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Nel 1450 A.C. prende il sopravvento la civiltà micenea, nata intorno al 1750 a.C. nella Grecia meridionale; nel Peloponneso.
Tra il 1630-1570 nell'isola di Thera, Santorini, avviene una grande eruzione vulcanica che provoca un grande maremoto. Grazie alla distruzione di gran parte della flotta, che aveva il controllo su Creta, i Micenei riesco a conquistare l'isola.
Solo nel 1450, conoscono un periodo di grande splendore, impadronendosi delle rotte commerciali e costruendo palazzi dotati di mura possenti.
La Lineare B è un sistema di scrittura utilizzato dai micenei per denotare graficamente la loro lingua, risultata essere una forma arcaica della lingua greca e derivante da quella minoica.
Le prime testimonianze di questa scrittura furono trovate su tavolette risalenti ai secoli XIV-XIII, trovate dell'archeologo Arthur Evans nelle città di Pilo, Micene e Tebe.
La Lineare B è scritta da sinistra a destra e conta circa 200 segni.Esiste anche un sistema numerico decimale, costituito da linee verticali per le unità, orizzontali per le decine e cerchi per le centinaia.
Tavolette a forma di pagina e rispettivo alfabeto
Le principali costruzioni architettoniche micenee sono le thòlòì reali e risalgono al 1500-1300 a.C., imponenti edifici a pianta circolare con copertura cronica.
Era costruita tagliando una collina e disponendo grandi pietre in cerchi concentrici, fino a chiudere la sommità, era in seguito ricoperta da uno strato di terra per ricostituire la collina originaria. Un corridoio (dròmos) conduceva l'accesso alla tomba, collocata all'interno di una cupola.
La più grande e famosa era quella che custodiva il Tesoro di Atreo.
La Tomba circolare A è un cimitero reale del XVI secolo, situato a sud della Porta dei Leoni. Questo complesso funerario fu costruito inizialmente al di fuori delle mura di fortificazione di Micene, ma in seguito fu racchiuso dopo le estensioni delle fortificazioni.
Si hanno 6 tombe per un totale di 19 corpi sepolti, il sito fu scavato da Heinrich Schilemann in seguito alle descrizioni di Omero, una delle maschere d'oro che ha riportato alla luce è diventata nota come "La maschera della morte di Agamennone" dominatore di Micene secondo la mitologia greca. Tuttavia, è stato dimostrato che le sepolture risalgono a circa tre secoli prima, che Agamennone avrebbe regnato.
Il cerchio ha un diametro di 27,5 m e contiene sei fosse d'albero
Tra gli oggetti trovati c'erano una serie di maschere mortuarie d'oro, una serie competa di armi, stendardi decorati e coppe d'oro e d'argento
La Tomba circolare B è sta costruita pochi secoli dopo intorno al XVII-XVI secolo, questo complesso è stato costruito fuori dalle mura della cittadella.
Si trova a 117 m ad ovest della Porta dei Leoni, dove si trova l'ingresso principale di Micene, la struttura era racchiusa da un muro di pietra circolare spesso 1,55 m e alto 1,20 m. Il circolo ospita un totale di 26 tombe , 14 di cui sono tombe ad asta e le altre sono semplici.
Un totale di 24 corpi sono stati trovati nei pozzi, mentre 6 delle tombe erano di famiglia.
Diametro di circa 28 m
Come ogni città-fortezza, anche quella di Micene era posta su un'altura, la città venne fortificata tra il 1350 e il 1200 a.C., la cingevano mura possenti,formate da grandi blocchi di pietra accessibili solo dal lato occidentale.
Oltrepassata la porta, si accedeva alle tombe reali tra cui quella di Atreo, che si presenta come un'enorme cupola formata da blocchi di pietra perfettamente squadrati.
Nella parte più alta dell'acropoli si ergeva il Palazzo Reale, qui si trovavano la residenza del sovrano, le abitazioni, le abitazioni degli aristocratici e i luoghi di culto.
Al centro si trovava il Mégaron, esso era costruito da un'ampia sala sede del trono e luogo di ricevimento per banchetti, grandi feste oppure importanti visite.
All'interno di questa grande sala vi ardeva il Focolare Sacro, costituito da una pietra circolare delimitata da 4 colonne.
Il Palazzo Reale di Micene era considerato come una vera e propria fortezza inespugnabile,per via delle grandi mura spesse circa 14 cm.
La Porta dei Leoni, situata nella parte nord-ovest, è l'ingresso monumentale della rocca di Micene, dove spicca un grande architrave sormontata da una lastra triangolare con incise le immagini di due leoni.In questa apparente struttura primitiva e rudimentale, in realtà si cela un grande ingegno da parte dei Micenei per la creazione di un triangolo di scarico. Il triangolo posto sull'architrave (alto circa 3m) non solo funge da scarico del peso ma ospita anche una decorazione;due leoni/leonesse. E inoltre l'unico esempio di scultura micenea di grandi dimensioni che precede quella greca.
Sono presenti due leoni acefali, privi cioè della testa,
inoltre le zampe e la muscolatura risultano stilizzate ed al centro è presente un colonna.
I due leoni rappresentano gli dei protettori, mentre la colonna al centro il palazzo. Dalla porta dei leoni si giungeva al palazzo che aveva il mégaron edificato nel punto più alto della necropoli.
Il varco misura circa 3x3 metri e la muraglia di pietra è alta oltre 7 metri.
La maschera di Agamennone fu ritrovata in una tomba reale durante il XVI secolo, ora invece presente al Museo Archeologico Nazionale, Atene.
Solitamente le maschere, venivano plasmate direttamente sui volti dei defunti così da rendere più chiari possibili i tratti fisionomici, in questa invece Il viso non è reale perché i lineamenti sono schematici, le orecchie sono schiacciate sul piano, gli occhi sembrano mandorle, l’artista ha voluto però aggiunto particolari realistici: i baffi e la barba.
Erano realizzate da lastre d'oro con la tecnica dello sbalzo.
La tecnica dello sbalzo consente di eseguire
motivi a bassorilievo su fogli
sottili di metallo.
Con la lamina a rovescio, dopo aver tracciato il disegno, con martello e strumenti appuntiti,
l’artista lavorava il metallo incavando con maggior forza
le parti che dovevano apparire più rilevate.
Il Rhyton, é stato eseguito verso il 1600 avanti Cristo e deposto in una tomba reale di Micene insieme ad un corredo funerario di eccezionale ricchezza. è un boccale caratterizzato dal fatto di non poter essere appoggiato, dato che manca di piede, e di essere forato nella parte inferiore, per costringere a non interrompere la bevuta fino all’esaurimento del liquido contenuto. Nell’antichità questi boccali erano spesso realizzati a forma di corno o a testa di animale.
Le corna, la rosa sulla fronte, gli occhi e il muso del toro sono laminati in oro
Mentre la forma a testa di leone, è tutta in oro
La tomba si presenta con una facciata presente di una monumentale porta rettangolare (alta 13 m) che immette in un lungo corridoio. Essa presenta la particolarità di avere una sala annessa, quasi rettangolare, che molto probabilmete fungeva da ossario.
La thòlos più grandiosa e famosa è quella in cui è contenuto il tesoro di Atreo