scienze umane

LE TEORIE DEL CONFLITTO

Le teorie del conflitto pongono l'accento non sulle regole costanti della vita sociale ma sui processi. Queste teorie si rifanno alla riflessione di karl Marx secondo cui la società è un luogo di conflitti, divisioni, lotte per la difesa di interessi e privilegi. Essa non è un organismo in equilibrio, ma è percorsa da contrasti e fratture, inoltre le istituzioni non sono strumenti neutri ma un mezzo per gli interessi dei gruppi dominanti.

teorie del conflitto

studio dei processi della società

società come luogo di contrasti e lotte per difendere particolari interessi

Nella storia dell'umanità, le società hanno avuto periodi di stabilità e periodi di cambiamento. In base al tipo di società si distinguono le velocità di cambiamento.

In una società statica vi sono dei cambiamenti talmente piccoli da essere impercettibili nel corso della vita di una persona.

In una società dinamica la velocità dei mutamenti li rende più percepibili, poichè essi fanno parte della vita quotidiana di una persona

Da dove viene la modernità?

La teoria sociale occidentale classica ha sostenuto l'idea che ci sia un momento storico specifico che abbia determinato il passaggio alla modernità. Questa modernizzazione avrebbe dovuto spazzare via le differenze culturali, istituzionali e mentali dando il via ad un mondo moderno uniforme basato sull'individualismo e sul razionalismo. La figura del cittadino è indice di una trasformazione dell'idea dell'uomo e del suo posto nel mondo.

Gli antropologi hanno teorizzato una distinzione tra società sociocentriche ed egocentriche.

L'individuo è dipendente dal contesto storico nella definizione della propria identità.

L'individuo è dotato di autonomia ed è inteso in termini di diritti e doveri.

Nella storia delle società umane si individuano varie tipologie di stratificazione come:

• la schiavitù
• il sistema delle caste
• le classi sociali
• i ceti

È difficile fissare dei principi d'interpretazione universalmente validi per la

stratificazione sociale poichè essa è estremamente fluida e variabile; possiamo solo affermare che più le società diventano complesse e popolate più la stratificazione sociale aumenta.

LA CLASSE SOCIALE

La classe sociale è la posizione occupata da un gruppo nel sistema della stratificazione sociale. Generalmente a questi gruppi appartengono persone che godono della stessa quantità di reddito, potere e prestigo sociale.

Marx

Per classe sociale intende la posizione occupata all'interno del sistema di produzione.

Weber

La società dovrebbe essere articolata tra classi sociali e ceti sociali

BOURDIEU: LA CRITICA SOCIALE DEL GUSTO

Pierre Bourdieu ha svolto una ricerca sulle classi sociali in Francia negli anni '50 arrivando alle 4 nozioni di:

• capitale economico
• capitale culturale
• capitale sociale
• capitale simbolico

Bourdieu dimostra anche che: il gusto estetico non deriva da una sensibiltà interiore ma da una facoltà sociale e che il senso estetico di gruppi sociali differenti trae il proprio senso in opposizione a quello di altri gruppi.

Tipi di mobilità:

• mobilità orizzontale -> spostamento da una categoria ad un'altra ma all'interno di uno stesso strato.

• mobilità verticale ->spostamento da uno strato ad un altro.

• mobilità intragenerazionale-> l'individuo nel corso della sua vita si sposta da uno strato all'altro (es: da operaio a impiegato).

• mobilità intergenerazionale -> l'individuo nel corso della sua vita occupa uno strato diverso da quello dei genitori.