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GIOVANNI BOCCACCIO
dal greco
Boccaccio ci racconta la storia di
7 ragazze e 3 ragazzi
in 10 GIORNI
MOLTO PARTICOLARI
Boccaccio è a Firenze nel 1348, anno in cui imperversa il flagello della “Peste Nera”.
Con questo termine (o “Grande Morte” o “Morte Nera”) ci si riferisce normalmente all’epidemia che colpì l’Europa tra il 1347 e il 1352, uccidendo almeno un terzo della sua popolazione (25-30 milioni di morti su 75-80 milioni di persone).
Boccaccio vive questo periodo, molti suoi amici muiono,così come il padre e la matrigna.
Restano in vita solo lui e il suo fratello minore.
Questo evento condizionerà per sempre la vita di Boccaccio
La peste del 1348
L’“orrido cominciamento” diventa il motore capace di innescare l’azione del racconto.
I protagonisti del Decameron cercano di scappare in un luogo meno infetto per poter sopravvivere e ritrovare la loro "umanità".
Città = CAOS
Campagna = ORDINE
Boccaccio immagina che nella Firenze sconvolta dall'epidemia di peste sette giovani nobildonne, di età compresa tra 18 e 28 anni, si incontrino una mattina nella chiesa di S. Maria Novella e decidano di lasciare la città per rifugiarsi nella residenza di campagna di una di loro, non tanto per sfuggire al contagio quanto per ricostruire i rapporti sociali che la morìa ha disgregato; si uniscono a loro altri tre giovani e la mattina seguente i dieci ragazzi raggiungono il contado, dove stabiliscono di passare il tempo con occupazioni piacevoli e, soprattutto, di narrare a turno ogni giorno dieci novelle per dieci giornate.
CORNICE
STORIE
Per passare il tempo allegramente ogni giorno tutti devono raccontare una storia su un tema scelto:
10 storie
10 giorni
100 novelle
Boccaccio racconta
nella sua totalità
il MONDO TERRENO
Dante racconta
nella sua totalità
il MONDO ULTRATERRENO
(Inferno, Purgatorio e Paradiso)
10 x 10 = 100
99 + 1
=
100
33canti
x
3 cantiche
=
99
(9+1) x (9+1) = 100
Pampinea
Filomena
Neifile
Fiammetta
Elissa
Lauretta
Emilia
Filostrato
Panfilo
Dioneo
Ogni giorno viene eletto uno dei giovani come re o regina, allo scopo di stabilire le attività da svolgere e fissare il tema delle novelle, al quale tutti dovranno attenersi;
solo Dioneo ha un privilegio, al lui viene permesso di non seguire il tema, ma dovrà narrare sempre per ultimo! Lui è il più giovane, i suoi racconti sono sempre molto divertenti e nel Decameron rappresenta l'alter ego di Boccaccio.
(9+1) x (9+1) =100
9 storie a tema scelto +1 a tema libero;
Nella 1 e nella 9 giornata non viene fissato un tema
La modernità del Decameron emerge nei temi toccati nelle novelle, a cominciare dalla rivalutazione della figura del mercante che nella letteratura del Duecento era spesso mal giudicato e accusato di arricchirsi illegalmente, mentre per Boccaccio egli è il vero protagonista della società rinnovata del Trecento.
Il mercante è proprio colui che sfrutta doti quali l'astuzia e l'ingegno per procacciarsi il proprio guadagno, anche in modo illecito.
La Fortuna per Boccaccio non è più un'intelligenza angelica o l'espressione della volontà divina, come per Dante, ma semplicemente il caso fortuito che può favorire o svantaggiare le persone nell'esercizio delle loro attività.
L'abilità del mercante o di altri personaggi consiste nell'approfittare delle situazioni favorevoli che casualmente si presentano loro, senza che dietro vi sia un disegno di Dio.
COMINCIA IL LIBRO CHIAMATO DECAMERON, COGNOMINATO PRENCIPE GALEOTTO, NEL QUALE SI CONTENGONO CENTO NOVELLE, IN DIECE DÌ DETTE DA SETTE DONNE E DA TRE GIOVANI UOMINI
Il Decameron è dedicato a tutte le donne innamorate,
come consolazione e distrazione dalle sofferenze che l'amore provoca.
La novella è un racconto breve nel quale c'è un'unica vicenda semplice e in sé conclusa, i cui personaggi si possono facilmente ritrovare nella vita quotidiana.
SIGNIFICATO = Novità; breve racconto
ETIMOLOGIA = dal latino: "novella" diminutivo di "novus" nuovo.