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FILOSOFIA ELLENISTICA

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Anna Baldo

Maggio 2023

ELLENISMO

ELLENISMO

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CHE COS'E'?

Che cos'è?

La filosofia ellenistica è caratterizzata dalla ricerca della felicità individuale attraverso la razionalità e l'autocontrollo. Questo movimento filosofico si divide in tre scuole principali: lo Stoicismo, l'Epicureismo e lo Scetticismo.L'Ellenismo è un periodo della storia antica che va dal IV secolo a.C. al I secolo a.C., che inizia con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. e termina con la conquista romana del Mediterraneo orientale. In quest o periodo, il mondo greco si espande e si fonde con altre culture come quella egizia, persiana e indiana. L'età ellenistica è caratterizzata dalla formazione di grandi imperi come il Regno seleucide, il Regno tolemaico e il Regno di Macedonia, nonché dalla nascita di importanti filosofi, letterati e artisti.

EPICURO

EPICURO

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LA VITA E LE OPERE

La vita e le opere

  • LA VITA:

Epicuro nacque sull'isola di Samo nel 341 a.C. e trascorse gran parte della sua vita ad Atene, dove fondò la sua scuola di filosofia, il Giardino, intorno al 306 a.C. Epicuro dedicò la sua vita alla filosofia e alla ricerca della verità attraverso l'uso della ragione e della logica. Fu un insegnante rispettato e amato dai suoi discepoli, molti dei quali divennero successivamente filosofi importanti.

  • LE OPERE:

Le opere di Epicuro erano principalmente raccolte di lettere ai suoi discepoli e non furono mai pubblicate in vita. Tra le sue opere più importanti ci sono la "Lettera a Erodoto" sulla fisica, la "Lettera a Pitocle" sulla logica, la "Lettera a Meneceo" sull'etica e la "Lettera a Diogene" sulla teoria della conoscenza. Epicuro scrisse anche su temi come l'astronomia e la natura, ma molte di queste opere sono andate perdute.

LA FISICA

La fisica

Epicuro ha elaborato una teoria atomistica della fisica, basata sull'idea che tutto ciò che esiste è composto da particelle indivisibili chiamate atomi, che si muovono attraverso il vuoto. Gli atomi sono privi di qualità intrinseche, ma differiscono per forma, dimensione e posizione. Epicuro credeva che gli atomi si combinassero per formare tutti gli oggetti del mondo e che il loro movimento fosse causato da forze esterne, come la gravità. Epicuro ha inoltre affermato che la fisica era essenziale per la comprensione dell'etica, in quanto ci aiuta a capire come funzionano le cose e come possiamo vivere in modo felice e tranquillo nel mondo.

LA LOGICA

La logica

Secondo Epicuro, la conoscenza è fondamentale per raggiungere la felicità e si basa sulla percezione e sulla ragione. Ogni oggetto emette particelle invisibili che colpiscono i nostri sensi, ma la ragione è necessaria per giungere a una conoscenza sicura. La conoscenza dei piaceri e dei dolori è essenziale per evitare le passioni distruttive come la paura e l'ansia e raggiungere l'equilibrio nella vita. Epicuro sottolineava l'importanza dell'educazione nella formazione della conoscenza e nella ricerca della felicità, che doveva essere compresa come una pratica quotidiana.

L'ETICA

L'etica

La filosofia etica di Epicuro si concentra sull'importanza della ricerca della felicità personale attraverso la ricerca del piacere. Tuttavia, Epicuro ha sottolineato che la ricerca del piacere deve essere guidata dalla ragione e dalla moderazione. Epicuro credeva che il piacere tranquillo, ottenuto attraverso la moderazione e l'autodisciplina, fosse il più elevato bene e che la felicità consistesse nell'assenza di dolore e di turbamento. Inoltre, Epicuro ha sostenuto che la felicità non dipende dalle ricchezze o dal potere, ma dalla capacità di godere delle piccole cose della vita e dalle relazioni con gli amici.

