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Il dipinto: Santo trafitto dalle frecce dei martiri,legato alla colonna di un edificio classico in rovina.
Tempera su tela, databile al 1481 circa e conservata nel Museo del Louvre a Parigi.
Nel dipinto:
Spalle : abbasssate
Sul ca...
Nel dipinto:
Spalle : abbasssate
Sul capo: Aureola di pulviscolo dorato
Le frecce: Entrano ed escono dal corpo, scorrendo sottopelle per aumentare il senso tradico del dolore che il santo sembra sopportare con pietosa rassegnazione grazie alla FEDE RELIGIOSA, come suggerisce infatti il volto verso il cielo , ovvero verso Dio.
Da notare: effetto delle corde che stringono le carni con grande REALISMO, come per es. sul braccio destro
Il Bacino: si solleva in alto a destra
Il SANTO, diede ...
Il Bacino: si solleva in alto a destra
Il SANTO, diede al pittore:
l'opportunità di eseguire una virtuosa rappresentazione anatomica del ''nudo'' maschile;
con il torace trattato con particolare morbidezza di toni. (Principale interesse di Mantegna)
Nell'angolo in basso a destra: due arcieri (insisten...
Nell'angolo in basso a destra: due arcieri (insistenza chiaro-scuro per sottolineare la crudeltà. Presenza ininfluente)
Sempre in basso a sinistra: Abbozzo di una tunica e un piede in un sandalo (frammenti classici)---> Reperti antichi
INTERPRETAZIONE QINQUIETA CON LE ROVINE: SIMBOLO CADUCITA' DEL MONDO ANTICO
Mantegna: Non si limita a rappresentare il santo in ualità di portatore degli ideali e non guarda solamente la componente simbolica, ma pone l'accento sulla componente esteriore:
Dà una spolverata agli schemi della statuaria classica con il gioco di luci ed ombre: scolpisce la muscolatura rendendo plastico il corpo
Legame fra figura umana e architettura: SPAZIO ordinato dalla PROSPETTIVA
(tinte chiare) (Luce che risalta il santo)