Roma, le "Terme di Costantino", fatte costruire da Costantino nel 315 d.C. Occupavano un'area irregolare piuttosto stretta ed allungata, oggi compresa tra la piazza del Quirinale e le vie XXIV Maggio, della Consulta e Nazionale, ottenuta con grandi lavori di sbancamento e di regolarizzazione del terreno in pendio. Danneggiate da un incendio, furono restaurate dal prefetto Petronius Magnus Quadratianus nel 443, quando probabilmente vi furono collocati i gruppi equestri dei Dioscuri che oggi sono situati al centro di piazza del Quirinale.

Il Colle del Quirinale al giorno d'oggi, ospita molti monumenti importanti come la chiesa di Sant'Andrea al Quirinale, che venne progettata da Gian Lorenzo Bernini. Oppure le quattro fontane e la chiesa di San Carlo alle quattro fontane del Borrinimi. Il Colle ospita anche una struttura molto importante che è il palazzo del Quirinale sede della Presidenza della Repubblica Italiana in cui risiede il Presidente Mattarella

Informazioni relative al presente

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