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se questo è un uomo

libro

Se questo è un uomo è un libro autobiografico in cui Levi descrive il periodo che ha passato nei campi di sterminio tra il 1943 e il 1945

primo levi

Primo Levi nacque a Torino il 31 luglio 1919 da una famiglia ebraica. Durante il periodo fascista Primo Levi venne assunto in maniera semi-illegale da un'impresa, con il compito di trovare un metodo economicamente conveniente per estrarre le tracce di nichel contenute nel materiale di scarto di una cava d'amianto. Nel 1942 si trasferì a Milano, avendo trovato un impiego migliore presso una fabbrica svizzera di medicinali. Qui Levi, assieme ad alcuni amici, venne in contatto con ambienti antifascisti militanti ed entrò nel Partito d'Azione clandestino.

Poco dopo, il 13 dicembre 1943, venne arrestato dalla milizia fascista nel villaggio di Amay, sul versante verso Saint-Vincent del Col de Joux. Interrogato, preferì dichiararsi ebreo piuttosto che partigiano e per questo fu trasferito nel campo di Fossoli, presso Carpi, in provincia di Modena.

fossoli

Il campo di Fossoli nacque come campo di prigionia e concentramento situato nell'omonima località dell'Emilia-Romagna, frazione di Carpi, allestito dagli italiani nel 1942. Fu successivamente utilizzato dalla Repubblica Sociale Italiana e quindi direttamente dalle SS come principale campo di concentramento e transito per la deportazione in Germania di ebrei e oppositori politici. Nel dopoguerra, vi furono internati prigionieri del regime sconfitto. Levi, dopo essere stato giudicato adatto ai lavori pesanti, viene trasferito a Monowitz.

monowitz

Il campo di lavoro di Monowitz fu uno dei tre campi principali che formavano il complesso concentrazionario situato nelle vicinanze di Auschwitz, in Polonia. Fu fondato nell'ottobre 1942 vicino alla piccola frazione di Monowice in Polonia, nei pressi dell'impianto per la produzione di gomma sintetica Buna-Werke. La Buna fu il più colossale affare delle SS. Questa fabbrica però, costata migliaia di morti non entrò mai in produzione.

"sul fondo"

Il capitolo descrive l’arrivo dei deportati nel campo di Buna-Monowitz, vicino ad Auschwitz.

I deportati vengono fatti entrare in una camera, poco riscaldata e con un rubinetto dal quale non si può bere, in quanto l’acqua è inquinata. I prigionieri sono assetati, dopo quattro giorni di viaggio in cui non gli è stato dato nulla da bere, è una vera tortura.

Nella stanza entra infine una SS che inizia a dare ordini in tedesco, tradotti da un interprete che fa parte del gruppo dei prigionieri. L'ordine era di spogliarsi, togliersi le scrpe e mettersi in fila.

Quattro uomini con rasoio, pennelli e tosatrici, vestiti con pantaloni e giacche a righe con un numero cucito sul petto entrano e radono e tosano tutti. I deportati, tutti nudi e tosati, vengono portati in una sala docce fredda in cui rimangono per un certo lasso di tempo con i piedi immersi nell'acqua senza che succeda nulla. E allora cominciano a domandarsi che sarà di loro, dove sono gli altri, le donne, i bambini, se mai li rivedranno. Vengono zittiti con brutalità dal maresciallo delle SS attraverso la traduzione dell’interprete a cui le parole cattive che è costretto a tradurre storcono la bocca in una smorfia.

spiegazione "sul fondo"

La rasatura e il taglio di capelli venivano fatti per evitare il passaggio di malattie tra un prigioniero e l'altro. Venivano fatti spogliare, oltre per essere disinfettati, per togliere loro ogni avere, a partire dagli orologi fino alle scarpe. Il loro tatuaggio serviva per distinguerli e dovevano essere mostrati in ogni situazione, ad esempio per prendere da mangiare. Con queste leggi i tedeschi deturpavano l'umanità e l'idenbtità dei prigionieri.

commento personale

Abbiamo trovato questo libro molto interessante, nonostante non rientra nella categoria di libri che ci appassiona. Durante la lettura ci ha assalite la tristezza pensando a ciò che è successo e che i prigionieri dei campi di sterminio hanno dovuto affrontare. Anche se abbiamo trovato la trama un po' pesante da affrontare, siamo felici di aver avuto l'opportunità di leggere questo fatto storico sotto il punto di vista di una persona che l'ha vissuta sulla sua pelle

per non dimenticare

"se comprende è impossibile, conoscere è necessario, perchè ciò che è accaduto puo ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e occultate: anche le nostre.

-Primo levi

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