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25 gennaio 1813
Chateau de Fontainebleau
Napoleone e Pio VII
"articoli convenienti [...] di base a un aggiustamento definitivo"
Divisioni
Art. 1 - 2
Art. 3
Art. 4 - 5
Art. 11
Art. 9 - 10
Art. 6 - 7
1801
1803
1813
Art. 1: Libertà della fede.
Art. 1: Il Papa esercita il pontificato in Francia e Italia.
Art. 13: Sui beni acquistati, il Papa non interviene.
Art. 16: Sui beni acquistati, il Papa non interviene.
Art. 3: I beni saranno amministrati dai suoi agenti.
Art. 8: Si concerteranno.
Art. 2 - 3: Riorganizzazione sotto la richiesta del Governo.
Art. 2: La Santa Sede e il Governo fanno la riorganizzazione territoriale.
ARTICOLO 4
Dentro le sei mesi, che seguiranno la notificazione secondo l'uso della nomina dell'Imperatore agli archivescovati e vescovati dell'Impero, e del Regno d'Italia, il papa darà l'istituzione canonica conformemente ai concordati, e in virtù del presente indulto [...] Spirati i sei mesi, senza che il papa abbia accordata l'istituzione, il metropolitano, e in di lui mancanza, o pure se si tratta del metropolitano, il vescovo più anziano della provincia procederà all'istituzione del vescovo nominato, di modo che una sede non resti mai più di un anno vacante.
1801: Art. 3 - 5 | 1803: Art. 4
ARTICOLO 11
Beatissimo Padre
Essendomi accorto, che la Santità Vostra nel sottoscrivere gli articoli del Concordato, che danno un termini alle divisioni, che affligono la Chiesa, stava in qualche timore, che si potesse da ciò dedurre una implicita rinunzia alle sue pretensioni sugli Stati Romani; mi fo un piacere di assicurarla colla presente, che non avendo io mai creduto di doverle chiedere una rinunzia della Sovranità Temporale degli Stati Romani, Vostra Santità non deve avere alcun timore...
Vostro Devotissimo Figlio
-Lettera di Napoleone, 25 gennaio 1813-
in B. Pacca, Memorie Storiche pp. 322-323.
Cardinale Bartolomeo Pacca
"incurvato, impallidito, con gli occhi infossati, quasi spenti e persino fissi, come quelli di un uomo istupidito, in uno stato che fa temere per i suoi giorni"
"Restai meravigliato, che il Papa, o chi lo consigliava non avese cercato di tenere occulto, e di sopprimere un biglietto, che non gli era onorevole, e che poteva considerarsi, come un nuovo insultante sarcasmo dell'Imperadore Napoleone"
Il cammino alla lettera di Pio VII del 24 marzo 1813
Noi dichiaramo [...] che la presente Nostra dichiarazione [...] sarà da Noi per ora tenuta occulta [...] ci proponiamo di realmente togliere de mezzo l'anzidetto atto dei 25 gennaro in una maniera che sia da tutti conosciuta, nel qual caso il presente scritto non sarà più necessario e verrà da Noi distrutto. Ma se non ci riescisse di realizzare ciò che ci proponiamo, intendiamo in tal caso che questo Nostro scritto sia risguardato come contenente la Nostra ultima volotà e disposizione...
chambellan de l'empereur Napoléon
"On convint de jeter sur le papier les bases du nouveau Concordat. Napoléon fit venir ses secrétaires et les leur dicta. A chaque article le Saint-Père approuvait de la tête. Celui qui écrit ces lignes n'écrit que ce qu'il a vu et entendu car il était là [...]
L'Empereur après son petit tiré alla le voir. Le banquet qui devait avoir lieu fut décommandé et le reste de la journée se passa comme à l'ordinaire [...].
La figure de ce dernier [le Saint-Père] m'a très frappé par son expression".
-Le concordat de Fontainebleau-
Prosegretario di Stato
"Nel sentimento di una pronta revoca del Concordato conveniva, come sopra dissi, un buon numero de'Cardinali neri, e tra questi l'Eminentissimo Consalvi, il quale lo comunicò al Santo Padre. Pareva, che dovesse costargli non poco, com'è proprio dell'umana natura, il passo clamoroso di una ritrattazione pochi giorni dopo la sottoscrizione solenne del tratato, ma Pio VII, pieno di virtù non solo non si turbò a tale disaggradevole, ed amaro suggerimento, ma lo accolse con gioja, e pienamente lo approvò"
-Memorie Storiche-
14/02 Monitore di Parigi.
20/02 Giornale del Dipartimento del Regno.
22/02 Giornale politico del Dipartimento di Roma.
Au Comte Bigot de Préameneau
"Le ministre des cultes gardera le plus grand secret su la lettre du Pape en date du 24 mars, que je veux [...] le concordat de Fontainebleau est désormais une loi de l'État. Sa Majesté la regarde comme un traité plus sacré que tous les autres, ayant été fait par le Pape et par lui directement [...]
Ils se flattent que Sa Sainteté viendra à leur secours; que le concordat de Fontainebleau est une ispiration de l'Esprit-Saint au chef de l'Église, pour faire cesser les maux dont elle est affligée..."
25 marzo 1813
-Lettres inédites de Napoléon I-