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Rousseau
Il romanzo nel '700
Si sviluppano tre tipi di romanzi:
-Il romanzo epistolare e il bildunsgroman;
-Il romanzo storico;
-Il romanzo realistico contemporaneo.
Nel corso della prima metà del XIX secolo, l’editoria si trasforma da attività artigianale in impresa capitalistica. Il prodotto letterario è acquistabile, ha un preciso valore di mercato sempre più determinato e orientato dai gusti e dalle aspettative del pubblico in relazione ai generi, alle tematiche e al linguaggio.
Il romanzo moderno, definito da Hegel come l’epopea della società borghese, lega a questa classe la sua affermazione, il suo sviluppo e la sua caratterizzazione.
Dalla seconda metà del XVIII secolo, lo scrittore non si rivolge più a un’élite ristretta di letterati, con i quali intratteneva un tempo relazioni personali. I suoi lettori sono uomini (e sempre più anche donne) sconosciuti, che svolgono attività lavorative diverse e che si avvicinano alla letteratura per svago o per accrescere le proprie conoscenze.
Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione che avrebbe ben presto abbandonato per fuggire in Savoia, iniziando una vita disordinata che sarebbe durata molti anni. Indirizzato dal parroco di Confignon, un villaggio vicino Ginevra, ad Annecy, presso M.me Louise-Eléonore de Warens, fu da questa a sua volta indirizzato a Torino, in un ospizio per catecumeni, dove Rousseau abbandonò l'originaria fede calvinista e fu battezzato secondo il rito cattolico.
Swift
Il pubblico richiede trame complesse in grado di incatenare l’attenzione, eroi ed eroine appassionanti e, al tempo stesso, un linguaggio più vicino alla lingua d’uso, lontano dalla sintassi latineggiante e dal lessico aulico della tradizione classica. Il romanzo, e in particolare il romanzo storico, si presta a soddisfare gli interessi di questo tipo di pubblico.
Al tempo stesso, tuttavia, avviene anche il processo inverso: l’editore-imprenditore è anche un promotore culturale e le sue scelte determinano cosa far circolare sul mercato, orientando così a sua volta i gusti del pubblico.
Inoltre, i costi di produzione sempre più bassi attirano categorie più ampie di lettori, diffondendo istruzione e interesse che a sua volta crea nuove fette di mercato.
Questo quadro caratterizza le aree più industrializzate dell’Europa quali la Francia, l’Inghilterra, l’area germanica e parte dell’Italia del nord, mentre stenta ad affermarsi nell’Italia meridionale.
Voltaire
Swift, Jonathan. - Scrittore inglese (Dublino 1667 - ivi 1745). Considerato uno tra i massimi esponenti della letteratura inglese, autore di una prosa caratterizzata da una vivace vena satirica che egli rivolse spesso verso le vicende politiche e religiose della società inglese, nel 1726 pubblicò Gulliver's travels. L'opera, che è annoverata tra i maggiori testi di letteratura per ragazzi, esprime in realtà tutto il sentimento di repulsione che S. provava per l'umanità e le sue abiezioni.
Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri e arguti, accolto presto per le sue doti di spirito in circoli eleganti e libertini, il successo (1718) della tragedia Œdipe gli aprì l'accesso all'alta società. Attivissimo (nel 1723 uscì, semiclandestina, La ligue, ou Henry le Grand, che nell'ed. di Londra del 1728 assunse il titolo di Henriade), col senso sicuro del proprio utile particolare, Voltaire s'inserì in una forma di vita brillante e insieme favorevole alla sua attività letteraria.
Siti utilizzati:
http://www.treccani.it
Il romanzo realistico contemporaneo
Romanzo storico
-Stendhal
-Honoré de Balzac
-Swift
-Voltaire
Il romanzo epistolare e il bildunsgroman
Stendhal
-Rousseau
-Goethe
Goethe
Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione spirituale fu essenzialmente di stampo illuministico. Premiato nel corso superiore di matematica all'École centrale di Grenoble, rinunciò a entrare nel Politecnico di Parigi per impiegarsi presso il Ministero della guerra, ciò che lo trasse al seguito dell'esercito napoleonico in Italia (1800), dove fu sottotenente dei dragoni. Nel 1801 cominciò il Journal, documento importante sugli anni della sua formazione
Pochi anni dopo l’affermazione del romanzo storico, in Francia si delinea un’altra tendenza incentrata sulla narrazione del contemporaneo.
Il romanzo realistico focalizza l’attenzione sul mondo contemporaneo e sul rapporto tra la società e l’individuo.
