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Scoperta dell'America: 1492
COMMERCIO TRIANGOLARE:
a partire dal '500, è l'importazione forzata degli schiavi neri dall'Africa alle Americhe da parte degli Europei.
Navi eurepee partivano con carichi di poco valore (perline, anelli, collane, etc.), manufatti, indumenti di lana o cotone da poco, rum, ma soprattutto fucili.
Molti dei sovrani africani si occupavano di catturare i membri delle tribù indigene e di venderli agli europei come schiavi.
In cambio ottenevano molti oggetti (di scarso valore) ma soprattutto i fucili, con i quali potevano affermare la loro forza (1 fucile = 1 schiavo).
Gli scambi avvenivano sulle coste della Guinea o del Congo, dove le stesse navi che avevano trasportato le merci venivano riempite di schiavi africani. Queste navi erano chiamate navi negriere ed erano dirette nel Nord America in particolare, ma anche nell'America Latina.
Le condizioni del viaggio erano spaventose. Molti schiavi morivano prima di arrivare a destinazione per fame o malattie e i corpi erano gettati in mare.
Giunti in America, gli schiavi sopravvissuti venivano venduti a ricchi proprietari terrieri, in particolare degli Stati del sud, in vere e proprie aste.
Gli schiavi erano mandati a lavorare nelle piantagioni di cotone e di tabacco. Alcune donne e bambini erano impiegati nei lavori domestici
Anche in America del sud la sorte degli schiavi era la stessa, almeno per coloro i quali erano sopravvissuti al viaggio.
Gli schiavi erano impiegati nelle piantagioni di tabacco e canna da zucchero, ma anche per estrarre metalli, minerali e pietre preziose.
I mercanti europei, venduti gli schiavi e acquistato merci preziose in America (oro, pietre preziose, ma anche cotone, tabacco, zucchero grezzo, etc.) avevano ormai le navi cariche per poter tornare i Europa e vendere a caro prezzo il frutto del loro lavoro.