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Agenda 2030

Articolo 12-14

Ludovico D'Oria, Davide de Giosa

Federico Piscopo, Daniele Romano

INQUINAMENTO NEL MARE

OBIETTIVO 12

ARTICOLO 12

CONSUMO E CRESCITA SOSTENIBILE

La crescita sostenibile rappresenta uno degli obiettivi fondamentali dell'Unione europea. Dinanzi alla scarsità globale delle risorse naturali, «fare di più con meno» è divenuta la sfida principale per produttori e consumatori. Per superare tale sfida, in un periodo di rapidi cambiamenti climatici e di crescente domanda di energie e risorse, l'Unione europea ha introdotto una serie di politiche e di iniziative volte a garantire un consumo e una crescita sostenibili. Tali politiche dovrebbero migliorare le prestazioni ambientali complessive dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita, stimolare la domanda di prodotti e tecnologie produttive migliori e aiutare i consumatori a compiere scelte informate

Obiettivo 14

ARTICOLO 14

L’obiettivo 14 mira a ridurre in modo significativo entro il 2025 tutti i tipi di inquinamento marittimo e a portare a un livello minimo l’acidificazione degli oceani. Già entro il 2020 gli ecosistemi marini e costieri dovranno essere gestiti e protetti in modo sostenibile. Entro il 2020 anche la pesca dovrà essere disciplinata in modo efficace. Per porre un limite alla pesca eccessiva nei mari, le attività illegali e non regolamentate in questo campo nonché le pratiche distruttive dovranno essere sradicate entro il 2020.

INQUINAMENTO NEL MARE

Sacchetti di plastica, palloni, scarpe, materiali di imballaggio: se non smaltiamo i rifiuti a regola d'arte, prima o poi vanno a finire in mare. In particolare la plastica è un materiale non biodegradabile e rischia di essere ingerita da balene, gabbiani, tartarughe marine.

I pezzi di plastica possono restare nella gola degli animali o ostruirne il tratto digerente, e di conseguenza bloccare le vie respiratorie e impedire l'assunzione di cibo. Se giovani esemplari rimangono impigliati nella plastica possono sviluppare malformazioni durante la crescita. Una volta in mare, però, i rifiuti possono anche tornare sulla terraferma sospinti dal movimento delle onde, e inquinare così spiagge e altre zone costiere. Ogni anno si stima che finiscano nelle acque marine 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. Nei mari sono finiti almeno 86 milioni di tonnellate di plastica, di cui una buona parte si è depositata sui fondali. Nelle acque e negli oceani si trovano anche le microplastiche, che derivano dal lavaggio di tessuti sintetici o dalla disintegrazione di rifiuti plastici. Le microplastiche possono essere assorbite dagli organismi marini: in numerosi animali è stata rinvenuta la presenza di queste microparticelle.

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