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Storia e utilizzo:
L'uso di piante contenenti DMT, specialmente fra i popoli indigeni del Brasile e sud America, è una pratica antichissima, spesso riservata agli sciamani che la utilizzavano nei rituali per entrare in contatto con gli "spiriti" o in pratiche di medicina. La prima testimonianza registrata dell'uso di un preparato a base di DMT si ha da un frate impiegato nella seconda spedizione di Colombo nelle Americhe. Nel 1496, osservò gli indiani Taino inalare una potente polvere chiamata 'kohhobba', "così forte che chi la assumeva perdeva coscienza".
In epoca recente, con la riscoperta degli psichedelici in medicina, sono ripartiti studi volti a stabilire il potenziale terapeutico del DMT, in particolare nella forma tradizionale nota come ayahuasca, contro la depressione e la dipendenza da droghe pesanti. Quando la sostanza viene metabolizzata i neurotrasmettitori ritornano tutti al loro posto, In questo modo non si creano né alterazioni chimiche né dipendenze dalla sostanza.
In paesi come Italia, Francia, Canada, Regno Unito la sostanza è illegale, ma non le piante da cui è possibile ottenerla, è da poco stata legalizzata in Brasile per culti e cerimonie religiose delle tribù indigene.
dimetiltriptammina (DMT) è una triptammina endogena (cioè prodotta all'interno di un tessuto, organo o cellula), presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani, sintetizzata per la prima volta nel 1931 dal chimico Richard Manske; ha un aspetto solido cristallino o ceroso di colore che varia dal giallo, arancio al rossastro.
Derivazione della sostanza:
La DMT è presente in alcune varietà di mimosa, acacia, graminacee e molte altre piante e funghi. L'estrazione è possibile con alcuni solventi quali alcool, gasolio oppure per distillazione. Nel bacino amazzonico alcuni popoli tribali hanno una tradizione di uso di piante contenenti DMT (utilizzando la linfa degli alberi Virola, parente della noce moscata, o i semi macinati e tostati di un enorme pianta della famiglia delle leguminose chiamata Anadenathera). Vi sono studi che dimostrano la produzione di DMT da parte della ghiandola pineale, situata nel cervello, durante le più intense ore di sonno nella cosiddetta fase REM dei sogni.
Effetti:
Nonostante sia una sostanza usata già nei tempi antichi da sciamani e stregoni oggi non è molto diffusa, le maggiori informazioni inerenti alla sostanza sono fornite dagli studi di Terence McKenna filosofo e scrittore statunitense che descrive la sostanza come un viaggio di 20-30 min in totale stato di trascendenza (un viaggio mistico in universi paralleli con sensazioni non descrivibili a parole) accompagnato dalla comparsa di esseri provenienti da altri mondi che interagiscono con noi, nei primi 10 minuti si entra in uno stato di semi-coscienza con allucinazioni e alterazione di tutte le percezioni come dilatazione del tempo maggiore nitidezza o lucidità dei colori con la presenza di ronzii o fischi ad alte frequenze, in seguito si cade in trans per un'altra decina di minuti con visioni mistiche di complessi oggetti geometrici per poi risvegliarsi e riguadagnare gradualmente tutte le percezioni dei sensi entro 10/20 min. McKenna dopo essersi risvegliato raccontava di: “palloni da basket ingioiellati che si autodriblano parlando tra loro in greco demotico”; oppure “piccole e ambigue creature simili a gnomi di ossidiana”, in oltre si ritiene che non sia una sostanza dannosa per il corpo umano effettivamente ad oggi non ci sono prove di danni fisici causati dalla sostanza anche se un uso costante e prolungato può indurre psicosi o altri disturbi simili.
Viene chiamata droga qualsiasi sostanza capace di modificare temporaneamente lo stato di coscienza o comunque lo stato psichico dell’individuo; rientrano pertanto fra le droghe gli stupefacenti, gli allucinogeni, i barbiturici e gli altri psicostimolanti, nonché alcune sostanze atte ad aumentare le energie e il rendimento fisico. le droghe possono essere naturali o sintetiche.
Le droghe naturali sono quelle ricavate da piante e che non hanno bisogno di particolari trattamenti chimici per essere consumate. Le droghe sintetiche sono quelle raffinate con complicati processi chimici, sono le più pericolose, perché un errore nella raffinazione le può trasformare in un vero e proprio veleno. «Sono cinque sostanze naturali dalle quali provengono tutte le altre: alcool, cocaina, morfina/eroina, cannabis e nicotina.»Tutte le altre droghe, chiamate anche droghe di sintesi (o droghe d'autore), si limitano a imitare effetti e caratteristiche di queste cinque.