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i cluniacensi e cistercensi sono degli ordini monastici sotto il diretto controllo del papa
la loro diffusione inizia dalla fine del x secolo. in quel periodo la Chiesa era corrotta, veniva accusata di : simonia e vendita dei beni ecclesiastici
ERANO FONDATI ENTRAMBI SUI PRINCIPI DELLA REGOLA BENEDETTINA
La Regola dell'Ordine di san Benedetto, o Regola benedettina fu dettata da San Benedetto da Norcia nel 534 e il suo motto era "ora et labora" (prega e lavora), dal quale traggono regola poi i due ordini.
San Benedetto da Norcia fu il santo che unì il lavoro alla preghiera e il fondatore dell’ordine benedettino. Scrisse per i suoi monaci la Regola, che prescrive povertà, obbedienza e un fortissimo impegno di preghiera e di lavoro, secondo il motto Ora et labora (“Prega e lavora“).
i primi abati
Ebbe origine dall'abbazia di Cîteaux (in latino Cistercium), in Borgogna, Sorse all'interno della congregazione cluniacense, dal desiderio di maggiore austerità di alcuni monaci e da quello di ritornare alla stretta osservanza della regola di san Benedetto e al lavoro manuale. L'ordine è organizzato in monasteri autonomi riuniti in congregazioni monastiche, ciascuna delle quali dotata di costituzioni proprie, ed è retto da un abate generale residente a Roma.
La Congregazione cluniacense rappresentò una delle più profonde riforme dell'Ordine benedettino, secondo l'aspirazione a un monachesimo integrale: sue caratteristiche furono il pronunciato ritualismo, la norma del silenzio e in genere un accentuato spiritualismo. I monaci cluniacensi, seguendo la Regola di San Benedetto, erano tenuti a dividere la propria giornata tra preghiera e lavoro; ciononostante il fondatore dell'ordine cluniacense considerasse la preghiera con maggiore importanza: i monaci pregavano sia di giorno che nelle ore notturne; il lavoro consisteva invece principalmente in trascrizione di testi antichi (sacri o profani), passando in secondo piano il lavoro manuale.
Prerogativa dei monaci cluniacensi era la carità cristiana: accoglievano e rifocillavano pellegrini e chierici in viaggio, soccorrevano i poveri, visitavano a domicilio i malati; ospitavano i bisognosi nella casa dei poveri, donando loro pane, vino, carne e vestiti.