Commento Ciàula scopre la luna

Titolo, autore, epoca

Il racconto Ciàula scopre la luna, che fa parte della raccolta novelle per un anno, è stato scritto da Luigi Pirandello, nato a Girgenti nel 1867 e morto a Roma nel 1936 e ad egli venne conferito il premio Nobel per la Letteratura nel 1934

Riassunto

Riassunto

Cacciagallina, il capo di tutti i picconieri, minaccia con una pistola tutti i lavoratori dicendo loro che dovevano rimanere in miniera per lavorare tutta la notte, ma essi, stanchi per il lavoro di tutto il giorno, se ne andarono. Rimase solo un vecchietto cieco da un occhio, Zi Scarda, e il suo caruso Ciàula. Il ragazzo era chiamato così perchè, quando arrivava a lavoro, cominciava a fare il verso della cornacchia (cràh! cràh!). Ciàula seguiva dappertutto Zi Scarda, ma al contrario di lui, odiava rimanere al buio, e cominciò ad averne paura in un episodio precedente, dove con l'esplosione di una mina, il figlio di Zi Scarda morì e l'uomo rimase cieco in un occhio. Ciàula con l'esplosione non si fece niente per fortuna, ma la sua lanterna si ruppe e, trovando a stento la via d'uscita, attorno a lui trovò solo il buio. La notte in cui rimasero in miniera Zi Scarda e Ciàula dovevano portare un carico fuori dalla buca, ma il ragazzo non voleva guardare fuori perchè non voleva vedere il buio, ma quando uscirono, trovò la luna che rendeva tutto visibile agli occhi di Ciàula ed egli, felice di vederla, si commosse con lacrime di gioia.

Titolo, autore, epoca

Personaggi

Personaggi

I personaggi principali sono Zi Scarda, un vecchietto rimasto cieco da un occhio durante un'esplosione in miniera. E' un uomo che si lascia andare, perfino quando Cacciagallina lo scuote con violenza lui non si lamenta e continua il suo lavoro. Dall'occhio buono ogni tanto gli esce una lacrima che porta alla bocca sempre arsa. Per lui è un gusto e un riposo. Poi c'è Ciàula, un ragazzo giovane soprannominato con il nome di un uccello. Ha paura del buio, infatti sta sempre con Zi Scarda e la sua lanterna. Quando lavora è vestito con un sacco e una camicia, ma per tornare in paese si veste con un panciotto largo e lungo, dei calzoni con delle finestre aperte, un cappottello d'albagio e stava scalzo. I personaggi secondari sono Cacciagallina, il capo dei picconieri, i picconieri e poi vengono citati il figlio di Zi Scarda, i sette orfanelli e la nuora.

Spazio, tempo

Spazio, tempo

Quasi tutta la novella è ambientata nella miniera, uno spazio chiuso, buio e profondo, mentre il finale si svolge al di fuori della caverna, quando Ciàula scopre la luna. I fatti sono narrati in un tempo antico e non sono raccontati in ordine logico-cronologico perchè troviamo un flashback.

Narratore, lingua e stile

La novella è caratterizzata la lunghi periodi ed un lingusggio che si alterna con termini formali e termini dialettali. La narrazione è in terza persona e troviamo numerosi discorsi diretti e momenti di descrizione che rallentano il ritmo della narrazione. Il narratore è onniscente, ovvero conosce a fondo i personaggi, i loro sentimenti, quello che accade e quello che accadrà.

Narratore, lingua e stile

Intenzione comunicativa

A mio parere Ciàula rappresenta molte persone di oggi, come tutti coloro che non vogliono superare la propria paura perchè l'hanno vissuta di persona. Bisogna affrontare il problema e reagire senza timore. Nel nostro incubo troveremo la luce, come Ciàula nel buio ha trovato la luna, che lo ha salvato dalla sua paura, e come una mamma protegge il proprio bambino, essa ha protetto il ragazzo dal buio che lo circondava.

Intenzione comunicativa

Commento personale

Questa novella è stata di mio gradimento. Ho apprezzato il tema principale, come si sono svolti i fatti e il finale commovente e inaspettato. L'intenzione comunicativa esprime il cuore della novella: superare la paura.