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Le battaglie Italiane
Cosa succedeva in Europa?
Patto di Londra
Il senato vota i pieni poteri per la guerra
Interventisti VS Neutralisti
Mobilitazione
generale
L italia, dopo l'attentato di Sarajevo e lo scoppio della prima guerra mondiale, dichiara lo stato di non belligeranza, appellandosi a una clausola inserita nel patto della Triplice Alleanza(Itali, Austria e Germania) che la esenta dal partecipare a un conflitto nel quale uno dei contraenti rivesta il ruolo d attaccante. La decisione del governo Salandra di dichiarare la neutralità è appoggiata da liberali, cattolici e socialisti, pur con importanti distinguo in ognuno dei tre gruppi.
Ma le forze politiche e l'opinione pubblica sono divise sul problema dell'intervento in guerra contro gli imperi centrali. Nazionalisti, conservatori ed alcune frange del movimento operaio propendono per l'intervento; mentre la maggioranza dello schieramento liberale, cattolico e socialista sono per mantenere la neutralità.
Discorso patriottico di Salandra
L’Italia all’inizio della guerra ha proclamato la sua neutralità, ma nel
1915 la situazione è mutata e si pone il problema: L’Italia deve restare
neutrale? Oppure partecipare al conflitto? E da quale parte?
Senza tener conto della maggioranza pacifista del Parlamento, Salandra
capo del Governo,per il pericolo di una vittoria tedesca e per il desiderio di liberare dall’Austria le terre
irredente (Trentino, Venezia Giulia, Istria e Dalmazia), si orienta verso
l’intervento e conclude le
trattative segrete con l’Intesa.
Soldati di terra e di mare!
L’ora solenne delle rivendicazioni nazionali è suonata. Seguendo l’esempio del mio Grande Avo, assumo oggi il comando supremo delle forze di terra e di mare, con sicura fede nella vittoria, che il vostro valore, la vostra abnegazione, la vostra disciplina sapranno conseguire. Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno di voi. Favorito dal terreno e dai sapienti apprestamenti dell’arte, egli vi opporà tenace resistenza; ma il vostro indomito slancio saprà di certo superarla.
Soldati !
A voi la gloria di piantare il tricolore d’Italia sui termini sacri che la natura pose ai confini della Patria nostra. A voi la gloria di compiere, finalmente, l’opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri.
Dal Gran Quartiere Generale, 24 maggio 1915
Mappa
Il Patto di Londra fu un trattato segreto, stipulato il 26 Aprile 1915, tra l'Italia e i governi della Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia) poco dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale (luglio 1914). Con tale documento, l'Italia tradiva (com'è tipico nella storia della nostra nazione) la Triplice Alleanza di cui faceva parte (insieme ad Austria e Germania) impegnandosi a scendere in guerra contro i propri ex-alleati, in cambio di compensi territoriali. La notizia della sua firma circolò solo ad opera del governo bolscevico russo e a guerra conclusa.
Documento
Segreto svelato!
Con i miei nuovi amici : Gran Bretagna, Francia, Russia
Austria e Germania
LE BATTAGLIE SULL'ISONZO
Il regno d’Italia, dopo un anno dall’inizio della guerra, il 23 giugno 1915 fece parte della prima guerra ad Isonzo contro l’impero austro-ungarico. La battaglia tra le due nazioni era per il dominio del Trentino e di Trieste ed è avvenuta prevalentemente sul fiume Isonzo dal quale le guerre ne presero la denominazione.
3
1
18 luglio-
3 agosto
10 novembre- 5 dicembre
1915
18 ottobre-
3 novembre
23 giugno- 7 luglio
2
Gli obiettivi principali per il regno di Italia erano molteplici:
Affrontare il campo trincerato di Tolmino e affrontare i quartieri di Gorizia tra cui: Sabotino, Oslavia, Podgora, Plava e di Quota 383 ovvero un monte a Nord di Gorizia. Il tutto attraverso la risalita del fiume Isonzo.
La battaglia non portò alcun risultato ad entrambi i fronti se non tantissimi uomini rimasti uccisi e feriti. Pochi giorni dopo, cominciò un’altra battaglia ovverosia la II’ battaglia dell'Isonzo.
Visti i risultati della prima battaglia il regno d’Italia non si diede pace dando vita ad un altro periodo di guerra. Esso è caratterizzato dell’assalto del monte San Michele, del monte Cosich, del monte Sabotino, del monte Calvario e di quota 383. Anche questa battaglia fece tantissime vittime e non portò ad alcun risultato di fatto per entrambe le conflittuali.
Il regno d’Italia spinto anche dall’impegno del voto politico per entrare in guerra decise, attraverso il generale Luigi Cadorna, di concentrare le forze militari su Gorizia.
Il primo assalto avvenne ai piedi delle Alpi Giulie seguendo quello sul monte Mrzli e sul monte San Michele.
Anche questa volta il risultato della battaglia furono tantissimi morti e anche questa volta ambedue le rivali non raggiunsero niente.
I risultati ottenuti furono demoralizzanti, sia per ciò che concerne il morale delle truppe del regno d’Italia e sia per la popolazione stessa che perdeva familiari senza alcun raggiungimento delle promesse politiche. Il generale Luigi Cadorna dunque venne dato un nuovo ordine da parte del proprio comando, l’obiettivo era la conquista del monte Mrzli, del monte San Michele e del monte di Sabotino.
Il risultato non fu affatto differente dalle prime tre battaglie concludendo così la quarta battaglia dell'Isonzo portando un totale complessivo delle persone morte e ferite pari a 302.400.
GRUPPO 1915
- Adamoli : Battaglie in Italia & Mappe
-Farinelli : Patto di Londra & Slides
-Montalvo : Interventisti vs Neutralisti
-Mosto : Perchè l'Italia entra in guerra
-Pachera : Conclusioni & Articoli di giornale