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Hume
La società
nasce da una con-
venzione sulla base del
riconoscimento collettivo
della sua utilità: essa stabili-
sce dovere e valori che vengo-
no trasmessi mediante l'educa-
zione ai nuovi membri.
La Politica
Hume condi-
vide l'approccio di
Locke, secondo il quale oc-
corre partire dall'anilisi della
conoscenza umana per determi-
narne i limiti e le possibilità. Hume sostiene la necessità di fondare una vera e propria scienza dell'uomo.
Per una scienza dell'uomo
La conoscen-
za deriva dall'esperien
za, sotto forma di impres-
sioni sensoriali. Le idee sono il
ricordo di tali impressioni: le idee
semplici corrispondono direttamen-
te alle impressioni, quelle complesse
derivano dalla combinazione di più
idee semplici
La teoria della conoscenza
c
La critica al principio di casualità
I fatti non
hanno nessun si-
gnificato etico. Il bene e
il male non sono nei fatti,
ma nella reazione del sogget-
to ai fatti.
La morale e l'estetica del sentimento
Hume ap-
plica la critica alla
sostanza anche al mon-
do: ciò che sicuramente
esiste sono le percezioni che
proviamo, non le sostanze.
Il mondo e l'io
Pur negando
che si possa giungere
attraverso l'esperienza al-
la conoscenza della sostanza
o di leggi generali, Hume non
contesta l'utilità del conoscere
per la vita e per il benessere
umano.
Lo scetticismo humiano e la conoscenza come probabilità
Hume nega
la possibilità di di-
mostra razionalmente l'e-
sistenza di Dio, anche come
artefice dell'universo, come vo-
leva il deismo.