Gens Giulio Claudia

TIBERIO (14-37 d.C.)

TIBERIO

Venne adottato nel 4 d.C. da Augusto in modo da farlo diventare suo successore alla propria morte.

Quando salì al trono essendo della gens Claudia e Augusto della gens Iulia iniziò la dinastia dei Giulio-Claudi.

Fu un buon amministratore che si concentrò su risolvere problemi interni infatti non fece nuove conquiste, ma consolidò i confini dell'impero.

CALIGOLA (37-41 d.C.)

CALIGOLA

Alla morte di Tiberio nel 37 d.C. il senato scelse come suo successore Gaio Cesare detto anche Caligola.

Introdusse la genuflessione e divinizzò la sorella morta precocemente inoltre obbligò gli ebrei a introdurre nel tempio di Gerusalemme una sua statua, questo suscitò scontento che sfociò in una rivolta. A questi atti non graditi ne affiancò altri per cercare di riaquistare la fiducia di qualcuno, dissipò l'eredità di Tiberio in donativi ai soldati e abbellimenti pubblici. Con il suo comportamento però cadde vittima di una congiura da parte dei pretoriani.

CLAUDIO (41-54 d.C.)

CLAUDIO

Venne eletto dai pretoriani con l'appoggio della plebe sia perchè era l'unico rimasto della dinastia Giulio-Claudia sia perchè come descritto da Svetonio goffo e stupido si pensarono che sarebbe stato un sovrano facilmente malleabile.

In realtà il suo governo si rivelò molto incisivo attuò molte riforme in diversi campi ad esempio sviluppò una rete stradale realizzò grandiose opere pubbliche come il porto di Ostia e l'acquedotto, inoltre estese la cittadnanza romana ad alcuni popoli itallici e riappacificò i rapporti con gli ebrei. In campo militare riportò diverse conquiste tra cui la britannia meridionale. Claudio ebbe due mogli Messalina e Agrippina che lo convinse a fargli succedere suo figlio Nerone, per questo motivo si pensa che sia stata proprio lei a ucciderlo per velocizzare l'ascesa del figlio.

NERONE (54-68 d.C.)

NERONE

Salì al potere diciassettenne e per i primi anni subì le influenze della madre e del tutore che attuarono una politica moderata rispettosa nei confronti del senato.

Dopo aver fatto uccidere il fratello decise di eliminare anche la madre che era diventata insopportabile.

Nel 64 d.C. a Roma scoppiò un incendio che distrusse gran parte della città e Nerone decise di dare la colpa ai cristiani che subirono una prima persecuzione.

Nel 65 d.C. fu scoperta una congiura da parte del senato contro di lui e attuò una politica di terrore per stroncare il senato.

Istituì i giochi neroniani nei quali si esibbì come poeta e musico per avvicinare a lui la plebe. Questi spettacoli e la costruzione della sua villa la Domus aurea gli costarono molti soldi che sarebbero serviti per ricostruire la città, questo provocò diverse proteste da tutto l'impero in particolare dalla Spagna che collabborò con il senato e uccise Nerone ponendo fine alla dinastia Giulio-Claudia.