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la cacciata di Adamo ed Eva
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la cacciata di Adamo ed Eva
Masaccio-Cappella di Brancacci
L'affresco rappresenta la condanna dell'umanità a causa dell'errore dei progenitori e la successiva redenzione attraverso l'azione di San Pietro e la Chiesa romana. Adamo ed Eva sono raffigurati nudi, con realismo e espressività, manifestando un profondo dolore e accettando la colpa senza accusarsi reciprocamente.
la storia dell'affresco
descrizione dell'opera
L'affresco di Masaccio si differenzia dal dipinto di Masolino per la sua resa drammatica e realistica. Masaccio utilizza un forte contrasto tra luce e ombra per creare forme concrete e movimenti tragici nei corpi di Adamo ed Eva. Le espressioni di dolore sono evidenti nei loro volti, mentre i colori caldi e l'assenza di dettagli superflui accentuano l'atmosfera drammatica.
L'ambiente ostile e l'inclusione di un angelo in volo evidenziano l'innovazione stilistica di Masaccio.
i modelli
L'affresco di Masaccio presenta riferimenti all'antichità classica nelle figure di Adamo ed Eva, che richiamano modelli tardo-ellenistici e greco-romani. Le espressioni esagerate dei volti sono ispirate alle maschere del teatro greco e romano. Questi riferimenti testimoniano lo studio dell'antichità da parte di Masaccio e la sua ricerca di espressività. Inoltre, i nudi di Adamo ed Eva sono collegati a un dipinto perduto nella casa Rucellai a Firenze. L'espressione di Eva può essere paragonata alla testa di Isacco nella formella di Brunelleschi.