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il suo pensiero letterario

Per quanto riguarda il suo pensiero, Corrado diede l'adesione al movimento degli scapigliati, che era un movimento nato negli anni sessanta nel nord italia ed essi avevano un'idea artistica e letteraria di ribellione e rivuluzione nei confronti della cultura tradizionale e borghese. Dopodiche si liberò dai scapigliati e iniziò a produrre lunghe riflessioni filosofiche e religiose, per poi scrivere opere di manulistica come il trattato "dell'arte dello scrivere" che venne suddivisa in 15 edizioni l'ultima pubblicata nel 1929.

la sua vita

Presidente della Juventus

Nasce nel 1852 a Torino, città in cui visse gran parte della propria vita. la sua prima istruzione avviene a Mondovì, in provincia di Cuneo, dopodiche inizio gli studi di medicina all'università degli studi di Torino, per poi, dopo poco tempo, cambiare facoltà e si iscrisse a lettere sempre nella stessa università.

Corrado ottenne la libera docenza in letteratura italiana, iniziò ad insegnare al politecnico di zurigo, poi tornò a Torino dove prese la cattedra all'Accademia Albertina di Belle Arti.

Il poeta mori il 9 luglio del 1923, sempre nella sua città natale, Torino.

Nel corso della sua carriera, Corradino fu attratto anche, dalla passione calcistica, tanto da entrare a far parte del Football Club Juventus e addirittura scrivere l'inno di esso, componendo un libro in qui parla della sua passione calcistica.( "JUVENTUS PRIMO AMORE").

Non tanto più tardi, si dedica alla stesura di una rivista calcistica, intitolandola "HURRA' JUVENTUS"). Si tratta di un mensile, dedicato appunto al club sportivo del paese, che ha lo scopo di tenere i soci informati sulle novità, perché durante il primo conflitto mondiale erano sparsi nei diversi fronti.

Proprio dopo la prima guerra mondiale, nell’anno calcistico 1919/1920, Corradino venne nominato Presidente del club, rendendogliene onore.

In generale, egli fu un grande personaggio, sia dal punto di vista letterario e storico, che dal punto di vista sociale, in quanto con la creazione di riviste e opere calcistiche ha unito la società, creando un interesse che l'Italia e tutto il mondo seguono ancora attualmente.

estratto di un articolo da "Hurra'"

« Gli juventini sono fratelli, non avvertono

l'affetto che nel distacco. Sbandati da turbine,

cercano ora di tessere una trama, sia pure sottile,

che li leghi e li renda presenti gli uni agli altri. Vi

riusciranno, perché tutto riesce nella Juventus!

Detto fatto. Si fonda un Bollettino, un passe-partout,

che dovrà raggiungere il fronte, insinuarsi

nelle trincee e, richiedendolo il bisogno, finire

nelle retrovie... »

Corrado Corradino

non solo un grande poeta e scrittore...

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