- la rappresentazione della società contemporanea in tutti i suoi aspetti;
- la collocazione dei personaggi in un preciso contesto sociale;
- il carattere non eroico, ma comune e ordinario dei personaggi;
- la descrizione molto accurata dell’ambiente, delle situazioni e dei personaggi;
- la narrazione oggettiva.
Honoré de Balzac
Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la consapevolezza d'una acquisita libertà di sentimenti e di espressione; gli fu quindi spontaneo rendersene partecipe e anzi incrementarla segnando un cambiamento radicale nella coscienza culturale tedesca ed europea. Definito "olimpico" per il suo equilibrio, per esso esaltato e anche censurato, e talora persino schernito, di questo equilibrio non fece oggetto di soddisfatta fruizione bensì oggetto ambizioso d'una continua, tutt'altro che olimpica ricerca, operata nei varî campi d'interesse, negli studî scientifici, nell'azione pubblica e soprattutto nella produzione poetica. Il padre Johann Kaspar, di modesta famiglia originaria della Turingia, valente giurista e consigliere imperiale, gli fu modello nella serietà degli studî e nella inesausta curiosità; la madre Katharina Elisabeth Textor, figlia del sindaco della città e appartenente alla migliore borghesia originaria della Svevia, gli trasmise il "piacere del favoleggiare".
Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società francese della prima metà dell'Ottocento. La sua costellazione narrativa venne da lui stesso raccolta ne La Comédie humaine, pubblicata (1842-48) in 16 volumi, in cui si collegano avvenimenti e personaggi dei suoi romanzi, in uno sviluppo ciclico di antefatti e di azioni in ambienti diversi, per arrivare a una rappresentazione completa, orizzontale e verticale, della società del tempo.
Con la "Nouvelle Héloïse" di Rousseau (1761) e "I dolori del giovane Werther" (1774) di Goethe assistiamo a uno spostamento della focalizzazione narrativa, attraverso la confessione epistolare, sul protagonista, che anticipa quell’aspetto proprio del sentire romantico che è l’individualismo. Lo stesso Goethe elabora, con il romanzo "Gli anni di apprendistato" di Wilhelm Meister (1796), un nuovo schema narrativo, definito dalla critica tedesca Bildungsroman ovvero ‘romanzo di formazione’ in cui l’evoluzione del protagonista si configura come una maturazione che avviene attraverso il rapporto dialettico e costruttivo con la realtà circostante. Questa esperienza individuale della costruzione della personalità, intesa come fenomeno in divenire, caratterizzerà un’ampia fetta della produzione narrativa dall’800 fino ai giorni nostri.
Romanzi con ambientazione e personaggi storici erano già presenti nella produzione del XVII e XVIII secolo, ma in essi la Storia aveva unicamente la funzione di sfondo ‘esotico’ su cui si muovevano personaggi con caratteri e mentalità coeve a quelle dell’autore.Il ‘700 aveva inaugurato l’epoca dei grandi romanzi realistico-sociali e dei romanzi satirici di Swift, Voltaire e Diderot che, pur ambientando le vicende in tempi e in luoghi indeterminati, rispecchiavano fedelmente i tratti essenziali della Francia e dell’Inghilterra dell’epoca.È, invece, con il Romanticismo che la Storia assume un ruolo peculiare all’interno della realizzazione dello spirito nazionale.
Il romanzo storico è inaugurato in Inghilterra nel 1814 dal Waverley di Walter Scott che sviluppa il genere in decine di opere, tra cui Rob Roy (1818) e Ivanhoe (1820). Grazie all’enorme fortuna editoriale, contribuisce alla diffusione di alcuni motivi propri di un certo Romanticismo: il senso della Storia come fondatrice dello spirito nazionale, il gusto per il pittoresco, il fascino del Medioevo e diversi ingredienti narrativi propri dell’estetica del gotico (rapimenti, travestimenti misteriosi, luoghi di prigionia e tortura). D’altro canto, lo stile di Scott è equilibrato, pieno di buon senso e di humour, e questo lo renderà particolarmente gradito alla borghesia inglese.
Le vicende sono ambientate in un’epoca storica passata (viene privilegiato il Medioevo, ma anche periodi più vicini, come il Rinascimento o la prima metà del XVIII secolo) i cui eventi storici reali fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti, che sono invece personaggi di fantasia. Questa prospettiva permette all’autore di mettere meglio a fuoco la mentalità, i costumi, il modo di vivere di una determinata società. La fortuna editoriale e il successo di pubblico di un genere come il romanzo storico sono diretta conseguenza del contesto socio-economico e delle linee di sviluppo culturale degli anni a cavallo tra XVIII e XIX secolo, esposte nella premessa.