STOICISMO

STOICISMO

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SVILUPPI STOICISMO

Sviluppi dello stoicismo

Lo stoicismo ebbe origine nel III secolo a.C. con Zenone, il fondatore della scuola stoica ad Atene. Successivamente, Cleante sviluppò la teoria stoica della fisica, che cercava di spiegare l'universo attraverso il principio del logos divino, inteso come ragione razionale che permea l'universo.

Arcesilao, capo dell'accademia platonica, criticò gli stoici per la loro dottrina dogmatica, portando alla creazione di una distinzione tra la posizione degli stoici e quella scettica, anche se gli stoici continuarono a sostenere la loro posizione.

La figura più influente dello stoicismo fu Crisippo, il terzo capo della scuola stoica. Crisippo sviluppò l'etica stoica e consolidò la teoria del criterio di verità, che affermava che la conoscenza si ottiene attraverso l'evidenza sensoriale. Inoltre, Crisippo affermò che la virtù è l'unica cosa veramente buona e che la felicità può essere raggiunta solo attraverso la virtù.

Nell'età romana, Marco Aurelio divenne un rappresentante dell'etica stoica. Scrisse i suoi Pensieri come esempio di un'applicazione pratica della filosofia nella vita quotidiana.

LA LOGICA

La logica

La logica stoica è stata sviluppata per comprendere il ragionamento e la conoscenza. Gli stoici credevano che la verità delle proposizioni potesse essere determinata attraverso l'evidenza sensoriale. In altre parole, una proposizione è vera se è in accordo con ciò che si può percepire con i sensi. Ad esempio, la proposizione "il cielo è azzurro" è vera se la nostra percezione visiva del cielo corrisponde all'idea di "azzurro".

La teoria del significato:

Gli stoici hanno anche sviluppato una teoria del significato delle proposizioni, secondo cui ogni proposizione è composta da un soggetto e un predicato. Inoltre, hanno distinto tra proposizioni categoreiche, che esprimono un giudizio diretto, e proposizioni ipotetiche, che esprimono un giudizio condizionale. Ad esempio, "gli uomini sono mortali" è una proposizione categoreica, mentre "se tutti gli uomini sono mortali, allora Socrate è mortale" è una proposizione ipotetica.

La teoria del ragionamento:

La teoria del ragionamento degli stoici si basa sulla deduzione per contrasto. Questa teoria sostiene che se due proposizioni contrarie sono entrambe false, allora la loro negazione deve essere vera. Ad esempio, se "tutti gli uomini sono mortali" e "nessun uomo è mortale" sono entrambe false, allora la loro negazione, "alcuni uomini sono mortali", deve essere vera.

Nella teoria del ragionamento degli stoici si faceva uso dei cosiddetti "cinque indimostrabili": il principio di non-contraddizione, il principio del terzo escluso, il principio dell'identità, il principio della non-beffa e il principio di ragionamento sufficiente. Questi principi erano considerati fondamentali e non necessitavano di dimostrazione, ma erano accettati come auto-evidenti e necessari per qualsiasi forma di ragionamento logico.

LA FISICA

La fisica

  • La fisica stoica si basa sulla nozione di universo come organismo vivente. Gli stoici sostengono che l'universo è composto da un unico principio attivo, chiamato pneuma, che anima e organizza tutte le cose. Inoltre, sostengono che l'universo è ciclico e che si ripete continuamente. Ciò significa che ogni cosa che esiste si trasforma costantemente in altre cose, ma che l'universo nel suo insieme rimane immutato.

  • Gli stoici hanno anche sviluppato una teoria delle cause che si basa sulla nozione di determinismo. Secondo gli stoici, ogni cosa che accade ha una causa, e questa causa è determinata dalle leggi della natura. Questo significa che l'universo è deterministico e che ogni cosa che accade è prevedibile in base alle leggi della natura.

