Immanuel Kant: una vita per il pensiero
Dal periodo precritico al criticismo
Vita
"La sua fronte aperta, costruita per il pensiero, era la sede di una imperturbabile serenità e gioia"
-J. Herder
Gli scritti del periodo "precritico"
- Interesse per le scienze naturali
- Storia naturale universale e teoria del cielo (1755)
- Interessi filosofici e critica della metafisica
- Sostenitore dell'applicabilità del metodo matematico alla filosofia
- Adesione allo spirito di ricerca e all'empirismo inglese
- Distinzione tra conoscenza sensibile e conoscenza intellettuale
Il criticismo come filosofia del limite
Il problema generale
"Tuttavia, anche questa specie di conoscenza deve in certo senso essere considerata come data, e la metafisica, anche se non come scienza, è tuttavia reale come disposizione naturale"
Critica della ragion pura
- Com'è possibile la matematica pura?
- Com'è possibile la fisica pura?
- Com'è possibile la metafisica in quanto disposizione naturale?
- Com'è possibile la metafisica come scienza?
Teoria Kantiana dei giudizi
- Individuare il fondamento della scientificità della matematica e della fisica
- Punto di partenza--> scetticismo radicale di Hume
- La scienza presuppone e si regge su dei principi immutabili, che sono i giudizi sintetici a priori
La "rivoluzione copernicana" e la conoscenza
Da dove provengono i giudizi sintetici a priori?
Conoscenza= sintesi di materia e forma
Per spiegare la scienza, Kant afferma che non è la mente che si modella in modo passivo sulla realtà ma la realtà che si modella sulle forme a priori attraverso cui la percepiamo
Facoltà conoscitive: sensibilità, intelletto e ragione
"Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupi, in generale, non tanto di oggetti, quanto del nostro modo di conoscere gli oggetti, nella misura in cui questo deve essere possibile a priori"
"Ogni nostra conoscenza scaturisce dai sensi, da qui va all'intelletto, per finire nella ragione"
Estetica trascendentale
La sensibilità è ricettiva e attiva, in quanto organizza il materiale delle sensazioni tramite lo spazio (forma del senso esterno) e il tempo (forma del senso interno).
Kant giustifica l'apriorità dello spazio e del tempo in due esposizioni, una metafisica e l'altra trascendentale
Dialettica trascendentale
- Analisi e smascheramento dei ragionamenti fallaci della metafisica
- Errore della metafisica--> trasformare le tre esigenze di unificazione dell'esperienza in altrettante realtà
- Critica della psicologia razionale, della cosmologia razionale e della teologia razionale
- Nuova forma di metafisica, intesa come scienza dei principi a priori del conoscere o dell'agire
"La metafisica, come disposizione naturale della ragione,è reale, ma per sé sola è anche dialettica e ingannatrice. Se, adunque, vogliamo da essa prendere i principi non possiamo mai trarne fuori una scienza, ma soltanto una vana arte dialettica, in cui una scuola può sorpassare l'altra, ma niuna può mai procacciarsi un legittimo e durevole consentimento"
La ragion "pura" pratica
Critica della ragion pratica
La realtà e l'assolutezza della morale
“Eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile…”
L'imperativo morale
- Ragione pratica = volontà--> facoltà di agire sulla base di principi pratici
Altre caratteristiche della legge morale
- Ha carattere formale
- Rigorismo
- Perché un'azione sia morale è necessario che sia compiuta "per il dovere"
- La moralità eleva l'uomo al di sopra del mondo fenomenico e lo rende partecipe del mondo noumenico
- Esige la convinzione interiore
- Esprime l'autonomia nella ragion pura pratica
- Essa si basa sull'uomo e sulla sua dignità di essere razionale finito e si fonda unicamente sulla ragione
RIVOLUZIONE COPERNICANA MORALE
I postulati etici
"La morale conduce inevitabilmente alla religione perché soltanto da una volontà moralmente perfetta e nello stesso tempo onnipotente possiamo sperare quel sommo bene che la legge morale ci fa un dovere di proporci come oggetto dei nostri sforzi"
Sommo bene--> unione di virtù e felicità
Costituiscono l'antinomia etica per eccellenza; per uscirne è necessario postulare un mondo dell'aldilà
Il problema e la struttura dell'opera
Critica del Giudizio
- Dualismo tra un mondo fenomenico e deterministico "conosciuto" della scienza e un mondo noumenico e finalistico "postulato" dall'etica
- Studia il sentimento, inteso come facoltà mediante cui l'uomo fa esperienza di quella finalità del reale che la prima Critica escludeva sul piano fenomenico e la seconda postulava a livello noumenico; esso è un'esigenza umana, che non ha valore teoretico
- Analisi dei giudizi riflettenti
I diversi tipi di giudizi
La "rivoluzione copernicana" estetica
"Il giudizio di gusto esige il consenso di tutti; e chi dichiara bella una cosa, pretende che ognuno dia l'approvazione all'oggetto in questione e debba dichiararlo bello allo stesso modo"
"Il genio è il talento (dono naturale), che dà la regola all'arte. Poiché il talento, come facoltà produttrice innata dell'artista, appartiene anche alla natura, ci si potrebbe esprimere anche così: il genio è la disposizione innata dell'animo [ingenium] per mezzo della quale la natura dà la regola dell'arte"
- Distinzione tra piacevole e piacere estetico
- Distinzione tra bellezza libera e bellezza aderente
- "Antinomia del gusto"
- Il bello non è una proprietà oggettiva delle cose, ma il frutto dell'incontro del nostro spirito con esse
Giudizio teleologico e funzione "epistemologica" del giudizio riflettente
- L'unica visione scientifica del mondo è quella meccanicistica, tuttavia abbiamo la tendenza a pensare finalisticamente
- Questo giudizio non ha valore teoretico
- Teleologia = scienza dei limiti, rende possibile una prova morale dell'esistenza di Dio
- I giudizi riflettenti rendono operanti le categorie nei casi concreti e servono a costituire le teorie intorno agli oggetti