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La Dea Vesta, Divinità dei Romani e dei Greci, era strettamente associata al culto del focolare domestico e pubblico.
Ogni città, nell'edificio principale, aveva un braciere comune, il Pritaneo, dove ardeva il fuoco sacro di Vesta che non doveva spegnersi mai. Vesta era anche la protettrice di tutte le città greche. Nelle famiglie, provvedeva a riscaldare la casa e a cuocere i cibi. Vesta proteggeva sia la famiglia che la comunità.
La Dea e il fuoco erano una cosa sola e formavano il punto di congiunzione e il sentimento della comunità.
L'attributo della Dea Vesta è il focolare, santuario della pace e della concordia. Il suo simbolo era il cerchio e la sua presenza era avvertita nella fiamma viva, posta nel focolare rotondo al centro della casa e nel braciere circolare nel tempio di ogni divinità.
Le sacerdotesse del Tempio di Vesta erano le Vestali che erano sei. Ogni infrazione alla regola veniva punita con la morte, infatti, le Vestali venivano sepolte vive.
Nel luogo di culto della Dea, il suo fuoco sacro univa tutti i cittadini in un'unica famiglia e veniva custodito dalle vestali. Vesta compariva spesso insieme ad Ermes, messaggero degli Dei.
Nelle case, il focolare di Vesta era posto all'interno, mentre il pilastro di Ermes si trovava sulla soglia. Il fuoco di Vesta procurava calore e santificava la dimora , mentre Ermes rimaneva sulla soglia a portare fortuna e a tenere lontano il male. Anche nei templi queste due divinità erano legate l'una all'altra. Vesta proteggeva il luogo sacro dove la famiglia si riuniva insieme.
L'importanza della Dea Vesta stava nei rituali simbolizzati dal fuoco. Quando una coppia si sposava, la madre della sposa accendeva una torcia e la portava agli sposi nella nuova casa, perchè accendessero il loro primo focolare. Questo atto consacrava la nuova casa .