L'ETICA

L'etica

L'etica degli stoici si basava sulla ricerca della virtù, intesa come saggezza, giustizia, coraggio e autocontrollo, come la cosa veramente buona nella vita. Gli stoici promuovevano l'accettazione del destino e la pratica dell'apatia, ovvero la rinuncia ai desideri e alle emozioni che potevano disturbare la serenità interiore. Inoltre, gli stoici credevano nella concezione di un'unica comunità umana fondata sulla ragione e sulla virtù, in cui tutte le persone erano uguali e interconnesse. La teoria stoica invitava all'uso della ragione per raggiungere la virtù, alla promozione dell'uguaglianza e della giustizia sociale e all'apprezzamento della vita in ogni momento.

SCETTICISMO

LO SCETTICISMO

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CHE COS'E'?

Che cos'è?

Lo scetticismo è una corrente filosofica che mette in dubbio la possibilità di raggiungere una conoscenza certa e assoluta della realtà. Gli scettici ritengono che la conoscenza umana sia sempre relativa e condizionata dalle nostre percezioni, dalle circostanze in cui ci troviamo e dalle limitazioni della nostra mente. Pertanto, non è possibile raggiungere una verità assoluta e indubitabile, ma solo una conoscenza provvisoria e soggettiva, che può essere messa continuamente in discussione. Il filosofo greco Pirrone è considerato il fondatore della scuola scettica antica, mentre nella filosofia moderna lo scetticismo è stato sostenuto da pensatori come Montaigne, Hume e Nietzsche. Lo scetticismo ha avuto una grande influenza sulla storia della filosofia, influenzando molte altre correnti e teorie.

PIRRONE

Pirrone

Pirrone, nato a Elide intorno al 360 a.C., fu uno dei fondatori del movimento scettico. affermazione può essere contraddetta e che la conoscenza è impossibile. In altre parole, la realtà è incerta e mutevole, e la verità è relativa alla situazione e alle circostanze in cui ci si trova. Per questo motivo, secondo Pirrone, la percezione coglie solo ciò che appare, ma non la realtà in sé. Occorre, quindi, praticare l'afasia, ovvero l'astensione dal giudizio, per raggiungere l'imperturbabilità. Solo in questo modo si può evitare l'angoscia e la sofferenza causate dalle aspettative e dalle delusioni.

ARCESILAO

Arcesilao

Arcesilao, nato ad Atene intorno al 315 a.C., fu il successore di Pirrone alla guida della scuola scettica. Le sue opere sono andate perdute, ma abbiamo notizie del suo pensiero grazie alle testimonianze dei suoi discepoli. Arcesilao si distinse da Pirrone per la sua maggiore attenzione alla logica e alla dialettica. Egli sosteneva che non è possibile giungere a conclusioni certe sulla base dei sensi, delle opinioni o delle credenze, e che solo la ragione può aiutarci a capire il mondo. La sua posizione è stata definita "scetticismo accademico", perché egli cercava di dimostrare la fallibilità di ogni teoria e di ogni sistema filosofico. Per questo motivo, Arcesilao sosteneva che la realtà è inconoscibile e che occorre praticare l'epochè, ovvero la sospensione del giudizio. Solo in questo modo si può evitare l'errore e l'illusione, e si può rimanere liberi dalla tirannia delle opinioni.

CARNEADE

Carneade

Carneade, nato a Cirene nel 214 a.C., fu il più grande filosofo della scuola scettica. Carneade si distinse per la sua capacità di utilizzare la dialettica per dimostrare la fallibilità delle teorie degli avversari, in particolare degli stoici. Egli sosteneva che non esiste un procedimento per stabilire la conformità delle nostre rappresentazioni agli oggetti esterni, e che quindi la conoscenza è impossibile. Tuttavia, secondo Carneade, esiste un criterio di scelta, ovvero la probabilità. Egli affermava che, anche se non possiamo conoscere la verità assoluta, possiamo comunque raggiungere una certa probabilità attraverso l'analisi delle prove e delle testimonianze. Questo ci consente di scegliere tra le diverse opinioni e di adottare quelle che appaiono più verosimili.

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