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Tra il 1300 e il 1350 si interruppe il lungo perido di clima favorevole che aveva fatto crescere l'economia. Nel 1315 e negli anni successivi vi furono inverni molto freddi ed estati molto piovose. Questo portò a una fase di carestia che per tre anni investì l'Europa centro-settentrionale
Morì un decimo della popolazione
I sopravvissuti soffrirono di malnutrizione
Aumento' la diffusione di malattie infettive che fece aumentare il numero dei morti
Trasmissione della peste
In questo momento già drammatico il colpo più terribile doveva ancora arrivare.
Questa era un'epoca in cui erano molto sviluppati i commerci tra Venezia, Genova e l'Oriente
Arrivo della peste in Europa
Sulle navi mercantili viaggiavano le merci ma anche i topi che avevano le pulci e che furono la causa della diffusione della peste in Europa
Uomo
Bacillo
della peste
PULCI -
trasportate
dai topi
Topi
Nel 1346 i Mongoli assediarono CAFFA (ricca colonia genovese sul Mar Nero) e vi gettarono i topi infetti. Fu così che una nave genovese li portò in Europa, scatenando il contagio
In Europa si riùscì a capire il collegamento tra NAVI
(commercio)e EPIDEMIA. Vennero prese delle precauzioni, si misero le navi in "isolamento" per 40 giorni, ma era ormai troppo tardi.
La peste nera si era diffusa in tutta Europa
Da Caffa verso Costantinopoli e successivamente nell'entroterra.
Le navi arrivarono anche in Sicilia e Sardegna, la prima città contagiata fu Messina, poi Napoli, Genova, Pisa e Venezia. Nel 1348 l'epidemia si diffuse in molte aree del mediterraneo e poi contagiò tutta la penisola.
Tra il 1349 e il 1350 si diffuse poi in tutta Europa arrivando fino alle Fiandre
La morte divenne una nemica sempre in agguato .
Per questo la popolazione iniziò "a godersi la vita", le persone:
La peste era una malattia pressoché incurabile che, a meno di un decorso benigno, era capace di uccidere nel volgere di pochissimi giorni tra febbri altissime, spasmi, vomito ed emorragia polmonare. Senza contare quei dolorosissimi bubboni, sintomo tipico dell’infezione in atto, che rappresentavano la condanna per il malcapitato e contribuivano anche alla paura e alla mancanza di qualsiasi forma di assistenza. La medicina del tempo era inerme e brancolava nel buio tra improbabili rimedi come salassi e sanguisughe, capaci solo di peggiorare la situazione.
Le campagne si trasformano:
La produzione agricola aumentò con il passare del tempo, grazie anche alle nuove strategie e a alle nuove aziende agricole. In questo modo si superò la crisi alimentare e demografica. Aumentarono anche i commerci e soprattutto si avviò il commercio di tessuti colorati. Veniva importato il cotone dall'Asia e aumentarono le coltivazioni di lino, canapa e gelso.
In tutta europa si diffuse la coltivazione di piante per la tintura dei tessuti
A causa della peste le campagne si spopolarono, i prezzi dei terreni diminuirono ma aumentò il costo del lavoro. I pochi lavoratori rimasti potevano chiedere un salario più alto minacciando di andarsene. In alcuni paesi come Germania e Polonia venne ri-inserita la servitù della gleba.
In Francia, Paesi Bassi, Lombardia e Toscana si investì su tecniche di lavorazione più moderne e si fecero contratti di "affitto" con i contadini (MEZZADRIA)