Journal des savants
L'ascesa di due superpotenze: Russia e Prussia
8 febbraio 1725
La Russia diventa smart: Pietro I
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A dare un decisivo impulso alla Russia fu la dinastia dei Romanov. Il capostipite, Michele, creò uno stato forte e centralizzato, lasciando però immutata l'arcaica struttura sociale. Ad avviare la modernizzazione fu lo zar Pietro I, detto il Grande...
- Porta avanti una politica accentratrice: accresce il potere dello stato e previene il pericolo di rivolte sociali
- Elimina ogni possibiità di interferenza di altri organi statali: in particolare, priva di poteri l'assemblea dei nobili(boiari)(detta Duma) e la sostituisce con un consiglio da lui scelto
- Sottomette la Chiesa ortodossa allo stato rendendola dipendente dai pubblici poteri
- Ricorre a un corpo speciale per un totale controllo sociale: con l'istituzione di una polizia segreta viene repressa ogni forma di opposizione politica
- Avvia un processo di occidentalizzazione: incoraggia l'istruzione e la ricerca scientifica, rende più efficace la brucrozia, riorganizza l'esercito, dette avvio alle prime industrie di stato e favorì gli scambi commerciali.
Secondo il sovrano era necessario garantire alla Russia confini sicuri e uno sbocco sul mare: a questo scopo egli combattè con i turchi per la conquista di Azov, sul Mar Nero, e con gli svedesi per lo sboccò sul Mar Baltico. In seguito alla serie di conflitti con i vari stati confinanti, riuscì a strappare a danno della Svezia con la pace di Nystaldt (1721) il golfo di Finlandia, affaciato sul Mar Baltico.
Nel 1703, inoltre, fondò la città di San Pietroburgo che fece divenire capitale nel 1715. La nuova città costituì una vera e propria "finestra sull'Europa" e un segno manifesto dell'apertura verso l'Occidente voluta dallo zar.
Politica estera
Finalmente un successore sul trono russo: Caterina II
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Dopo Pietro I la successione al trono fu caotica : dopo oltre un quarantennio di lotta di sucessione salì al trono la zarina Caterina II, sovrana energetica, colta e amica dei maggiori letterari francesi. Dopo aver ideato vari progetti di riforma sociale miranti ad abolire la servitù della gleba e all'introduzione di un codice di leggi basato sulla piena uguaglianza, Caterina si trovò costretta a rinunciare alla loro applicazione pratica a causa della ferma opposizione dell'aristocrazia. Caterina introdusse comunque alcuni miglioramenti nell'ambito dell'assistenza sanitaria , dell'istruzione e dell'apparato statale.
Il dispotismo di Caterina la Grande
Un'iniziativa destianata a generare fortissima ostilità fu la deportazione fozata di grandi masse di contadini, che furono insediate nella quasi disabitate regioni meridionali (Ucraina e nelle pianure circostanti il Volga). Tale azione fu causa di numerose rivolte, la più nota delle quali fi quella di Pugaciof (1742-1775). La deportazione forzata dei contadini suscitò anche l'ostilità dell'elite intellettuale, che si allontanò dall'imperatrice, dando origine a quel profondo contrasto tra intellettuale e potere zarista destinato a segnare da allora la storia russa.
Espanse rapidamente l'egemonia russa: a ovest vi fu l'annessione del territorio maggiore, ottenuto dallo smembramento della Confederazione Polacco-Lituana; in seguito alle guerre russo-turche occupò la Crimea; all'estremo est incominciò la colonizzazione dell'Alaska.
La politica espansionistica
Sparisce il regno dei cavalieri teutonici, ma appare sulla cartina la Prussia
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Nel corso del '700 emerse una nuova entità statale destinata ad avere un ruolo sempre più determinante in Europa, la Prussia, abitata dai Cavalieri teutonici che si erano insediati nella regione al tempo delle crociate. Artefice della sua potenza fu la dinastia dei Hohenzollern. Alberto di Hohenzollern o di Brandeburgo nel 1525 era riuscito a traformare il paese in ducato ereditario sotto la sovranità polacca ma privo di una solida consistenza territoriale e politica e per di più non del tutto indipendente.
Le basi della futura potenza prussiana furono gettate da Federico Guglielmo (1640-1688) noto come il "grande elettore": egli ampliò il territorio con nuove annessioni, procedette alla formazione di un forte e disciplinato esercito e diede slancio all'economia. Suo figlio Federico I ottenne il titolo di re di Prussia nel 1701.
Federico I accolse gli ugonotti in fuga dopo la revoca dell'editto di Nantes, sfruttandoli per colonizzare i vasti territori fino ad allora disabitati. Inoltre ristrutturò l'orgazzione dello stato secondo i principi assolutistici e istituì un efficiente sistema fiscale, con le cui entrate costanti potè procedere alla formazione, attraverso la coscrizione obbligatoria, di un esercito poderoso tanto da meritarsi il titolo di "Re sergente". Proprio questa speciale cura per il potenziamento militare divenne un aspetto caratteristico dello stato prussiano.
Il dispotismo "illuminato" vero: Federico II
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Federico II di Hohenzollern detto il Grande, è considerato il padre fondatore della potenza prussiana e fu il sovrano più ben visto(dagli illuministi) del suo tempo. Spesso dimostrò vivo interesse alle condizioni di vita dei propri sudditi, emanando norme per un più ampio godimento della libertà di religione e per la diffusione del libero pensiero.
- Crea banche agricole e crediti agrari per promuovere l'agricoltura
- Sistema il corso dei fiumi e dei canali
- Obbliga i grandi proprietari a erigere case coloniche e a distribuire gratuitamente i sementi
- Esonera dal pagamento di imposte gli abitanti delle campagne colpite dalle guerre
- Favorisce la coltivazione della patata
- Abolisce la tortura e migliora il regime carcerario
- Favorisce l'industrializzazione del Paese.